Torino è fervida di storia e di nozioni ed è di estrema importanza a livello economico. E’ capoluogo dell’omonima provincia e della regione Piemonte. Consiglio vivamente di andare a visitarla, di entrare nei musei e di “esaminare” ogni aspetto del Comune. Sicuramente ciò che ne rimarrà saranno solo sensazioni positive e indimenticabili.
L’area sud della città di Torino si caratterizza per la presenza del famoso stadio Olimpico, sede nel 2006 delle cerimonie di apertura e chiusura della ventesima edizione dei Giochi Olimpici Invernali. Oggi l’impianto ospita le partite delle squadre di calcio cittadine, che talvolta si rivelano dei veri e propri inni alla lealtà sportiva.
Per chi arriva a Torino e la conosce solo dai libri di scuola, sarà una piacevole sorpresa vedere come non sia la grigia città di cui si parla tanto. Alla scoperta dei suoi mille volti, alcuni anche coloratissimi, attraverso la testimonianza di un grande cantante del panorama nazionale: Johnson Righeira.
Per fare carriera Luca avrebbe dovuto inventarsi, per dirla con Salvador Dalì, un po’ cannibale e tranciare quel cordone ombelicale con la sua Torino, difeso nel bene e nel male. Dal “micro” esordio ai prestigiosi impegni del presente il passo è breve quanto quello che sprofonda i piemontesi da olimpi olezzanti a rancidi gironi danteschi. L’eccellenza, a tavola o nella comunicazione, non è sempre e solo edonismo, ma è qualità, abnegazione, è avere bene in mente chi fa cosa.
Mario Merz e l’arte povera. Un ossimoro indecifrabile? La povertà, in senso gastronomico, per Umberto Chiodi Latini del Vintage 1997 di Torino, è come la purezza dell’idea nell’arte concettuale o il primato suprematista della linea. Il rispetto della materia prima: rarefatta e semplice eleganza. Con Umberto parliamo di igloo, Museo Egizio e web 2.0 applicato alla ristorazione.
Guardandola dall’esterno, il Sindaco delinea una città “facile da vivere”, che a un profilo di eccellenza nei settori della conoscenza e dell’Università, associa il ritrovato senso di un loisir, di un piacere di vivere, che affascina chi lo scopre. Coglierne la storia significa respirarne il pudore e l’orgoglio. Il suo spirito sta nella capacità di ricominciare della gente, nella sua forza tranquilla che l’ha proiettata verso “olimpici” traguardi.