19 Aprile 2008

Intervista alla Biblioteca Civica di Moncalieri

di Marina Greco (Blog Moncalieri. Interviste Biblioteche)

La dottoressa Giuliana Cerrato ci apre le porte della Biblioteca Civica “Antonio Arduino” di Moncalieri di cui è direttrice:

Come è nata la Biblioteca e che ruolo ha ricoperto nella storia del comune?
esterno-biblioteca-moncalieri.jpgLa Biblioteca Civica “Antonio Arduino”, attualmente biblioteca di pubblica lettura-mediateca-pinacoteca, venne fondata nel 1914 da Erminia Arduino, un’insegnante elementare che si fece iniziatrice di una raccolta di volumi, creando una biblioteca popolare a disposizione di tutti i cittadini. L’Amministrazione Comunale le fornì alcuni locali e le attrezzature necessarie.
La biblioteca venne poi intitolata ad un suo nipote, morto in guerra nel 1916 a soli 21 anni.
Il primo fondo librario – stimabile in circa 12.000 volumi attualmente non disponibili al pubblico - della biblioteca comprende interessanti esempi di quella che veniva definita “letteratura popolare” (feuilleton, libri per giovinette, il primo Fantomas, racconti di esplorazioni) e di testi di divulgazione scientifica pensati per i lavoratori.
Dopo alterne vicende tutto il patrimonio documentario trovò collocazione adeguata nel 1995 nei locali dell’ex Saffa, una fabbrica di fiammiferi abbandonata nel 1969. Da allora la biblioteca di Moncalieri ha assunto un ruolo determinante nella produzione culturale e artistica della città, in quanto è anche pinacoteca civica – 280 opere tra quadri, installazioni, sculture – e organizza attività di promozione della lettura e delle arti in collaborazione con i più importanti istituti culturali piemontesi.
Si può affermare che la biblioteca ha contribuito al rilancio culturale della città.
Proprio per la sua funzione di stimolo alla divulgazione e alla conoscenza della cultura, della storia locale, delle arti e soprattutto per l’attenzione che dal 1995 ha posto ai problemi legati all’accessibilità, nel 2004 la Regione Piemonte l’ha scelta, insieme ad altre quattro città dell’area metropolitana torinese, come biblioteca polo d’area del Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana torinese (SBAM) e attualmente coordina le attività e i servizi delle 15 biblioteche dell’area sud ovest di Torino.
Come biblioteca polo ha fattivamente contribuito alla realizzazione del catalogo unico dello SBAM e all’adozione della tessera unica (per maggiori informazioni sullo SBAM si veda www.erasmo.it/sbam_to_it, per il catalogo on line della biblioteca di Moncalieri si veda www.sbam.erasmo.it).
Attualmente ha un patrimonio di circa 50.000 titoli tra libri, riviste, cd audio, videocassette, dvd, cd rom, 20 postazioni telematiche, prossimo collegamento wireless, software e hardware per facilitare l’accesso alle persone con difficoltà cognitive, sensoriali o motorie.
A breve aprirà uno sportello di ascolto (e relativo centro di documentazione) per persone dislessiche o con altri disturbi dell’apprendimento e organizza gratuitamente corsi di lingue e di avvicinamento all’uso del computer e della navigazione su Internet.

In quali occasioni la biblioteca diventa protagonista nelle attività culturali del territorio?
La biblioteca è uno dei centri culturali più importanti della città. Da sempre promuove la lettura per adulti e ragazzi tramite incontri con scrittori (in collaborazione con l’associazione locale GASP), gruppi di lettura e scrittura, presentazione di novità editoriali, esposizioni letterarie. Dal 1995, anno di riapertura della sede della Biblioteca, le mostre sono state uno degli elementi distintivi e caratterizzanti dell’attività della Biblioteca “A. Arduino”.
Dalla prima - “Intorno al 1902. Pittura italiana e straniera dalle riserve della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino”, realizzata in collaborazione con la GAM (Galleria di Arte Moderna e contemporanea) di Torino - a oggi l’attività espositiva si è avvalsa della partecipazione dei grandi Istituti culturali piemontesi (Museo Egizio, Castello di Rivoli, Palazzo Bricherasio, Università degli Studi di Torino, Museo Regionale di Scienze Naturali, etc.), dell’impegno di grandi artisti e della collaborazione con molte Associazioni locali.
In linea generale si può dire che le mostre hanno permesso di approfondire diversi filoni di indagine. Molta importanza hanno avuto esposizioni artistiche, ma spazio è stato dato anche alla storia, alla letteratura e alle cosiddette “arti minori”. Queste ultime sono il frutto dell’ottima collaborazione con associazioni locali.
Le mostre sono solitamente accompagnate da un catalogo e da attività didattiche per le scuole.
I filoni approfonditi sono stati:

