2 Dicembre 2008

Il primo paese non si scorda mai!

di Elena Cuomo (Blog Pomigliano d'Arco. Racconti di Viaggio)

Vivere in città è diverso”. Me l’avevano sempre detto prima che mi trasferissi altrove, ma non capivo cosa intendessero, anche se credo che il senso di queste parole sia differente da quello che intendo io.
A otto mesi dal mio trasferimento in città ho cercato di interpretare la frase.
Chiudo gli occhi e penso: qual è il luogo a cui è legato il mio ricordo?
Non ho dubbi… è Pomigliano d’Arco!

Ci torno spesso in questa cittadina vicino Napoli e guardo tutto con più attenzione, come se avessi paura che il suo ricordo potesse svanire dalla mia mente. Sembro una ragazzina che scruta ogni particolare per poi tornare dalle amiche con l’ansia di raccontare la sua nuova esperienza.
Esco dalla stazione e mi sembra già di respirare un’aria diversa, conosciuta… ecco, sono a casa!

Via Carlo Poerio, Pomigliano d'Arco

Via Carlo Poerio, Pomigliano d’Arco

Percorro la stradina che fiancheggia lo stadio e in un attimo sono nel centro del paese: rumori, voci, suoni, tutto mi è familiare e a un tratto mi sembra di non essere mai andata via.
La sua tranquillità, in antitesi al suo caos, mi fanno sentire protetta e sicura.
Guardo le vetrine dei negozi, ma la mia attenzione immediatamente è disturbata dai ricordi. Mi rivedo bambina, con le amiche, di domenica mattina ad aspettare il nostro turno per comprare il gelato al bar, lì dove ora c’è un negozio d’abbigliamento.
Eccola, la vedo da lontano… piazza Primavera, il ritrovo dei ragazzi. E’ lì che sono nate le prime compagnie, i primi amori.
Decido che ho voglia di gustarmi le bellezze di Pomigliano. Da dove parto? Meglio dal centro storico.

Mi avvio verso il Municipio, fiancheggiato dalla chiesa del Carmine, proseguo per il corso Vittorio Emanuele e mi domando se i cittadini del passato sarebbero contenti di come Pomigliano è diventata oggi, con i suoi mille negozi, le piazze e le industrie. Poco più avanti c’è la torre dell’orologio, biblioteca del paese e sede di una facoltà dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.
Sulla sinistra c’è la Chiesa di San Felice, con l’ampio cortile antistante, mi fermo a guardarla, non l’avevo mai vista così bella, decorata, luminosa. Alle sue spalle intravedo le prime case di Pomigliano, le “palazzine”, costruite per gli impiegati delle fabbriche e la cui prima pietra fu posta da Mussolini. Mi avvio verso piazza Mercato, leggo l’incisione su una lastra di marmo: “Museo della Memoria”, un ex-rifugio antiaereo che racconta la vita dei cittadini durante la Seconda Guerra Mondiale, una sorta di “Pomigliano Sotterranea”.
Ora però ho voglia di ritornare nelle strade della mia infanzia.

Torno indietro e vado verso l’isola pedonale, dimenticavo… ormai è aperta al passaggio delle auto. Mi fermo per un attimo davanti alla chiesa che si staglia a guardia del centro della città, la chiesa del Rosario. Ogni Domenica venivo qui per ascoltare la messa e ritrovare gli amici. E pensare che qui sono stata anche battezzata.

Mi avvio per via Terracciano, scruto negozi, bar e porticati e proseguo verso la villa comunale.
Quanti ricordi! Il primo amore, le passeggiate con gli amici, i concerti, le feste, rivivo tutto come fosse ieri. Inizialmente gli alberi non c’erano, o meglio erano piccoli, noto contenta che stanno già crescendo… il tempo sembra proprio essere volato!

Si sta facendo tardi e mi avvio verso l’ultima tappa: la mia “vecchia” casa. Da lontano già intravedo il campo da pattinaggio dove un tempo andavo con le amiche. La scuola elementare, l’asilo, l’area per il mercato e le giostre, tutto è nitido nella mia mente, tutto sembra nuovo e allo stesso tempo uguale a prima.
Gli inquilini mi salutano e mi chiedono: “Ti trovi bene nella nuova casa?” Ma ormai sono persa nei ricordi, è come se abitassi ancora lì e rispondo con soddisfazione: Si, benissimo!

