13 Agosto 2008

Oltre gli stereotipi, si scopre una città ricca di gioielli

di Massimo Di Bello (Blog Milano. Interviste Guide Turistiche)

Intervistiamo Giacomo Zavatteri, guida turistica abilitata per le province di Milano e di Varese e traduttore professionista.

Perché hai scelto di diventare una Guida Turistica?
Fin da piccolo i miei mi hanno portato in giro per castelli, chiese e musei e mi hanno trasmesso questa grande passione per l’arte e la storia.
Giacomo ZavatteriPer questo, dopo aver finito il liceo scientifico la scelta del percorso universitario è naturalmente caduta sulla facoltà di Conservazione dei Beni Culturali. Da quel momento ho avuto la consapevolezza che l’arte e la cultura sarebbero state una parte fondamentale della mia vita, non sapevo però in che modo sarei riuscito a farne una professione.
Purtroppo il paradosso del nostro paese è quello di avere un patrimonio culturale enorme ma di dare pochi sbocchi a chi lo ama e se ne vuole occupare. Una volta finiti gli studi, è veramente dura per tutti.
Ma noi amanti dell’arte non ci arrendiamo facilmente. Io ho scelto di rimettermi in gioco e di ottenere il patentino di Guida Turistica: questa è stata una delle scelte migliori della mia vita.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
La cosa più bella è la possibilità di raccontare delle storie e di sorprendere i propri clienti.
Le opere d’arte non sono delle semplici tele o degli esempi di maestria artistica, esse ci parlano degli artisti che le hanno realizzate, dei personaggi che le hanno commissionate e possedute nel corso dei secoli, esse nascondono un mondo che aspetta solo di essere scoperto e raccontato.
Le sensazioni più belle si provano quando si riesce a trasmettere la propria passione e a far provare emozioni ai propri clienti.
A volte i ragazzi delle scuole sono convinti che i musei siano luoghi polverosi e noiosi, sostanzialmente inutili. Riuscire a intaccare questa convinzione e a far loro apprezzare la bellezza di un quadro è una soddisfazione enorme.
Infine la possibilità di lavorare in luoghi splendidi, circondati dall’arte e di poter conoscere persone provenienti da tutto il mondo, felici perché sono in Italia, sono altri motivi che rendono questo lavoro affascinante.

Guida Turistica MilanoCome caratterizzi il tuo servizio di guida?
Per me è importante capire la tipologia e le esigenze del cliente, quindi punto molto sulla personalizzazione delle visite guidate. Questo vuol dire un approccio molto diversificato per ottenere sempre lo stesso scopo: far passare una piacevole giornata al cliente cercando di fargli capire perché si trova lì e perché ha deciso di vedere una determinata opera d’arte.
Sembrano cose scontate, ma non è così. Non credo sia importante vedere l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci semplicemente perché si tratta di una opera famosissima di un importante pittore. Non è forse più interessante capire perché questo dipinto è famosissimo e ammirato in tutto il mondo fino ad essere stato inserito nell’elenco del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO?
Ci sono tante storie interessanti da raccontare…

Dai una tua personale descrizione di Milano, in un paio di paragrafi.
Io amo paragonare la mia città ai tipici palazzi nobiliari lombardi del ‘600, un aspetto burbero verso l’esterno, che protegge la propria intimità con un severo portone, ma una volta che il padrone ci ha concesso l’ingresso si scoprono gioielli di una bellezza incredibile. Si pensi alla chiesa di Santa Maria presso San Satiro, seminascosta all’interno del quartiere dello shopping a due passi dal Duomo: una volta varcato il portale di ingresso si entra in un magico mondo creato dal Bramante, uno dei maestri del rinascimento, e si può ammirare il sacello di San Satiro, una costruzione tanto antica da essere stata vista da Carlo Magno, unica in tutto il nord Italia.
Bisogna superare lo stereotipo della città degli affari. Milano possiede molteplici attrattive, pari, per numero e qualità, alle più grandi capitali dell’arte europee.

Qual è il periodo migliore per visitare Milano? Perché?
I periodi migliori sono sicuramente la primavera e l’autunno, perché non ci sono l’afa estiva e il freddo invernale. Sicuramente in queste stagioni la città mostra il suo volto migliore.
Se invece siete degli inguaribili romantici come me, vi suggerisco le fredde giornate invernali: Milano sotto la neve è bellissima. Vi sembrerà incredibile ma io rimpiango anche la tipica nebbia milanese. Purtroppo è ormai quasi scomparsa ma vi assicuro che il tipico tram milanese che sbuca dalla nebbia è proprio bello.