  • letterario: mostre sui generi cosiddetti “popolari” - Gialli, Fantascienza, Fantasy – e sulla letteratura colta;
  • artistico: personali di pittori che hanno donato loro opere alla biblioteca, come Tino Aime o Ezio Gribaudo, per dirne solo 2 dei più di 200 che hanno collaborato con la biblioteca;
  • collettive a tema: per esempio di incisori o di libri d’artista e calligrafia – aspetto artistico su cui la biblioteca si sta specializzando;
  • storico: dalle mostre sulla grande storia, in collaborazione, ad esempio, con l’Istituto Storico della Resistenza, sulla storia antica e sulla storia locale;

Particolare attenzione è stata data alle mostre delle varie forme di espressione artistica: fotografia, cinema, fumetti e alla conoscenza di altre culture (in questo momento, 26 marzo 2008, ad esempio, è allestita la mostra GELEM “GELEM: da est a ovest. Uno sguardo nella cultura gitana dall’India a Moncalieri” a cura del fotografo Andrea Borgarello e della pittrice Gaella Gottwald).
In particolare la biblioteca di Moncalieri ha allestito alcune mostre di alto profilo culturale e grande successo in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Archeologici del Piemonte e alle Antichità e la sezione didattica del Museo Antichità Egizie di Torino (l’ultima, conclusasi a novembre 2007, anche in collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali).
La Biblioteca collabora inoltre con varie associazioni di interesse locale, quali Piemonte Movie (che si occupa di promuovere il cinema piemontese) e il Centro Studi Piemontesi con sede a Torino (con cui da anni organizza un ciclo di una decina di incontri per promuovere la conoscenza del territorio: “Da Moncalieri al Piemonte”) e con associazioni torinesi a carattere sociale (una tra tutti: “Telefono Rosa”, la nota associazione in difesa delle donne vittime di violenza). Inoltre promuove la conoscenza dei tanti aspetti della produzione culturale (anche qui, solo a mo’ di esempio, citiamo “Viaggio nella musica”, ciclo di conferenze sulla musica colta che da anni riscuote grandissimo successo) e si occupa di divulgazione scientifica (dall’anno scorso propone osservazioni astronomiche grazie ad un’associazione di astronomi facente capo all’Osservatorio Astronomico di Pino Torinese).
La Biblioteca promuove anche il divertimento, lo svago e il benessere tramite incontri ad hoc e aderisce ai progetti nazionali di Nati per Leggere (promozione del benessere e dell’agio tramite la diffusione della pratica della lettura ad alta voce dei genitori verso i figli anche appena nati), la Festa dei Lettori dei Presidi del Libro e Ottobre Piovono Libri, organizzato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Per altre notizie su eventi e attività culturali organizzate dalla biblioteca si veda attivita_biblio (sito non aggiornato ma con una buona panoramica sulle innumerevoli attività culturali realizzate).

