6 Maggio 2009

La “piccola Milano” tra fede e futuro

di Marcello Di Sarno (Blog Casoria. Interviste Sindaci)

Il Sindaco di Casoria Stefano Ferrara intervistato per Comuni-Italiani.it

Prima di esserne sindaco, qui c’è nato e vissuto per molto tempo. Cosa rappresenta umanamente Casoria per lei?
Ah, è una città che io amo! Per 25 anni in cui la mia professione mi ha portato al nord, non ho mai abbandonato Casoria, anche se venivo solo per qualche fine settimana. Per questo vorrei che la mia città diventasse una delle più belle tra quelle situate vicino a Napoli.

Stefano Ferrara

Da un anno la guarda da un’altra prospettiva, quella di Sindaco, individuando delle priorità da affrontare. Quali?
Dal giorno del mio insediamento, le priorità che ho dovuto portare avanti sono state quelle di rendere questa città “pulita”, “moderna” e “sicura”.
In merito al primo punto, la priorità era uscire dall’emergenza rifiuti. A Luglio 2008 la città di Casoria è stata ripulita completamente dalle discariche, grazie anche all’aiuto della struttura di Guido Bertolaso ed in particolare al tenente colonnello Tullio Ferraro, a cui ho conferito la cittadinanza onoraria.
A fine Luglio, abbiamo fatto partire tra i nostri concittadini la raccolta differenziata, che ha raggiunto quasi il 28% e a Dicembre del 2009 dovrà arrivare, improrogabilmente, al 35-40%.
L’obiettivo di una Casoria moderna passa attraverso la riorganizzazione della macchina comunale. In tal senso abbiamo attivato tutti i concorsi - che non si bandivano da almeno 25 anni - per l’assunzione di nuove figure e per qualificare meglio il personale interno.
Una città sicura significa rendere la vita dei nostri concittadini più tranquilla. Accanto alla task-force organizzata con carabinieri e vigili urbani, ci sarà un sistema di videosorveglianza, che sarà diffuso su tutto il territorio di Casoria. Un obiettivo per il quale si è deciso di rafforzare e svecchiare il corpo dei vigili urbani, allo stato attuale limitato e con un’età che varia dai 55 ai 65 anni

Dal punto di vista turistico quali risorse punta a valorizzare la sua Amministrazione?
Puntiamo sicuramente sul settore religioso. Abbiamo a Casoria tanti beati, cardinali, figure eccelse - come il nostro Padre Ludovico, beato, che sarà santificato. Casoria deve diventare un polo turistico religioso, oltre che artigianale: è la sua destinazione.

Questa tradizione storica passa attraverso quali monumenti simbolo?
Abbiamo la basilica di San Mauro, esempio del barocco del XVII secolo, e tante di quelle chiese che dal punto di vista architettonico non hanno niente da invidiare alle altre: dalla seicentesca chiesa di San Benedetto a quella di Santa Maria delle Grazie, recentemente riaperta al culto.
Abbiamo anche un museo di arte contemporanea (il CAM) che è più conosciuto nel mondo che a Casoria. E una Biblioteca Comunale che da qui a poco andremo a inaugurare dopo vent’anni di silenzio.
Ci sono tanti obiettivi che vogliamo raggiungere per far sì che Casoria venga fuori dalla mediocrità.

Come si presenta il tessuto culturale della comunità casoriana?
Ci sono numerose associazioni culturali che operano sul territorio. Dovrebbero mettersi insieme, fare rete, per far sì che la cultura arrivi a tutti i ceti sociali. Abbiamo la necessità che i nostri ragazzi, i nostri studenti si riapproprino del loro territorio, se ne innamorino.

Casoria nel futuro. Come e attraverso quali strumenti la città può cambiare volto?
Noi abbiamo avuto la denominazione di città nel 2007, ma per far sì che diventi una vera città, c’è bisogno di sviluppo, di occupazione: a Casoria c’è la percentuale di disoccupazione più alta tra i comuni dell’hinterland di Napoli. Dal punto di vista dello sviluppo e dell’economia, una sfida è sicuramente la realizzazione dell’Ovulo e la riqualificazione delle aree dismesse, che devono diventare il baricentro tra Casoria e la frazione di Arpino, in modo da integrare quest’ultima per rendere tutto una grande città.
Con l’arrivo della classe imprenditoriale, con la costruzione dell’Ovulo e con quello che sarà realizzato nelle aree dismesse, avremo sicuramente uno sviluppo economico delle nostre aziende e occupazione per i nostri professionisti.

Quali risorse ne potrebbero rafforzare il ruolo economico nell’area a nord di Napoli?
Casoria è un territorio che può dare molto. Dopo gli Anni Settanta, quando era considerata la “piccola Milano” per le industrie dislocate su tutto il territorio, e dopo gli anni bui, Casoria potrebbe diventare il volano per tutti comuni dell’hinterland di Napoli, la città di riferimento.
Ha tante di quelle potenzialità… la classe politica deve cercare di non perderle, così da portare la nostra città ad un ruolo guida per tutti i comuni limitrofi.

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