Quale itinerario suggerisci per chi ha solo poche ore a disposizione?
All’interno del mio sito internet io propongo diversi itinerari, tutti della durata di circa tre ore o meno. L’offerta può quindi essere molto diversificata. Per una prima volta a Milano suggerirei una visita al Castello Sforzesco, luogo dove si è svolta l’affascinante storia dei duchi di Milano, dei grandi artisti come Leonardo da Vinci e il Brunelleschi che ci hanno lavorato e di tutti i dominatori che hanno posseduto la città. Altra tappa imprescindibile non può che essere il Duomo dove si può salire alle terrazze da dove possiamo ammirare da vicino le innumerevoli guglie e la famosa Madonnina e da dove, nelle belle giornate, possiamo godere della vista oltre i confini della città fino alle vicine Alpi.
Se invece si vuole vedere qualcosa di più particolare suggerisco l’itinerario sui navigli che attraversa uno dei quartieri più belli della città. La borgata dei ceti popolari, dei mercanti, dei barcaioli e degli artigiani, ma non solo, qui sono passati anche gli imperatori romani, Leonardo da Vinci e i principi di tutta Europa!

Cosa incuriosisce di più i turisti?
La curiosità più comune è legata all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci, in ogni gruppo c’è sempre qualcuno che mi chiede della Maddalena di Dan Brown, tutti vogliono ignorare il povero San Giovanni. La cosa più curiosa è che quando inizio a raccontargli il vero significato del dipinto tutti sono sorpresi dallo scoprire che la vera storia è molto più interessante delle fantasie di Dan Brown. Questo spiega perché mi piace tanto la storia: è una sorgente di storie e personaggi inesauribile, che supera in meraviglia la maggior parte delle opere di fantasia.

Quali tipologie di turisti visitano la città?
Milano ha un flusso turistico molto particolare in quanto esiste il turismo d’affari. Si tratta di persone, provenienti soprattutto dall’estero, che si trovano in città in occasione di conferenze, fiere o comunque per motivi di lavoro e che riservano parte del loro tempo ad una visita alla città. Possono essere sia singoli che gruppi organizzati dalle compagnie stesse per cui lavorano.
Numerosi sono gli stranieri, meno gli italiani: Milano non è una meta molto ricercata dal turista nostrano, forse perché legata allo stereotipo della città degli affari.

Racconta un aneddoto, un episodio curioso, capitato durante un giro a Milano.
Mi ricordo un paio di episodi, tutti e due legati al Castello Sforzesco, stavo facendo una visita guidata alla pinacoteca in una giornata in cui il museo era particolarmente affollato. Durante lo svolgimento della visita mi sono accorto che il gruppo era sempre più numeroso, fino a quando siamo quasi raddoppiati di numero! Avevo raccolto durante l’itinerario un bel gruppo di persone, alcune convinte che fosse una visita gratuita organizzata dal museo, altre che volevano “scroccare” un giro guidato. Da un lato la cosa si presentava come piuttosto divertente dall’altro, per rispetto dei miei clienti, ho dovuto comunque allontanare gli “abusivi”.
Un altro episodio curioso è avvenuto mentre stavo effettuando il giro notturno dei camminamenti del Castello, un itinerario molto bello che si svolge la sera e permette di percorrere gli spalti della fortezza e ammirare il panorama della città con i monumenti e palazzi illuminati. A differenza di altre fortificazioni italiane, il Castello Sforzesco ha una sola storia di fantasmi e, proprio nel momento in cui stavo raccontando questo unico episodio, è saltata la luce lasciandoci nel buio più totale. Visto che c’erano anche numerosi bambini la cosa è stata molto divertente, anche perché i più nervosi erano gli accompagnatori mentre i ragazzi erano molto eccitati dall’esperienza! Per fortuna questo itinerario richiede ai visitatori di portarsi delle torce elettriche per oltrepassare dei passaggi molto bui, quindi abbiamo potuto proseguire con l’aiuto delle torce ed è stato veramente affascinante.

Riferimenti:
www.milantour.net

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