3 Settembre 2008

Un mondo sconosciuto ed un antico lavoro di contatto con la terra

di Marina Greco (Blog Carbonia. Interviste Musei)

Il Dottor Antonio Murgia, direttore del Museo del Carbone di Carbonia, intervistato dalla redazione di Comuni-Italiani.it

Come è nato il museo?
Il Centro Italiano della Cultura del Carbone nasce nell’ambito del progetto di recupero del sito minerario dismesso della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia. La miniera di Serbariu ha rappresentato, tra gli anni Trenta e Cinquanta del Novecento, una delle più importanti risorse energetiche d’Italia.castelli-dei-pozzi.jpg
Iniziò ufficialmente la sua attività produttiva nel 1939 e cessò la produzione nel 1964. Da allora gli impianti sono stati sottoposti ad un rapido deterioramento e ad un’opera di spoliazione che ha portato alla rovina edifici, strutture minerarie e macchinari. Negli anni ’90 l’amministrazione comunale acquisì la proprietà del sito e diede avvio al recupero. Il Centro Italiano della Cultura del Carbone (e nello specifico il Museo del Carbone) è stato inaugurato ufficialmente il 3 Novembre 2006.

Qual è il patrimonio che lo caratterizza?
Il progetto per la valorizzazione del sito della Grande Miniera di Serbariu, in gran parte già realizzato, ha consentito di recuperare innanzitutto la memoria storica della miniera, della città di Carbonia e di tutto il territorio in generale.
Ha inoltre reso fruibili gli edifici e le strutture minerarie più significative del sito stesso:galleria.jpg

  • la lampisteria, in cui i minatori si cambiavano e ritiravano le lampade prima di scendere in sottosuolo, che attualmente ospita l’esposizione permanente sulla storia del carbone, della miniera e della città. L’ampio e luminoso locale accoglie una collezione originale di lampade da miniera, di attrezzi da lavoro, di strumenti, di oggetti di uso quotidiano, di filmati e fotografie d’epoca, di documenti relativi all’attività mineraria e al personale operaio.
  • I Castelli di accesso ai pozzi
  • Le due sale argani, da cui si manovravano le gabbie, ovvero gli ascensori per il trasporto dei minatori e delle berline cariche di carbone
  • La Galleria sotterranea, che mostra l’evoluzione delle tecniche di coltivazione del carbone utilizzate a Serbariu dagli anni ’30 fino alla cessazione dell’attività, in ambienti fedelmente riallestiti con attrezzi dell’epoca e grandi macchinari ancora oggi in uso in miniere carbonifere attive.

lampade.jpgCosa attira di più i visitatori?
I visitatori sono attratti in modo particolare dalla galleria sotterranea, poiché si tratta di un’esperienza particolare ed emozionante. La visita guidata permette di entrare in contatto con un mondo sconosciuto alla maggior parte delle persone, di scoprire un antico lavoro fatto di contatto con la terra, macchinari da manovrare, sapienza, fatica e sofferenze.

Quale opera o collezione le piace personalmente di più?
La scelta non è facile. Forse la sala argani, per la maestosità del macchinario installato: l’argano, che controllava il movimento delle gabbie nei pozzi; oltre, naturalmente, alla sezione antropologica.

Qual è la valenza didattica del suo patrimonio? Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?
locomotiva.jpg Il Museo del Carbone racconta la storia del carbone, delle sue caratteristiche, delle diverse tecniche di estrazione; illustra la storia della Città, nata per accogliere i minatori e le loro famiglie; custodisce un’ampia collezione di oggetti minerari che narrano la vicenda antropologica e sociale degli uomini e delle donne che in questi luoghi hanno faticato e lottato per affermare il proprio diritto al lavoro e alla dignità.
La visita guidata del sito minerario presenta un elevato valore didattico sia dal punto di vista storico-antropologico che tecnico-scientifico e si svolge in maniera differenziata secondo la fascia d’età del gruppo scolastico (scuola materna, primaria, secondaria di I e II livello, università).
E’ prevista inoltre la possibilità di concordare preventivamente con i docenti lo svolgimento di attività didattiche integrative (proiezione di filmati, approfondimento di temi specifici, giochi a tema per i più piccoli, etc.)

Ci sono appuntamenti clou e rassegne prestigiose da non perdere?
Il Museo ospita periodicamente mostre d’arte, di scultura, rappresentazioni teatrali, convegni internazionali ed altri eventi. Gli ampi spazi all’aperto della Grande Miniera di Serbariu accolgono ogni estate concerti di artisti di fama internazionale.

Quali sono i servizi che offrite ai visitatori?
Il biglietto d’ingresso include l’accesso alla sala espositiva e la visita guidata alla galleria sotterranea; per gruppi e scolaresche è prevista la visita guidata di tutto il Museo. lampisteria.jpgSono possibili attività didattiche integrative per i diversi livelli scolastici.
Le visite si svolgono in lingua italiana, inglese, francese e tedesca.
La sala convegni (parquet, 130 posti con poltroncine, sala regia e cabine per la traduzione simultanea) è disponibile per seminari, conferenze ed altri eventi.
Il Museo è dotato inoltre di bookshop e caffetteria.

Quale ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’ambito territoriale?
La Grande Miniera di Serbariu ha caratterizzato la storia del Sulcis per oltre un ventennio e rappresentato la principale fonte di sostentamento per decine di migliaia di famiglie di sardi e di immigrati dal resto d’Italia e dall’estero, influenzandone profondamente la vita e le abitudini sociali.
Il Museo del Carbone conserva e tramanda questa storia, mantenendola viva per le vecchie e le nuove generazioni.
Il Centro Italiano della Cultura del Carbone nel suo complesso rappresenta oggi uno dei principali punti di interesse storico-culturale del territorio.

Come immagina il museo da qui a dieci anni?
sala-argani.jpgLa realizzazione del progetto per la riconversione del sito, già in fase avanzata di attuazione, darà vita ad un centro culturale polifunzionale con l’utilizzo di diversi edifici quali sedi permanenti di altri musei (tra cui il Museo Paleontologico, di prossima apertura).
Il Centro sarà sede di master universitari e attività accademiche, oltre che scientifiche; è stato recentemente inaugurato il nuovo centro ricerche per la produzione di energia pulita di Sotacarbo SpA.
Alcuni locali verranno adibiti ad attività artigianali e di ristoro. Lo immagino quindi come sito culturale e museale di rilevanza nazionale, in quanto unico per la tipologia mineraria carbonifera, e come simbolo della storia energetica e produttiva del periodo di autarchia fascista, che ha generato la Grande Miniera di Serbariu ed edificato la città di Carbonia.

Riferimenti:
Museo del Carbone - Centro Italiano della Cultura del Carbone
Grande Miniera di Serbariu, Carbonia
Telefono biglietteria: 0781-62727
Telefono e fax uffici: 0781-670591
Indirizo email: info@museodelcarbone.it
Sito internet: www.museodelcarbone.it

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1 commento a “Un mondo sconosciuto ed un antico lavoro di contatto con la terra”

  1. nik scrive:

    certo che deve essere proprio emozionante percorrere la galleria sotterranea, pensando a chi ci ha lavorato ore e ore, e chi ancora oggi lavora nelle miniere

    non ci sono mai stato a carbonia, quando mi capita ci andrò e visiterò il museo!

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