14 Ottobre 2008

Arte presepiale, le miniature da guinness che spopolano sul web

di Paola Perna (Blog Napoli. Interviste Artigiani)

Raffaele Tiscione

Raffaele Tiscione

La tradizione centenaria dei presepi napoletani incontra l’estro e la creatività di chi da sempre vede questo oggetto come custode di affetti e simbolo di armonia. Il maestro Raffaele Tiscione, è riuscito a reinterpretare la natività e a proporla in ridottissime dimensioni tanto da aggiudicarsi il guinness dei primati per il presepe più piccolo del mondo.  Conchigliette, vongole, pigne e addirittura pistacchi e semi di zucca sono diventati piccoli scrigni che racchiudono il mistero della Cristianità.
Anche i pastori e il paesaggio intorno vengono adattati alle esigue dimensioni, il tutto rigorosamente realizzato, dipinto e rifinito a mano nel pieno rispetto della tradizione partenopea e della natura.
Raffaele Tiscione, che ama definirsi hobbysta, intervistato per Comuni-Italiani.it

A quando risalgono le origini di quest’antica professione nel suo territorio?
Sicuramente risale a tanto tempo fa dal momento che in tutto il mondo molto celebre è l’arte presepiale della tradizione napoletana. La produzione è iniziata nel Settecento e nell’Ottocento, merito di grandi artisti partenopei che abilmente creavano lavori di grande pregio e ottime rifiniture.
Di quest’arte, oggi come tempo fa, ne è simbolo San Gregorio Armeno, la famosa “strada dei Pastori” del centro storico della città di Napoli, pur se contaminata da produzioni estere e da logiche consumistiche che vanno a discapito dell’originalità e dell’unicità delle opere.

Quando è nata in lei la passione per quest’antica arte?
Da piccolo, già dal mese di novembre, aiutavo mio padre nella preparazione dell’occorrente per la costruzione di un grande presepe: un momento molto importante per l’intera famiglia.
Era la metà degli anni ‘50 e, a quei tempi, non esistevano i prodotti che oggi si trovano in commercio: i nostri ferri del mestiere erano i giornali, la colla di pesce e la farina, unitamente a sughero e legno. Con questi si realizzavano le fondamenta del presepe per poi proseguire, con fantasia e creatività, alla creazione delle grotte, della cantina, del paesaggio e quant’altro per rifinire l’intera opera.
Mia madre aveva il compito di controllare l’integrità dei pastori e, com’era solita, ogni anno ne apportava eventuali riparazioni e aggiusti agli abiti di stoffa. Ogni anno la collezione di statuine si arricchiva con nuovi elementi, tutti rigorosamente in terracotta e dipinti abilmente a mano.
Scomparsi i miei genitori, ho ripreso l’abitudine di costruire il presepe, coinvolgendo tutta la mia famiglia. Nel 1995, per una serie di circostanze purtroppo sfavorevoli per la mia salute, ho iniziato a costruire mini presepi, coadiuvato da moglie e dai miei figli che hanno elaborato anche il sito web.

Quali sono i prodotti o gli oggetti sui quali puntate maggiormente?
Il mio lavoro si concentra sulla creazione di presepi in miniatura, tutti diversi l’uno dall’altro e composti con svariati materiali, soprattutto riciclati.
Anche le statuine sono fatte artigianalmente e le elaboriamo e dipingiamo a mano. I presepi più piccoli sono oggetto d’interesse soprattutto per  collezionisti e amanti di quest’arte.

Per quali caratteristiche secondo lei i vostri manufatti sono unici e inimitabili?
Perché sono prodotti di fantasia e creatività: ogni pezzo lo creo con amore e passione, cercando non di eseguire una mera azione di assemblaggio tra i vari materiali e le statuine, ma un tutt’uno con il paesino che sovrasta la natività, anch’esso composto di mini casette di sughero con tetto di cartone, rigorosamente intagliate e dipinte a mano.
Tuttavia la caratteristica principale, riscontrata anche dagli estimatori dei miei lavori, è dovuta all’amore e alla passione che trasmette ogni singola opera. Sono unici, dunque, perché non sono creati in serie esclusivamente per un ritorno economico, ma riflettono un sentimento vero e una inestinguibile fantasia.
Ai miei manufatti ho anche dato un tema , “La Natura Crea il Presepe“, proprio perché sono convinto che l’arte ha sempre origini divine e naturali.

