Vi presento Spello, un bellissimo borgo posto ai margini della valle che solca l’Umbria centrale. Le sue tradizioni risentono della presenza secolare dell’olivo, oltre ai rituali della raccolta e la olitura. È famosa nel mondo soprattutto per l’Infiorata del Corpus Domini, in cui si allestiscono, con curiose decorazioni fatte da petali di fiori, le strade interne. Spello rivendica il diritto ad essere visitata anche nei restanti giorni dell’anno, per via delle preziose testimonianze storiche che gelosamente custodisce nel suo centro storico. Perciò “trascuro” momentaneamente l’Infiorata, per percorrere con voi un ipotetico itinerario.
L’arrivo in città coincide con l’impatto visivo dei due antichi ingressi: la Porta Consolare e la Porta Urbica. È soprattutto la prima a destare curiosità ed attenzione da parte del visitatore. Passando al di sotto di essa si notano gli scavi che, sottostanti all’attuale manto stradale, mostrano i resti dell’antica urbe romana. Ben visibili, sopra l’arco che delinea la porta, ci sono tre statue. Gli spellani le chiamano ironicamente“i tre bambocci”.
Avanzando tra le viscere del borgo antico, possiamo ammirare alcune grandiose opere del periodo medievale, come il Palazzo Comunale. La sua costruzione risale al 1270, ma l’edificio fu ampliato su commissione della signoria dei Baglioni, i potenti del tempo.
La Chiesa di Santa Maria Maggiore è uno dei luoghi di culto più antichi che si trovano a Spello. La sua origine, infatti, risale all’XI secolo. All’interno c’è la perla artistica più rilevante: la Cappella Baglioni, con il ciclo di affreschi del Pinturicchio. Le opere più rappresentative dell’artista rinascimentale sono l’Annunciazione, l’Adorazione dei Magi e la Disputa nel Tempio. Dedicata al Pinturicchio, da qualche mese è stata allestita una mostra che sta riscuotendo un enorme successo. Si svolge contemporaneamente a Spello, presso la suddetta chiesa; e a Perugia, nella Galleria Nazionale dell’Umbria. Sarà possibile ammirare le opere dell’artista umbro fino alla fine di agosto.
Salendo verso la parte alta incontriamo anche Porta Venere, altra antica via d’accesso alla città, ora restaurata e raggiunta dai visitatori in virtù del bellissimo belvedere che offre sulla sottostante piana umbra. Ai monumenti e alle chiese che ho appena citato, si aggiunge un altro importante reperto archeologico, scoperto per caso in seguito ad alcuni lavori di costruzione di un parcheggio. Si trova al di fuori delle mura storiche, dove noterete un enorme copertura semisferica di colore bianco, sotto la quale è protetto uno splendido mosaico di epoca romana. L’accesso è consentito al pubblico negli orari specificati.
Ora, come promesso, eccoci all’Infiorata. Se arrivate nelle ore che precedono la celebrazione del Corpus Domini, incontrerete una schiera di persone, chine sull’asfalto, che compongono alcune raffigurazioni religiose, semplicemente utilizzando dei petali di fiori. Il rito si ripete annualmente, tra lo stupore generale dei visitatori. La manifestazione è di fatto anche una sfida tra chi allestisce la migliore icona, sulla base di regole prestabilite. La mattina seguente, dopo la processione che attraversa le vie interne, gli ornamenti vengono disfatti. Pazienza, ma questa è la vita!
Spello non è solo arte e cultura. In ogni angolo, ad ogni piazza, dietro ad ogni via si cela un’enoteca, un ristorante tipico, una negozio di prodotti naturali. È il legame secolare e indissolubile tra l’uomo e la sua terra. Alla base di tutto, ovviamente, c’è l’olio extravergine d’oliva, grazie agli eccelsi uliveti che dominano le colline attigue. Non rimpiangerete una bella giornata trascorsa qui. Forse tornerete nel blog a ringraziarmi, per le utili dritte che vi sto dando!
(Foto di Starlight in Pubblico dominio)
Scrivi un commento
Per inviare un commento devi fare il login.