Il Sindaco di Foggia Orazio Ciliberti intervistato per Comuni-Italiani.it
Com’è cambiata Foggia durante la sua sindacatura?
Cinque anni fa era una città contrassegnata da gravi emergenze di ordine pubblico, di natura economica e sociale e da una notevole tensione abitativa. Inoltre, l’Ente era segnato da un grave indebitamento (basti pensare alla vicenda del fallimento commerciale della compagnia aerea “Federico II Airways”). Oggi è una città ancora segnata da profonde difficoltà, determinate da una crisi economica nazionale e internazionale senza precedenti e da scelte sbagliate fatte a livello governativo, che hanno progressivamente ridotto le risorse a disposizione degli enti locali per servizi, infrastrutture, sviluppo. Nonostante tutte queste difficoltà, abbiamo lavorato per il territorio. Per questo oggi la città può contare di nuovo sul suo aeroporto “Gino Lisa”, completamente rinato, vedrà l’operatività dell‘Authority sulla sicurezza alimentare, il raddoppio del casello autostradale.
Verso quali settori si sono prodotti interventi più radicali?
Uno dei temi più sentiti, quello della sicurezza, ha trovato risposte concrete nell’attuazione del “Patto per la Sicurezza per Foggia”, nel potenziamento della polizia locale e nel varo del progetto per l’installazione della videosorveglianza cittadina. In materia di riqualificazione delle periferie e delle aree urbane abbiamo dato vita a numerosi provvedimenti per il contrasto del degrado urbano. Questo quinquennio è servito a dare impulso alle politiche di inclusione sociale, con il piano sociale di zona e con l’ampliamento del numero degli utenti degli asili convenzionati, la messa a punto di nuove politiche per l’infanzia.
Turismo. Gli elementi di forza del territorio sui quali puntare?
L’Ambiente è uno dei punti di forza, basti pensare all’importanza e alla bellezza di Borgo Incoronata. Non a caso da questo presupposto - la valorizzazione - sono nate azioni di tutela specifiche inserite nel piano ambientale o interventi per incentivare l’utilizzo delle energie rinnovabili. Merito della mia amministrazione l’aver istituito il Parco Regionale Bosco Incoronata. Altre vocazioni del territorio sono la forza del distretto agroalimentare sul quale abbiamo innestato progettualità importanti e di ampio respiro come il Pit o l’Authority sulla sicurezza alimentare. Ma Foggia è anche ricca di tante testimonianze storiche e culturali. Ed è, in quest’ottica che abbiamo pensato e implementato interventi di riqualificazione urbana, di tutela della memoria e del patrimonio della città.
Dove vanno ricercati i tratti inconfondibili della cultura foggiana?
L’identità culturale foggiana è frutto di una storia fatta di poliedricità e multiculturalità, pur nell’ambito delle fondamentali radici cristiane del territorio. Penso alle celebrazioni per la festa della Madonna dei Sette Veli, o per il “Carmine”, alle celebrazioni per il 15 agosto (con il tradizionale rito del “galluccio”), alle solenni celebrazioni in ricordo del bombardamenti del 1943, giusto per fare alcuni esempi.
La storia di Foggia e della sua gente passa attraverso quali avvenimenti remoti e recenti?
Ne cito tre: il terremoto del 1731, i bombardamenti del 1943, i tragici eventi di Viale Giotto del 1999 (67 morti nel crollo di una palazzina N.d.A.). Tutti e tre hanno avuto profondi influssi sulla storia urbanistica della città, ma hanno anche impresso trasformazioni a livello culturale, di mentalità e di natura storica, sociale e politica.
Del carattere della sua gente, cos’è che apprezza maggiormente?
L’altruismo, il forte senso di appartenenza ad un’identità comunitaria, l’ospitalità e l’apertura ad un’impronta multiculturale.
Per favorire questo multiculturalismo e per le tematiche sociali che risultati sono stati raggiunti?
Per la popolazione straniera residente e che lavora sul nostro territorio si è posto in atto il progetto per mediatori culturali e il bando di housing sociale, insieme alla realizzazione dell’Albergo Diffuso per lavoratori stagionali. Sul piano più generale del disagio sociale, è stato istituito il centro ricreativo polivalente per anziani e la “Cittadella della Solidarietà” in rione Candelaro.
Il ruolo economico di Foggia nel panorama regionale.
Foggia è il cuore pulsante del sistema economico e produttivo di Capitanata. Infrastrutture come l’aeroporto, la zona Asi di Borgo Incoronata, la stazione ferroviaria, sono pilastri portanti di questo sistema. Attorno a queste priorità abbiamo costruito il nostro progetto per Foggia. Basti pensare al Piano strategico di Area Vasta, oltre al P.I.T., al P.I.S. e al DOSAP; alle concertazioni per lo sviluppo locale; al Piano urbano della Mobilità di area vasta; al protocollo per la riconversione SFIR. Per non dimenticare la creazione del secondo Gruppo Societario Comunale più importante del Sud, dopo Napoli.
Ultimi scampoli di mandato. Quale progetto testimonia più di tutti la qualità della sua amministrazione?
Sicuramente il lavoro fatto per l’urbanistica come quello per le infrastrutture e per risolvere l’emergenza abitativa: è quello che maggiormente dà il senso del nostro impegno. In materia di urbanistica e di lavori pubblici, abbiamo raggiunto importanti risultati come: la ridefinizione del P.R.G; il Documento preliminare urbanistico; il Piano di recupero della Zona Salice; l’assegnazione delle aree residue della “167” alle Coop. Edili; la realizzazione della nuova tangente settentrionale di raccordo con la stazione ferroviaria; le Varianti per la nuova Città Ospedaliera; la Cittadella dell’Economia, per le aree produttive e quelle per l’insediamento dello Stabilimento A.R.; l’ampliamento dell’area industriale Incoronata; etc. Nell’eventualità di un secondo mandato, partirei proprio da lì per portare a completamento questi processi.
Il suo impegno per l’Anci, in qualità di vicepresidente nazionale, che riflessi ha avuto per il territorio foggiano?
Il mio impegno per l’Anci è servito a dare maggior voce e vigore alle potenzialità del territorio e alle sue criticità. Così, com’è stato fondamentale per creare un percorso comune con tanti sindaci italiani, incentrato su temi condivisi come la sicurezza, la legalità, la trasparenza, la divisione tra sfera gestionale e sfera politica. A mio parere è stata un’esperienza proficua e di grande valore.
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