2 Ottobre 2008

Una città che non ti lascia indifferente

di Massimo Di Bello (Blog Napoli. Interviste Guide Turistiche)

Intervistiamo Antonella Sautto, guida turistica napoletana, laureata in Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali alla Federico II.

Perché hai scelto di diventare una Guida Turistica?
Antonella SauttoLa mia non è stata una vera e propria scelta, ho sempre pensato che Napoli avesse un grande patrimonio e valorizzarlo facendolo conoscere era il minimo che eticamente e moralmente potessi fare per la mia città… per non finire nel qualunquismo di chi parla parla senza mai far nulla.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Sicuramente far nascere all’interno dei visitatori la curiosità e la spinta necessaria per spingersi oltre… e per oltre intendo sotto il primo volto della città, quello che quotidianamente ci arriva dalla tv. Ovviamente per altre mille ragioni, il piacere di socializzare, di curiosare, di scambiare con i visitatori idee pensieri novità.

Come caratterizzi il tuo servizio di guida?
Prima di tutto è un servizio amichevole, nel senso che cerco di stabilire con i visitatori rapporti informali, inoltre cerco di essere abbastanza semplice nel linguaggio, i paroloni spesso confondono le idee, infine concordo insieme ai visitatori un percorso fatto su misura in modo da soddisfare tutti gli interessi e le richieste dei clienti.

Dai una tua personale descrizione di Napoli, in un paio di paragrafi.
Parlare di Napoli non è semplice, l’esplosione di vitalità di una città in fermento ogni giorno è difficile da catturare in poche parole. Sicuramente non ti lascia indifferente, o si odia o si ama… certo è che ha diversi angoli nascosti che neanche i napoletani conoscono… mi riferisco alla parte sotterranea, al Monte Echia, al petraio, alla pedamentina… sono angoli della Napoli non famosa della Napoli più silenziosa e tenuta fuori dai soliti tour dei pacchetti di agenzia, sono gli angoli che io amo di più perché lì si respira ancora la bontà d’animo di un popolo che prima di essere terra di camorra è terra solidale, è terra di persone umili che vivono con poco e che si accontentano di poco.
Poi c’è la parte del centro storico, il cuore pulsante della città, i decumani, il Duomo che custodisce san Gennaro… piazza san Gaetano con l’agorà greca e poi la stratificazione romana… un accavallarsi di stili di età di arti che ti permettono di entrare nella chiesa di San Lorenzo e fare una vera e propria lezione di storia e storia dell’arte, passando dallo stile gotico al barocco, dagli angioini agli aragonesi. Insomma Napoli era la capitale del Regno di Napoli e ne custodisce gelosamente tutt’oggi i segni.

Qual è il periodo migliore per visitare Napoli? Perché?
Io consiglio a tutti maggio… maggio perché a Napoli da anni ormai si tiene durante tutto il mese una serie di eventi e di aperture straordinarie di siti non sempre accessibili, tutto questo con la collaborazione del Comune che sostiene l’evento Maggio dei Monumenti; ogni anno si decide un tema diverso e percorsi diversi che permettono di scoprire tradizioni, storie locali e fantastiche con un solo filo conduttore.

Quale itinerario suggerisci per chi ha solo poche ore a disposizione?
Assolutamente il centro storico con i Decumani i percorsi sotterranei, il duomo, i complessi di San Lorenzo e Santa Chiara, il Pio Monte della Misericordia, via dei Tribunali, via San Gregorio Armeno (più conosciuta come strada dei pastori), Piazza San Domenico maggiore, il Conservatorio di San Pietro a Majella… insomma in 2- 3 ore si può avere un’idea abbastanza completa della città.

Cosa incuriosisce di più i turisti?
Il percorso della città sotterranea perché è abbastanza suggestivo. Per visitare il sottosuolo si scende sotto il livello della strada e si attraversano cunicoli lunghi stretti e tortuosi che rendono visibile l’acquedotto romano, manufatti primitivi…. insomma un percorso ricco e stratificato che rende bene l’idea dei periodi storici vissuti dalla città.

Quali tipologie di turisti visitano la città?
Sicuramente persone adulte e famiglie, i giovani ormai organizzano le vacanze da soli e spesso li trovo in giro un po’ spaesati con guide cartacee alla mano. Spesso c’è la presenza di gruppi organizzati del nord che arrivano con autobus privati. Per quanto riguarda gli stranieri c’è una forte presenza di gruppi francesi di età matura e di gruppi americani interessati principalmente agli scavi di Pompei.

Racconta un aneddoto, un episodio curioso, capitato durante un giro a Napoli.
Mi è capitata una cosa carina con un turista durante la visita del Criptoportico di San Lorenzo Maggiore. In pratica è un percorso ridotto di scavi con botteghe e con i resti di un mercato all’aperto, il macellum, quindi sotto il livello della strada. Dopo esser stati sotto e dopo aver parlato mezz’ora del percorso e dopo averlo collocato storicamente nel periodo greco-romano, un turista con una tale tranquillità mi chiede “ma quindi sono di inizio secolo queste pietre? Un po’ come l’Italia in miniatura? Volevano riproporci i luoghi della civiltà romana?”… esplode la risata del gruppo e veniamo gentilmente invitati ad accomodarci fuori… insomma una visita abbastanza umiliante per la mia carriera :-)
Riferimenti:
www.guidaturisticanapoli.com

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