18 Ottobre 2008

Dalla cultura contadina, gli oggetti cult della tradizione valdostana

di Paola Perna (Blog Aosta. Interviste Artigiani)

In Valle d’Aosta sopravvivono antiche tecniche artigiane per la produzione di indispensabili manufatti, mai caduti in disuso grazie alla presenza degli allevatori di bestiame radicati sul territorio. Collari per campanacci, zoccoli tipici che richiamano il sapore dell’antica tradizione contadina che il progresso cerca invano di cancellare.
Fabrizio ed Erika Martini, della Selleria Le Cuir, intervistati per Comuni-Italiani.it

A quando risalgono le origini di questa antica professione nel suo territorio?
Le origine di questo antico mestiere sono antichissime e risalgono all’incirca al 1700. La nostra selleria esiste dal 1979 e affonda le sue radici nell’attività di una famiglia di Aosta che, fin dal 1871, si occupava della produzione e commercializzazione di zoccoli per cavalli.

Quando è nata in lei la passione per questa antica arte?
E’ nata più di vent’anni fa, all’incirca dal 1985, quando decidemmo di impegnarci in questo settore artigianale aprendo successivamente questa piccola azienda.

Quali sono i prodotti o gli oggetti sui quali puntate maggiormente?
Gli oggetti sui quali puntiamo maggiormente sono i collari per il bestiame, prodotti caratteristici della regione valdostana, gli zoccoli tipici, detti anche galosce, e oggetti di pelletteria.

Per quali caratteristiche secondo lei i vostri manufatti sono unici e inimitabili?
I nostri prodotti sono inimitabili perché sono rigorosamente elaborati a mano e perciò ognuno diverso dall’altro: peculiari nelle loro forme, nelle loro sfumature, nelle loro caratteristiche.

Quanto e come il tempo e il progresso hanno segnato l’evoluzione dei vostri prodotti artigiani?
Il progresso ci ha agevolato dal punto di vista dei macchinari che ci permettono oggi di velocizzare alcune fasi della produzione, come la tracciatura e il taglio.
Per altre, invece, l’evoluzione dei tempi non ha poi cambiato molto; per esempio, le cuciture sono ancora effettuate esclusivamente a mano.

Quanto le tradizioni locali hanno influito sulla diffusione di questo mestiere?
Le tradizioni hanno influito molto sulla diffusione di questo mestiere in quanto i collari del bestiame sono strettamente legati al territorio, agli allevamenti che in Valle d’Aosta sono numerosissimi. Addirittura è stato istituito il Batailles delle Reines, un premio per le bovine più combattive o che producono più latte.

Ci sono nella sua città strutture permanenti - quali musei, gallerie, saloni - per l’esposizione di questi manufatti?
Purtroppo non ci sono strutture permanenti nelle quali mettere in mostra questi oggetti che poi fanno parte della storia del nostro territorio.

Vengono organizzati eventi, fiere, mostre mercato per la loro commercializzazione e promozione turistica?
Si, di tanto in tanto vengono organizzate fiere locali per promuovere i nostri manufatti. Poi la mia bottega aderisce al Chemin des Artisans, un itinerario le cui tappe sono gli atelier degli artigiani valdostani che aprono le loro porte al pubblico. Si tratta di un percorso che permette di scoprire l’affascinante mondo dell’artigianato tipico della nostra regione.

In che modo la sua attività potrebbe essere maggiormente valorizzata?
La nostra attività, come credo tutte le attività artigianali, potrebbero essere maggiormente valorizzate se non si consentisse il lavoro in nero degli hobbysti, che rovinano e screditano il lavoro di noi professionisti.

Riferimenti:
Selleria Le Cuir di Martini Fabrizio
Via Porte Praetoriane, 46 - 11100 Aosta
Telefono: 0165-40510

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