Quanto e come il tempo e il progresso hanno segnato l’evoluzione dei vostri prodotti artigiani?
Certamente l’evoluzione tecnologica ha aiutato moltissimo il campo dell’artigianato, non solo con la produzione di attrezzi e macchinari sempre più precisi, ma soprattutto con i materiali. Ciò ha comportato un risparmio di tempo nella preparazione delle opere, un miglioramento nella qualità degli oggetti riprodotti e una maggiore fedeltà con la realtà. Tutto perciò in perfetta sintonia con i tempi di oggi: più produzione in meno tempo!
Nel mio caso, invece, il progresso ha migliorato soltanto la qualità della colla utilizzata perché solo l’esperienza ha influito sull’evoluzione sia personale che delle opere stesse.
Per tutto il resto sono rimasto fedele a ciò che la natura offre.

Quanto le tradizioni locali hanno influito sulla diffusione di questo mestiere?
La secolare tradizione del presepe napoletano ha portato alla nascita di una scuola d’arte ad hoc, con la conseguente diffusione di diverse botteghe artigiane locali che, con i loro manufatti, hanno segnato gli usi e i costumi degli abitanti. Infatti, anche l’abitudine del popolo napoletano di possedere una rappresentazione della natività, diversamente dagli abitanti di altri paesi, ha fatto sì che la produzione del presepe si conservasse e crescesse col tempo.

Ci sono nella sua città strutture permanenti - quali musei, gallerie, saloni - per l’esposizione di questi manufatti?
L’arte presepiale napoletana è celebrata in numerosi musei di Napoli e in moltissime botteghe artigiane di San Gregorio Armeno. Qui ogni anno accorrono migliaia di visitatori, e non solo nel periodo natalizio, a caccia della statuina del momento o di pastori della tradizione più antica.
Purtroppo però c’è da sottolineare che per gli appassionati, e per chi come me fa questo lavoro per hobby, non ci sono luoghi dove è possibile esporre. L’hobbysta, così come mi reputo, purtroppo è come un esule senza casa: non può aprire un’attività commerciale in quanto, non producendo in serie, non può sostenere i costi di un esercizio e può esporre i suoi manufatti solo in casi eccezionali.

Vengono organizzati eventi, fiere, mostre mercato per la loro commercializzazione e promozione turistica?
Purtroppo tutto è improntato all’attività sì artigianale, ma soprattutto  commerciale delle imprese presenti sul territorio. Alle fiere hanno accesso soprattutto le varie aziende presenti sul mercato e, solo negli ultimi tempi, possono parteciparvi anche chi non ha una propria bottega.
Tuttavia i costi da sostenere solo alquanto elevati e ciò è scoraggiante.
Anni or sono fu fatto un tentativo per invogliare a esporre i propri manufatti chi come me produce piccole opere d’arte non in serie. Il costo di partecipazione per gli espositori era medio/alto, ma la cosa importante era il libero ingresso alla manifestazione; ciò garantiva un notevole afflusso di pubblico e, di conseguenza, aumentava potenzialmente la possibilità di vendita. Da allora però nulla di simile è stato più organizzato.
Le Istituzioni, pertanto, sono totalmente assenti lasciando che privati gestiscano le occasioni di promozione del territorio. Nelle mostre mercato, per esempio, la gestione e l’organizzazione è affidata alle cosiddette associazioni culturali che, a costi non affatto modesti, fanno partecipare anche gli hobbysti/creativi che non hanno possibilità di esporre in altro modo.

In che modo la sua attività potrebbe essere maggiormente valorizzata?
Va premesso che la mia attività non è di esclusivo sapore economico, ma è dovuta soprattutto alla volontà di esprimere quell’insieme di sentimenti e passioni che albergano nel proprio animo.
Detto ciò, credo che basterebbe davvero un piccolo gesto da parte delle Istituzioni per aiutare la mia categoria. Visto che tanto cercano di valorizzare le attività culturali e artistiche locali, potrebbero mettere a disposizione periodicamente spazi espositivi, a costi molto contenuti, dove ognuno di noi avrebbe modo di far conoscere le proprie opere senza interferire con gli artigiani che hanno le botteghe.
Fortunatamente oggi corre in soccorso la tecnologia: con la creazione del sito web si è, infatti, aperta una vetrina mondiale che, ahimè, non è come comprare vedendo l’opera da vicino ma, certamente, aiuta chi come me fa questo lavoro con passione e concretezza.

Riferimenti:
Raffaele Tiscione
Mobile: 338-4745874
Indirizzo email: info@presepiinminiatura.it
Sito web: www.presepiinminiatura.it

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Casoria (1), Afragola (1), Grumo Nevano (1), Portici (3), Casalnuovo di Napoli (3), Ercolano (2), Giugliano in Campania (1)