Quando dici Formia, pensi ad un luogo di villeggiatura tra la Campania ed il Lazio. Oppure, al porto turistico per raggiungere le isole Pontine. O, infine, ad una cittadina facilmente raggiungibile che di notte offre svaghi e divertimenti per i più giovani. In realtà questo comune di quasi 38mila abitanti in provincia di Latina ha in sé molto di più.
Formia trae il suo nome dal greco hormiai, cioè approdo. Secondo alcuni, il termine è da ricondurre ad Ulisse, che approdò con le sue navi tra queste coste lungo il viaggio verso Troia. Per altri, invece, l’origine etimologica sta ad indicare la tranquillità che offre il suo golfo. Tranquillità che la rese, fin dai tempi dell’antica Roma, punto di ritrovo per la nobiltà e centro di relax per eccellenza degli imperatori: non a caso, Cicerone realizzò qui una delle sue case di campagna, e tra queste mura trovò la morte per mano dei sicari di Antonio, nel dicembre del 43 a.C.
Dopo la caduta dell’Impero Romano gli abitanti, pressati dall’avanzata dei barbari, si rifugiarono sulle colline e crearono due agglomerati urbani differenti, quello di Mola di Gaeta e quello di Castellone, che, assieme al terzo sobborgo di Maranola, sono stati unificati solo dopo l’Unità d’Italia. In particolare, il nome Castellone deriva dal castello costruito attorno al 1300 dal conte di Fondi, Onorato I Caetani.
Quello che non tutti sanno è che bisogna dire grazie a Formia se i nostri atleti dello sport raggiungono livelli agonistici così alti. Nel 1955 nasce infatti la Scuola Nazionale di Atletica Leggera, che da qualche anno è stata riconosciuta ufficialmente dallo IAAF (l’Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica) quale Centro di Preparazione Olimpica Internazionale. Il centro, nato da un’idea dell’allenatore Bruno Zauli, sorge sull’antico Parco Reale nella zona limitrofa al borgo marinaro ma a ridosso dei monti Aurunci, in una posizione privilegiata dalla quale è possibile godere di tutti i benefici della natura.
Al suo interno, l’impianto sportivo è diviso in due zone: una al coperto, che ospita tra gli altri anche un campo da tennis, una palestra di scherma, una di pugilato con due ring e uno spazio per il salto con l’asta, e una esterna, di 400 mt e 6 corsie (che sul finale diventano 8), per l’atletica.
Il campo è circondato da una ricca vegetazione e da piante molto rare, che rendono l’area una sorta di oasi di pace per gli sportivi: spesso gli atleti vengono addirittura dall’estero per allenarsi e rigenerarsi qui. A completare l’assistenza ci pensa il cospicuo programma di studio in aula predisposto dalla Scuola, che comprende numerosi corsi di formazione e aggiornamento. La sola Aula Magna ha circa 200 posti e un impianto apposito per la traduzione simultanea di 4 lingue.
Anche gli amanti della subacquea si appassioneranno alla costa di Formia. Lungo la frazione di Gianola il WWF ha, infatti, creato un’Oasi Blu di circa 4 metri di profondità, nella quale è possibile ammirare la tipica fauna del Tirreno. Nell’area protetta si trova una sorgente sottomarina ed una grande vasca per le tartarughe.
Insomma, sembra proprio che questa terra, all’apparenza quasi esclusivamente di passaggio, nasconda da occhi indiscreti i suoi immensi tesori e le sue mille risorse. Un po’ come farebbe un amante geloso per proteggere la donna che ama.
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