Che tipo di esigenze ha chi si rivolge alla sua biblioteca?
emeroteca-di-moncalieri.jpg La nostra è una biblioteca di pubblica lettura a scaffalatura aperta, quindi si rivolge ad un’utenza non specialistica e cerca di soddisfare – e anticipare! – i bisogni di tutti i lettori e di tutte le lettrici da quando hanno pochi mesi (vedi progetto Nati per Leggere) fino a quando hanno voglia e capacità di leggere o informarsi.
Più in specifico si può dire che chi si rivolge alla biblioteca cerca arricchimento culturale, informazioni (anche di comunità, cioè legate al territorio), svago. Ci sono lettori che vengono in biblioteca solo per prendere in prestito solo le ultime novità editoriali, altri che leggono solo le riviste, altri la usano per prendere in prestito gratuitamente dvd e cd audio, altri ancora per connettersi gratuitamente a Internet, altri per trovare gli amici.
Causa carenze delle biblioteche universitarie, la nostra biblioteca è anche una sorta di rifugio per gli studenti che devono preparare gli esami e studiare in un posto tranquillo e accogliente.
Viene anche usata da studiosi che devono effettuare ricerche su materiale locale (escluso dal prestito ma digitalizzato o fotocopiato. Il materiale d’archivio è invece reperibile presso l’archivio storico che ha sede le palazzo del Municipio).
Nel caso in cui l’esigenza del lettore e della lettrice sia troppo specifica o semplicemente in biblioteca non sia reperibile il documento richiesto si dà al richiedente l’informazione sulla localizzazione del testo cercato.
Come tutte le biblioteche di pubblica lettura anche la nostra accompagna la vita quotidiana dei cittadini: si rivolgono a noi quelli che devono potare le rose e quelli che cercano una ricetta indiana, quelli che sono appassionati di film horror e i futuri genitori che vogliono imparare dai libri come si alleva un bambino, quelli che vogliono leggere Platone in originale o le ragazzine appassionate delle Winx, i pensionati che vogliono tenere d’occhio i loro investimenti e leggono giornali finanziari e i ragazzi che vogliono conoscere i film di Bergman…
Soprattutto la nostra biblioteca è diventata un punto di riferimento per le attività culturali della città e di giorno in giorno si allunga la mailing list dei lettori e delle lettrici che vogliono essere informati sulle prossime iniziative.

Il fiore all’occhiello della Biblioteca, la collezione o il volume che la impreziosisce
Il nostro fiore all’occhiello non è un libro ma un servizio: il progetto “Senza Barriere. Tra gli obiettivi che ci si è posti sin dall’inizio della riorganizzazione del servizio, infatti, vi è stato quello di rendere la biblioteca realmente fruibile a tutti gli utenti, anche a quelli con difficoltà sensoriali, motorie o cognitive.
Per raggiungere questa finalità il progetto “Senza Barriere”, sin dal 1995, ha previsto il coinvolgimento di persone con disabilità fisiche e/o cognitive grazie ad arredi adatti e ausili elettronici, con il supporto (sia per gli utenti che per gli operatori) del nostro consulente per le nuove tecnologie la didattica e la disabilità, il prof. Giorgio Tartara. L’intento iniziale era di fornire ausili per tutti i tipi di handicap, con il tempo si è creato un gruppo di lavoro con competenze specifiche e si sono articolati progetti più mirati. Per quanto riguarda gli ausili, attualmente mettiamo a disposizione software educativi (in particolar modo per adulti con ritardo cognitivo, ma sono software adatti anche ai bambini perché sono programmi didattici che facilitano l’apprendimento tramite una struttura di gioco) e hardware che facilitano l’accesso alla cultura, all’informazione e allo svago.
Citiamo tra gli altri:

  • copri tastiera per rendere accessibile la tastiera normale a soggetti con lievi difficoltà motorie;
  • tastiera Intellikeys dotata di apposito set per la personalizzazione in diverse configurazioni per essere adattata a disturbi di carattere motorio e/o cognitivo;
  • tastiera mini-keyboard di dimensioni ridotte particolarmente adatta a soggetti distrofici o con ridotta capacità di movimento ma con buone possibilità di motricità fine;
  • tastiera espansa per spastici con accentuate difficoltà di precisione nei movimenti dotata di apposito scudo per evitare la pressione contemporanea di più tasti;
  • monotasti in materiali antiurto per soggetti con gravi difficoltà di movimento che permettono di pilotare alcuni software specifici con la pressione realizzata con differenti parti del corpo (square pad, flex, soft);
  • emulatore di mouse, nato da un progetto del CNR-IROE di Firenze, che permette a soggetti con disabilità motorie di emulare tutte le funzioni del mouse mediante comandi di grandi dimensioni;
  • scheda VISTA VGA super, sistema di ingrandimento per ipovedenti
  • sintesi vocale Jaws per utenti ipovedenti e non vedenti;
  • voicetest, che permette il riconoscimento e il settaggio della voce del lettore: non più audioregistrazioni ma trasformazione della voce in un file .doc o in un file audio, con tutti gli ovvi vantaggi che ne derivano per chi presta la voce e per chi ascolta.
  • Openbook, screenreader che permette di scansire una pagina salvandola in un file audio

