8 Novembre 2008

La città dei mille bianchi velieri

di Andrea Bonfiglio (Blog Camogli. Interviste Associazioni)

Consuelo Pallavicini, Consigliere dell’Associazione Turistica Pro Loco di Camogli, intervistata per Comuni-Italiani.it

Sig.ra Pallavicini, può illustrarci brevemente la storia della città di Camogli?
Camogli ha origini antiche, fin dalla preistoria, come dimostrano alcune tracce di insediamenti umani trovate in località Castellaro databili ai secoli XIII° e XII° a.C. In tale zona furono anche rinvenuti alcuni reperti romani risalenti al II° secolo a.C. La successiva testimonianza storica è certificata da un documento di età medievale, la cui datazione oscilla tra il 1018 ed il 1045, nel quale compare il nome di Camogli come Villa Camuli. Sull’origine del nome esistono diverse versioni:

  • da Camulio, un dio etrusco della guerra o da Camolio, divinità solare Gallo-Celtica;
  • da “cà a mûggi”, case a mucchi, derivato dal caratteristico aspetto dell’agglomerato della città con le case addossate una all’altra e dipinte con vivaci colori;
  • da “cà de möggê”, casa delle mogli, poiché gli uomini erano soliti navigare.

Il primo nucleo del borgo risale all’età medievale e si sviluppa nella zona detta “Isola”, dove viene edificato Castel Dragone, rifugio degli abitanti durante le incursioni piratesche provenienti dal mare. Dopo essersi dedicati principalmente all’attività della pesca, i camogliesi divengono, a partire dal XVII° secolo, esperti armatori; costruiscono velieri sempre più grandi coi quali solcano mari ed oceani per commerciare in ogni parte del mondo. Basti pensare che a Camogli nasce la prima Società di Mutua Assicurazione Marittima e che la città si fregia  del titolo di “Città dei mille bianchi velieri”. Questo periodo, che dura fino ai primi del ‘900, porta ricchezza e benessere.

Di cosa vanno maggiormente fieri i camogliesi?
Della tradizione marinara e della generosità che ha contraddistinto alcune categorie di cittadini nel donare, in passato, il denaro che ha permesso di costruire molte strutture a vantaggio di tutta la comunità. Sono altresì fieri della bellezza del paesaggio e di essere riusciti a mantenere le caratteristiche di borgo marinaro senza stravolgere il caratteristico ambiente naturale.

Veduta panoramica di Camogli

Veduta panoramica di Camogli

Qual’è l’emblema cittadino?
Nello stemma del Comune sono presenti il mare, il cielo, Castel Dragone, l’imbarcazione a tre vele e la stella, guida dei naviganti e simbolo della devozione marinara. Il diritto ad usare lo stemma fu dato il 3 giugno 1877 da re Vittorio Emanuele II°, che conferì a Camogli il titolo di Città.

Quali aspetti delle tradizioni locali di un tempo si manifestano nella vita moderna dei camogliesi?
La tradizione è ancora presente. Ne è testimonianza la tonnara, l’unica in Liguria ed una delle ultime esistenti in Italia, e “U Dragun”, il caratteristico sciabecco a 12 remi dovuto all’entusiasmo ed all’impegno di Ido Battistone, storico personaggio della città. “U Dragun”, con il suo equipaggio, oltre a partecipare ad alcune importanti ricorrenze locali, effettua trasferte anche all’estero.

Quali sono tre buoni motivi per visitare la città?
Passeggiare per il borgo ammirandone gli angoli più suggestivi; visitare Castel Dragone con la mostra permanente “Un portale sul mare” (che raccoglie filmati e fotografie sulla città e permette di osservare in diretta la statua del Cristo degli Abissi grazie ad una telecamera subacquea) ed il Museo Marinaro “Gio Bono Ferrari”, che custodisce ed illustra 300 anni di storia della marina velica camogliese; effettuare un’escursione sul monte di Portofino, ricco di bellezze naturali, o un’immersione nell’Area Marina Protetta, vero e proprio paradiso per i sub, oppure raggiungere a piedi San Rocco e San Nicolò di Capodimonte o, con il servizio di battelli, Punta Chiappa e San Fruttuoso.

Quali sono gli eventi e le manifestazioni più importanti che si svolgono a Camogli?
Camogli è nota in tutto il mondo per la Sagra del pesce, istituita nel 1952. Si tiene la seconda domenica di maggio. Teatro dell’avvenimento è il porto, dove viene collocatala la maxi padella in acciaio inossidabile (diametro 3,85 metri, lunghezza manico 5,5 metri, peso totale 26 quintali) nella quale vengono versati 1000 litri di olio che servono a friggere due tonnellate di pesce, poi offerto gratuitamente alla gente. La vigilia, cioè il sabato sera, si festeggia San Fortunato, patrono dei pescatori. L’Arca del Santo viene portata a spalla per le vie della città fino alla Basilica di Santa Maria Assunta; dopo di che viene dato fuoco ai due tradizionali falò, che si caratterizzano per la forma che varia di anno in anno, costruiti sulla spiaggia dai quartieri Porto e Pinetto. Segue uno spettacolo pirotecnico.

L’ultimo sabato di luglio a San Fruttuoso, sede dell’Abbazia restaurata dal FAI (Fondo Ambiente Italiano), si rende il Tributo al Cristo degli Abissi, la statua posta sul fondo della baia a 17 metri di profondità, ponendo una corona ai suoi piedi ed illuminando il piccolo borgo con torce e candele.

La prima domenica di agosto si svolge la Festa della Stella Maris, con la caratteristica processione di barche pavesate e del Dragun verso Punta Chiappa, dove viene celebrata una messa in onore della Madonna Stella del mare, perché protegga tutti coloro che navigano. La sera la baia si illumina di migliaia di lumini multicolori posati in mare, che creano una suggestiva atmosfera.

Il 16 agosto, a San Rocco di Camogli, si svolge il Premio Fedeltà del cane, che conferisce un riconoscimento agli “amici a quattro zampe” che si sono particolarmente distinti per i loro interventi in favore dell’uomo ed anche a chi ha prestato attenzione e cura verso di essi.

Altri appuntamenti sono: in febbraio San Valentino, istituito dalla Ascot (Associazione Commercianti e Operatori Turistici); in aprile “Granfondo Città di Camogli” gara ciclistica organizzata dall’Associazione Sportivo Dilettantistica BiciCamogli; in maggio il Premio Camogli, istituito dall’Associazione Turistica Pro Loco Camogli e Vinidamare organizzata dall’ AIS Liguria (Associazione Italiana Sommeliers); in settembre (ogni due anni) il Concorso Internazionale di chitarra “Ruggero Chiesa”, istituito dal GPM (Gruppo Promozione Musicale).

Qual’è il suo ricordo personale più bello legato alla città?
Amo molto Camogli e molti sono i bei ricordi legati a questo luogo. Quindi non ne indico uno in particolare; basti dire che quando spazio con lo sguardo sul mare infinito, sulla baia e sul monte di Portofino ringrazio il destino che mi ha portato a vivere qui. Non a caso Camogli è situata nel Golfo Paradiso!

Considerando il passato ed il presente di Camogli come ne immagina il futuro?
Camogli ha tutto per essere sempre più turisticamente unica: clima mite; bellezza del paesaggio, sia naturale, sia urbano; una spiaggia accogliente; vie pedonali; il monte di Portofino; l’Area Marina Protetta; chiese e luoghi storici da visitare; qualificate strutture ricettive. L’essenziale è continuare a sviluppare questo grande potenziale di Camogli, onde assicurarle tutto il futuro successo che merita.

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