Dopo un’ora di navigazione in aliscafo la si scorge all’orizzonte: un puntino in mezzo al mar Tirreno.
Non appena sbarcati, la prima cosa che risalta è l’acqua del porto, limpida, dai fondali azzurri. Il primo desiderio è quello di fare un tuffo proprio dalla banchina, pensando che quello sia il mare più azzurro che si possa mai vedere. Poi qualcuno ti dice che quell’acqua è niente a confronto di quello che scoprirai.
Ustica è così: si rivela quasi subito ai suoi visitatori o almeno lo fa credere, perché proprio quando pensi di aver visto già tutto, ti accorgi di esserti persa qualcosa.
Questa piccolissima isola vulcanica di soli 9 kmq circa, parte emersa di un grande vulcano sottomarino, è anche la più antica, affiorata molto prima delle Eolie. La sua origine e il colore nero della lava determinano la scelta del nome, dal latino ustum, che significa bruciato.
Qui c’è un forte contrasto ottico tra il nero delle rocce, il bianco e il colore delle case del centro abitato che si aprono ad anfiteatro sul porto Cala Santa Maria.
Il centro del paese si estende per lo più in salita, così come la caratteristica piazza principale: passaggio obbligatorio per chi arriva dal porto, gremita di bar, negozi di souvenir e ristoranti nei quali vengono servite deliziose pietanze a base di pesce freschissimo.
Il cammino per le piccole vie del paese è accompagnato dai colori dei muri delle case che, da alcuni anni, sono stati “trasformati” in tele su cui gli artisti hanno dipinto paesaggi, ritratti, nature morte, soggetti fantastici.
Il centro del paese, però, è solo un luogo di passaggio per chi a Ustica si reca per godere del mare.
Da sempre, infatti, l’isola è meta di sub e appassionati di tutto il mondo dato che le sue coste, ricche di numerose grotte e calette, offrono uno scenario davvero unico.
I fondali dischiudono un’altra isola, quella sommersa riservata agli “eletti” della subacquea o, al massimo, agli appassionati di snorkelling, popolata da esemplari marini da fare invidia a quelli di Sharm el Sheik.
Ci si immerge nelle sue acque limpide e pulite, tra cernie e saraghi, ammirando murene e polpi annidati tra i numerosi reperti archeologi adagiati sul fondale.
Assolutamente da non perdere il giro dell’isola in barca con i pescatori del luogo: solo via mare è possibile raggiungere le meravigliose grotte.
Tra queste: la Grotta Azzurra, la Grotta dell’Oro, la Grotta delle Barche, la Grotte Verde.
Ma anche da terra l’isola è ricca di luoghi incantevoli, con le sue piccole spiagge di Cala Sidoti, Punta dello Spalmatore, al Faro e le bellissime baie rocciose concentrate lungo il versante occidentale.
Bisogna però fare attenzione a dove si sceglie di fare il bagno: Ustica resta pur sempre una Riserva Marina!
E’ stata dichiarata tale nel 1987 per preservare e proteggere l’immenso patrimonio faunistico e ambientale che si cela nel suo mondo sommerso. Tre sono le zone in cui è suddivisa: una zona A di riserva integrale in cui è consentita la balneazione, ma è vietato accostarsi con le barche o pescare. Si estende a ovest dell’isola fino a 350 m dalla costa e apposite boe gialle ne segnalano l’ubicazione. La zona B dove è consentita la balneazione e la fotografia subacquea, ma non la pesca e la zona C di riserva parziale dove vigono le regole nazionali ed è consentita la pesca subacquea.
L’isola offre anche un percorso turistico alternativo, facilmente percorribile a piedi o sul dorso dei famosi asinelli, con la visita al Capo Falconiera, alla cui sommità si trovano i resti di una fortezza borbonica e di un insediamento rupestre risalente al III sec. a.C.
Nei pressi dei Faraglioni, invece, è stato scoperto un esteso abitato risalente al periodo del bronzo.
Questo presenta analogie abitative con il villaggio preistorico di Panarea, per le sue capanne circolari cui sono sovrapposte altre a pianta quadrata.
Alcuni dei reperti rinvenuti presso il villaggio sono ospitati nella Torre di Santa Maria, attuale sede del Museo Archeologico, che sormonta l’isola.
Facilmente raggiungibile, sia dalle coste siciliane che dalle isole Egadi, Ustica resta un paradiso da scoprire tra terra e mare.
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