24 Dicembre 2008

La terra dei profumi e dei liquori

di Andrea Bonfiglio (Blog San Giorgio Morgeto. Racconti di Viaggio)

Nell’entroterra della Calabria meridionale sorge un borgo dalle origini antichissime, conosciuto oggi come San Giorgio Morgeto. Abitato da circa tremila anime, il comune è composto da una serie di contrade rurali che si estendono sui fianchi sinuosi di un colle, sulla cui sommità è ubicato il centro storico cittadino, fatto di angusti vicoli e arieggiate piazzette.

L’immagine di questo grazioso angolo del sud appare quanto mai particolare, come è facile intuire osservando le cartoline messe in vendita dai commercianti o le foto d’epoca strette fra le mani di alcuni anziani nostalgici.

Un nutrito e biancastro grappolo di case spicca, per contrasto cromatico, tra il verde intenso della vegetazione locale che adorna generosa i poggi e le distese circostanti. Nulla a che vedere, dunque, con il luogo comune che vuole la regione come un’esclusiva icona del turismo balneare.

La fama che contraddistingue San Giorgio Morgeto, infatti, è dovuta essenzialmente – è proprio il caso di dirlo! – alla tradizione artigianale locale, legata da secoli alla preparazione di profumi e liquori.

Profumi e liquori di San Giorgio Morgeto

Profumi e liquori di San Giorgio Morgeto

Le essenze che caratterizzano i prodotti in questione hanno inebriato generazioni di calabresi e di forestieri, giunti appositamente in loco per verificare in prima persona la veridicità di alcune voci diffusesi oltre i confini regionali. Le attese di costoro difficilmente sono state deluse e una curiosa prova ne è l’apprezzamento del celebre Gabriele D’Annunzio, che in una lettera indirizzata ad “Annunziato Tedesco della Calabresella”, uno dei maggiori esperti del posto, si definiva: “il compagno nell’amore del profumo (…)”.

Lo straordinario pregio dei prodotti di un tempo rivive, ai giorni nostri, attraverso una serie di moderne aziende che basano l’attuale produzione sulle ricette tradizionali, pertanto degli inconfondibili aromi, decantati nei lustri passati, si può tutt’ora trarre giovamento.

Il fascino di questa storia seduce anche me, così non posso fare a meno di raggiungere la patria delle pregiate fragranze.
Parto dalla città di Rosarno e mi dirigo poi verso San Giorgio Morgeto, passando per la vicina Polistena.

Consigliato da alcuni amici, faccio prima una sosta a una fonte, dalla quale si riforniscono molti sangiorgesi. Lascio l’auto a margine della carreggiata, estraggo dal bagagliaio due bidoni di plastica da cinque litri e mi incammino giù per una scalinata “infinita”.

Una volta raggiunta la roccia che dona alla fortunata gente del luogo un’acqua purissima, mi dedico al riempimento dei miei due contenitori.
Nell’attesa che la forza di gravità compia il suo dovere, mi guardo attorno. Nelle vicinanze scorgo un’incantevole chiesetta e mi metto a osservarne il profilo: peccato che sia chiusa da un cancello e non sia possibile accedevi.

Compiuta la divagazione, torno in strada per raggiungere una rivendita di profumi e di liquori.

Il primo impatto è magico: colori sgargianti, odori entusiasmanti e sapori indimenticabili.
Mi trovo così immediatamente sedotto da quelli che mi vengono presentati come i tipici prodotti “made in Calabria”, ossia il bergamotto, la zagara, il gelsomino e la liquirizia. Il piacere è tale che non posso fare a meno di portarmene a casa alcune confezioni: un acquisto del quale sono certo che non mi pentirò.

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