  • Segnala su: Inserisci nei preferiti del.icio.us segnalo OKNOtizie Google YahooMyWeb Facebook Technorati

4 commenti a “Il primo paese non si scorda mai!”

  1. valerie1985 scrive:

    Ciao!
    Volevo complimentarmi per la bellissima descrizione di questa cittadina in provincia di Napoli.
    Mi è capitato un paio di volte di andare a Pomigliano D’Arco per starci anche soltanto qualche ora, e sono rimasta sempre affascinata dalla vitalità, l’allegria che la caratterizza e che hai reso perfettamente attraverso le tue parole.
    Mi ha colpito, inoltre, il senso di appartenenza che ti lega ancora al tuo “primo paese”.
    Saluti.

  2. Elena Cuomo scrive:

    Ciao Valerie,
    grazie per questo tuo commento. Ebbene si… Pomigliano è il mio primo amore e come tale non si scorda mai!
    Ma soprattutto sono davvero contenta di sapere che anche chi non è nato e cresciuto in questa splendida cittadina ne conserva un ricordo così speciale.
    A presto ;-)

  3. Mella scrive:

    Ciao Elena,
    mi chiamo Giovanna e attualmente vivo a Pomigliano;
    sono capitata in questa pagina per puro caso,ma questo tuo articolo mi ha subito interessata.
    Ecco,voglio arrivare subito al punto: io non descriverei mai Pomigliano con degli aggettivi come ’splendida’ oppure ’speciale’. Si evince dunque che a me Pomigliano non vada tanto a genio,in effetti io la reputo piuttosto comune,insipida,senza stimoli e chi più ne ha più ne metta. Leggendo le tue parole,difatti, sono rimasta sconcertata.
    A mio modesto parere,più che Pomigliano,rimpiangi la tua infanzia,il tuo primo amore oppure la vecchia strada di casa che poteva farti sentire sicura. Mettendola su questo piano presumo che anche a me,in un certo qual modo,mancherebbe Pomigliano.
    Insomma,tirando le somme,abbiamo due idee opposte su questa città..ma va bene così..il mondo è bello perchè è vario,no?

  4. Elena Cuomo scrive:

    Ciao Giovanna,
    sicuramente ognuno ha le proprie idee e non per questo ce n’è una sbagliata o una giusta.
    Non ho ben capito se tu abiti a Pomigliano da sempre o se ti sei trasferita lì da poco.
    Che per te Pomigliano non abbia molta valenza si evince in modo chiaro dalle tue parole! Non l’ho descritta come “speciale” ma dicevo solo che era bello che qualcuno ne potesse avere un ricordo “così speciale”. Per il resto c’è tutto.
    I primi amori, l’infanzia e gli amici sono qualcosa che fa parte del proprio bagaglio personale e che in teoria dovrebbe essere scisso dall’ambiente circostante. Ma in questo caso io mi rendo sempre più conto che in città forse non avrei potuto avere quel tipo di infanzia.
    Ora mi sono trasferita e dovrei ricordare l’infanzia… ma non è così. Torno a Pomigliano ogni fine settimana per diversi motivi e ogni volta è come se non fossi mai andata via. Tra una settimana ci saranno di nuovo le votazioni per il ballottaggio e sento così vicina a me questa situazione che a volte mi fermo e rifletto: altro che ricordi di fanciulla… a me manca proprio Pomigliano in quanto cittadina!!! E mi dispiace che tu non abbia un pensiero positivo per lei… perchè io ne sono totalmente INNAMORATA!!!
    Spero di essermi fatta comprendere.
    Un saluto

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.

Articoli nei Comuni Vicini: Castello di Cisterna (1), Brusciano (1), Casalnuovo di Napoli (3), Acerra (1), Mariglianella (1), Afragola (1), Casoria (1), Portici (3), Ercolano (2), Napoli (14), Torre del Greco (1)