Ho sempre avuto il desiderio di visitare la Toscana, in generale, e Firenze, in particolare, ma non trovavo mai il momento giusto per andarci. Per una combinazione di situazioni sono riuscita ad organizzare un viaggio, una settimana in Toscana, zona Pisa. E così ho potuto vedere Firenze, non solo dai libri di arte ma dal vivo. Mi sono meravigliata di quanto fosse bella e artistica Pisa, a volte le città più piccole nascondono bellezze culturali ben più emozionanti delle più conosciute mete turistiche.
Trovo ospitalità da mia cugina e il paesino è a 5 minuti da Pisa: Cascina, con tante frazioni per pochi chilometri! Cerco di capire un pò come è fatto il borgo e faccio un giro in macchina prima e poi a piedi. Pensavo che solo Napoli fosse bella e invece mi ricredo! Le case sono basse, non ci sono strade oppresse da grattacieli che ostruiscono la vista. Le campagne sono seminate e gli incroci a volte hanno ancora la vecchia strada, quella senza asfalto, ma l’atmosfera che si respira è quella di una cittadina semplice, pulita e accogliente.
Cascina, come Pisa è attraversata dal lungo fiume Arno, che di sera diventa un tutt’uno con il cielo nero, come se la linea dell’orizzonte sfumasse e solo se si guarda attentamente il movimento delle onde ci si rende conto che c’è un distacco tra cielo e acqua.
Mi fermo in un bar al Corso Matteotti, il centro della città, dove alla mia destra vedo una torre. Lungo la strada, sotto i porticati, ci sono tanti piccoli negozi, alcuni di più antica data, altri più nuovi. Un corso abbastanza lungo, zona pedonale, dove solo pedoni e biciclette possono camminare. Quando ci sono stata io c’erano già le luci di Natale, pur essendo fine novembre, e lo spettacolo di illuminazione rendeva ancora più bella l’atmosfera già caratteristica di suo. Ci sono alcuni anziani al tavolino accanto al mio e gli chiedo se sanno dirmi qualcosa in più del paese. Mi guardano in modo strano, come se stessi chiedendo cose assurde, poi uno di loro prende coraggio e inizia a dirmi con il tipico accento toscano: “Qui si va all’Istituto Statale d’Arte, dove si impara l’arte del legno”. Piano piano iniziano a raccontarmi aneddoti della loro città e cercano di descrivermela per trasmettermi tutto ciò che sanno e tutto ciò che li emoziona.
Mi raccontano che Cascina nasce con i Romani e che le strade sono perpendicolari come a formare una scacchiera, perché era un antico castrum. Intorno al 1300 si combatté la “battaglia di Cascina” tra Fiorentini e Pisani, dipinta, poi, sia da Michelangelo che dal Vasari.
Ho chiesto da dove deriva il nome ma purtroppo poco hanno saputo dirmi, se non che probabilmente deriva da un antico corso d’acqua ormai prosciugato, che a sua volta deriva da un nome proprio di origine romana, ma questa è solo una delle leggende che si narrano.
Chiedo allora cos’è quel campanile che è alla mia destra. Mi rispondono che quella è la torre civica, meglio conosciuta come Torre dell’orologio, ormai emblema del paese, proprio nel centro cittadino. Non era così inizialmente! I vecchietti, difatti, mi spiegano che l’ultimo restauro risale all’inizio degli anni ‘80. Mentre più avanti c’è l’Oratorio di San Giovanni Battista che affaccia direttamente sul Corso Matteotti e dentro è pieno di affreschi. Inoltre, ancora oggi, ci sono parti dell’antica cinta muraria che circondava la città.
Più frazioni compongono Cascina, da Musigliano a Latignano, Navacchio e Pettori… tutte parte integrante del comune pisano.
Mi fermo un attimo a riflettere e penso che sia davvero bella come località da visitare e che ho fatto, stavolta, un’ottima scelta a venire qui! Voglio vedere da vicino tutto quello che mi è stato raccontato da questi miei nuovi “amici”. Pago il conto del mio aperitivo, saluto l’allegra compagnia e mi dirigo piano piano verso la prima tappa: la torre dell’orologio!
(Foto di Francesco Morgillo, per gentile concessione)
2 commenti a “Una passeggiata nel centro di Cascina”
Scrivi un commento
Per inviare un commento devi fare il login.
La Toscana è piena di sorprese e luoghi suggestivi. “Le case sono basse, non ci sono strade oppresse da grattacieli che ostruiscono la vista.”: è una descrizione che- per fortuna-vale per molte realtà di questa regione
Si effettivamente è proprio così… la Toscana, o meglio, quel poco che ho visitato, mi piace proprio per questo, per la sua semplicità e anche per la tranquillità di alcuni posti