La strada più agevole che dalla cittadina pistoiese di Quarrata consentente di raggiungere il territorio comunale di Carmignano, ubicato nella provincia di Prato, è lo stesso rettilineo che collega Pistoia a Firenze; una sorta di linea di congiungimento tra l’espressione artistica della natura e dell’uomo.
Man mano che si procede in direzione est, ci si lasciano alle spalle i terreni adibiti a vivai, ripartiti con perfezione geometrica, che ospitano centinaia di coloratissime piante e ci si lascia sedurre da un paesaggio maggiormente selvatico. Il benvenuto in territorio pratese è dato dalla piccola frazione carmignanese di Seano, quasi interamente pianeggiante, che si mostra fin da subito caratterizzata dalla presenza di vaste aree verdi e rinnovati impianti sportivi.
Per raggiungere il centro urbano è necessario avventurarsi per una via in salita, che si arrampica dolcemente sui fianchi sinuosi delle colline circostanti. Ai margini della carreggiata campeggiano sottili ciuffi d’erba verdissima, protesi verso il grigio dell’asfalto, che si agitano ad ogni refolo di vento. Il loro moto cadenzato, talvolta contenuto dall’abbraccio rustico d’esili muretti in pietra, accompagna i fortunati viandanti durante tutto l’arco del tragitto. Nelle torride giornate estive, quando il sole svetta adirato in mezzo al cielo terso, è possibile – viaggiando a piedi, in bicicletta o con i finestrini dell’auto abbassati – essere piacevolmente assaliti da un intenso profumo di menta che si propaga liberamente nell’aria. Madre natura, per niente avara in tale incantevole scorcio di Toscana, non si è fatta scappare l’occasione di adornare questi silenti poggi anche di preziosi uliveti, vigneti e piante di fico.
I viaggiatori che pongono Carmignano come meta finale del loro “pellegrinaggio”, per quanto interessati alle bellezze artiche del borgo, come ad esempio le tombe etrusche site nella frazione di Comeana o i reperti storici esposti nel museo archeologico di Artimino, sono solitamente più interessati all’enogastronomia locale. Non è un caso, infatti, se alcuni dei prodotti tipici carmignanesi sono inseriti nell’elenco regionale dei 365 alimenti toscani da tutelare.
Tra i più apprezzati, un ruolo di primo piano è occupato dai tradizionali fichi secchi, caratterizzati dalla particolare procedura di lavorazione che ne determina il gusto inimitabilmente sfizioso. Di pari livello qualitativo sono altri due prodotti come l’olio ed il vino, riscoperti di recente, oltre che per l’inconfondibile sapore genuino, anche per le peculiarità salutistiche. Le due tipologie più stimate sono rispettivamente il Toscano DOC del Montalbano ed il Carmignano rosso DOCG.
Si tratta di prelibatezze che posso essere tranquillamente gustate non appena giunti nella suggestiva cornice della piazzetta del paese, dalla quale è possibile godere di un panorama mozzafiato che comprende le pianure di Pistoia, Prato e Firenze, oltre che le fiabesche colline circostanti: una cartolina, insomma, gradita non soltanto al guardo, ma a tutti gli altri sensi.
(Foto uno e due di Pracucci in licenza Creative Commons)
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