Pedalando tra miti e leggende

Fosdinovo si trova in provincia di Massa Carrara e fa parte della bella Toscana. Passammo qui una splendida mezza giornata e trascorremmo il nostro tempo pedalando per le strade della cittadina.

Arrivammo in macchina da Massa e non potemmo non notare un negozio che aveva in esposizione numerose biciclette. Così parcheggiammo la nostra autovettura e andammo dal proprietario a chiedere informazioni, perché nel vedere tutte quelle bici ci era balenato il pensiero di fare una bella biciclettata per Fosdinovo. Parlammo con il signore e ci informò che, oltre a venderle, affittava le biciclette per un tot di ore o per tutta la giornata, in base a quello che noi desideravamo. Optammo per l’affitto del bolide, per la durata di quattro ore e, piano piano, iniziammo la nostra pedalata per la città.

Lungo la strada

La prima cosa che ci colpì furono le molteplici distese di ulivi e di campi di viti, che ci fecero pensare a una cittadina di carattere agricolo, dove l’olio e il vino non mancano di certo.
Parallele alla strada che stavamo percorrendo, vi erano delle immense distese di verde e le colline che ospitavano gli alberi lasciavano spazio a tanti paesini arroccati sulle proprie alture. Si potevano scorgere le chiese, le varie case e in particolar modo i castelli che ogni paesino possedeva, fortezze splendide che dominavano la valle con la loro maestosità.

Noi pedalavamo ammirando lo splendido panorama; ogni tanto ci fermavamo ad immaginare i vari castellani di un tempo e poi ripartivamo ammirando gli altri paesini che si presentavano ai nostri occhi.
La sensazione unanime fu che tutti questi paesini che scorgevamo da lontano, sembravano tutti uguali o simili ma allo stesso tempo diversi. Differivano per estensione, per posizione, per piccole caratteristiche che sono difficili da spiegare ora, in quanto solo vedendoli si può catturare il particolare. Ad ogni modo fu uno spettacolo magnifico che consiglio vivamente a tutti!

Continuammo il nostro percorso e per sentirci ancor di più in un mondo rurale, non poteva mancare la visione dei campi, con tanto di pecorelle che vi pascolavano e dei maneggi con splendidi cavalli all’interno. Ci sembrò per un attimo di essere finiti in un altro mondo, sicuramente un ambiente più idilliaco.

A Fosdinovo vi è uno splendido castello nel borgo chiamato Castello Malaspina. Omonimo di quello della città di Massa, ha un maestoso aspetto ed è possibile accedervi solo su appuntamento. Sfortunatamente, non potemmo accedervi perché, non sapendo della sua esistenza, non avevamo prenotato la visita, ma ci informammo sulla sua storia parlando con dei signori del posto.

Già dal 1124 si hanno notizie del castello, che passò di mano in mano attraverso vari feudatari sino ad arrivare ai Malaspina, dai quali prese il nome. La fortezza fu eretta in una posizione strategica, in modo tale da controllare lo sbocco al mare della Lunigiana e delle sue vie assai frequentate nel Medioevo.

Paesaggio di Fosdinovo

La cosa che mi colpì di più, oltre alla bellezza della fortezza in sé, fu ascoltare le leggende che aleggiano intorno ad esso. Queste sono diverse, passano da un breve soggiorno di Dante Alighieri, alla presenza di una stanza chiamata “della dimenticanza”, un alloggio di tortura per gli amanti della marchesa.

A colpirmi di più, fu il racconto sul mito del fantasma. Si dice che una giovane donna - la marchesina se non erro - rifiutò di sposare un ricco perché innamorata di uno stalliere; quest’ultimo venne ucciso e lei murata viva nel castello. Da allora il suo fantasma vaga per la fortezza, per raccontare a tutti il suo dramma. Fantasie o realtà, ad ogni modo fummo colpiti dai racconti sulle leggende del castello.

Le ore erano volate: dopo un breve giro per le chiesa, dando un’occhiata fugace al Museo della resistenza e scoprendo che anche da Fosdinovo passa la famosa via Francigena, riportammo le bici al proprietario e ci dirigemmo verso casa.