Dal 1999 inoltre è attivo il servizio “Fotocopie per non vedenti”: il non vedente richiede via telefono o via mail un testo in nero, noi lo scansioniamo e glielo spediamo via mail a domicilio, così come si fa con le fotocopie (il progetto è stato ideato dal prof. Francesco Fratta, allora vicepresidente dell’Unione Ciechi Italiana, sezione Piemonte).
Tutto il personale ha seguito corsi di aggiornamento professionale sul tema dell’accessibilità e dei servizi per persone disabili, la sottoscritta ha parlato in molte biblioteche piemontesi e francesi del nostro progetto “Senza Barriere” e ha scritto anche articoli a riguardo su riviste biblioteconomiche.
Dal 1996, con cadenza biennale, vengono organizzati Forum sulla Biblioteca Virtuale, la disabilità e la didattica. Nel 2006 e nel 2007 sono state allestite due mostre di quadri prodotti da ragazzi affetti da sindrome di Down in collaborazione con artisti presenti nella collezione civica, realizzati a partire da un laboratorio di espressione creativa svoltosi in biblioteca: la mostra del 2007 è stata presentata all’interno dell’edizione di Melting Box di Torino 2007, fiera sulle pari opportunità per tutti a cui la biblioteca ha partecipato anche organizzando un dibattito sulla dislessia.
All’interno di “Senza barriere” rientra anche il progetto delle “Biblioteche fuori di sé“: cambiando le regole di distribuzione del prestito e dei servizi la biblioteca si avvicina al pubblico che per qualsiasi motivo non può recarsi in biblioteca (dalla lontananza fisica a quella culturale): la biblioteca di Moncalieri ha quindi un servizio di prestito tra le corsie dell’ospedale cittadino e in un centro territoriale permanente di formazione per adulti (soprattutto stranieri) e offre servizi di animazione della lettura in un centro per anziani con patologie degenerative e in un micronido.
(Per ulteriori informazioni sul progetto “Senza barriere” si veda accessibilita)

Quali letture consiglierebbe per conoscere a fondo la storia e l’identità del comune?

  • Ada Peyrot, Giuseppe Sineo, MONCALIERI NEI SECOLI, Notizie storiche e iconografia - Moncalieri, Famija Moncaliereisa, 1969
  • Claudio Bertolotto (a cura di), IL REAL COLLEGIO E I BARNABITI A MONCALIERI, Educazione e custodia delle memorie - Torino, Celid, 1997
  • Giampietro Casiraghi (a cura di), IL RIFUGIO DEL VESCOVO, Testona e Moncalieri nella Diocesi Medievale di Torino - Torino, Scriptorium, 1997
  • Claudia Cassio, Mila Leva Pistoni, PASSEGGIATE A MONCALIERI, cinque itinerari urbani con una breve storia della Città - Fiesole: Amalthea, 1995
  • Città di Moncalieri; Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici del Piemonte; Soprintendenza per i beni artistici e storici del Piemonte, STUDI E RESTAURI PER MONCALIERI: dipinti dalle collezioni civiche, dalle quadrerie sabaude, dalle chiese - Moncalieri, Edizioni d’arte Fratelli Pozzo, 1995
  • Simonetta Gribaudi Gado, REVIGLIASCO: storie e memorie - Revigliasco Torinese (Moncalieri), Pro Loco di Revigliasco Torinese, 2005.
  • MONCALIERI: guida-ritratto della città - Torino, Editris, 2007.
  • Francesco Pernice (a cura di), MONCALIERI IL CASTELLO: Passato e presente - Torino, Piazza, 1992.

Quali concittadini hanno contribuito alla crescita del suo patrimonio documentale?
Sicuramente le Amministrazioni che si sono susseguite dal 1995 ad oggi, che hanno creduto nella importante funzione culturale e sociale della biblioteca e hanno sempre erogato finanziamenti sufficienti ad accrescere il patrimonio documentale.
I privati cittadini hanno contribuito in varia misura, ma in particolare ricordiamo la signora Maria Ravera, che negli anni ’80 fece un lascito testamentario donando alla biblioteca i suoi 4000 libri e il signor Mario Chianale, Ispettore onorario della Soprintendenza per i Beni Artistici, che dal 1995 ad oggi ha donato alla biblioteca almeno 3000 volumi.
Va anche ricordato che tutte le 280 opere d’arte di proprietà della biblioteca – pinacoteca sono state donate dagli artisti stessi.

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