28 Ottobre 2008

Il Chiacchierino, dalle dame alle contadine la più antica arte femminile

di Paola Perna (Blog Conversano. Interviste Artigiani)

Uno dei prodotti tradizionali pugliesi è il ricamo chiacchierino, formato da intrecci e nodi fra i fili ottenuti muovendo rapidamente un piccola spola.
Oggi la tradizione dell’ago e del filo anima il commercio turistico della Puglia, ma un tempo era una pratica domestica alimentata da migliaia di telai nelle case contadine. Dalle mani di tante abili artigiane dell’Italia meridionale, continuano a nascere elaborati merletti, pizzi o ricami, in bella mostra nei negozi di tessuti e di oggetti da regalo.

Tra queste quelli di Maria Cellamare, intervistata per Comuni-Italiani.it

A quando risalgono le origini di questa tecnica nel suo territorio?
Furono le monache residenti nel complesso conventuale di San Benedetto, nell’800, a diffondere questa tecnica di ricamo a Conversano.
Il Chiacchierino è un pizzo Vittoriano, ma affonda le sue origini nell’epoca dei faraoni: in Oriente, infatti, sono stati ritrovati pizzi eseguiti a modo di frange nelle tombe egiziane.
La grande diffusione di questa tecnica in tutto il mondo ne fece perdere il nome originario di Makouk, che significa occhi. In Italia la sua denominazione è stata influenzata da quella inglese di Tatting, che significa parlare fitto fitto.
Anticamente le spolette o navette, indispensabili per l’esecuzione di questo tipo di merletto, non mancavano mai negli strumenti delle dame tanto che spesso facevano parte della dote. La fine dell’era vittoriana vide la decadenza di questo pizzo, ma con la seconda guerra mondiale incominciò a risorgere insieme agli altri lavori di ricamo a mano.

Quando è nata in lei la passione per questa antica arte?
Dopo aver seguito un corso realizzato da un’associazione di Conversano, nata per diffondere le antiche tecniche di ricamo che hanno segnato la storia del nostro paese.
Qui ho conosciuto Maria Antonietta, i cui lavori rispecchiano schemi tramandati per tradizioni dalle sue antenate, non reperibili su manuali, riviste o libri. Grazie anche a lei, la passione poi mi ha letteralmente travolta!

Quali gli oggetti più raffinati?
Di sicuro è il centro tavola a farla da padrone, vista la mole di lavoro necessaria per la realizzazione di tale manufatto, molto fitto e finemente intrecciato. Tuttavia, anche l’accostamento del merletto agli oggetti di uso comune, quali asciugamani, tovaglie e tende è pregevole e richiede un lavoro certosino.

Perché scegliere i suoi lavori?
Perché cercano di rompere con la tradizione e si propongono come spunto per applicazioni del ricamo fuori dai soliti schemi. Abbinando il chiacchierino a specchi dipinti a mano, a strutture in legno decorativo oppure inserendolo all’interno di quadri c’è la coniugazione di tradizione e innovazione che rivisita in chiave moderna gli antichi manufatti delle nostre antenate.

Quanto e come il tempo e il progresso hanno segnato l’evoluzione dei vostri prodotti artigiani?
Il progresso ha inciso negativamente sulla vendita dei manufatti in quanto ha abbattuto i costi di mercato con prodotti in serie. Questo però, al contempo, ha implicato una nobilitazione dell’artigianato, tanto da trasformare le creazioni fatte a mano in oggetti d’arte.
Nello specifico, l‘hobby del ricamo chiacchierino ha avuto una diffusione su scala planetaria. Prova ne è la diffusione di siti web in Europa, America, Penisola Araba, Russia, Cina e la quotidiana presenza di visitatori di questi continenti sul sito.
L’attività hobbistica ha poi generato lo sviluppo di attività quali corsi di preparazione, pubblicazioni inerenti, creazione di materiale per il ricamo - vedi spolette realizzate a mano - e un interesse verso il nostro territorio custode delle antiche tecniche artigiane.

Vengono organizzati eventi, fiere, mostre mercato per la loro promozione turistica?
Le mostre mercato non mancano, ma in soccorso vengono soprattutto i moderni canali telematici.

In che modo la sua attività potrebbe essere maggiormente valorizzata?
Innanzitutto, anche questa intervista è un modo efficace per valorizzare la nostra attività e promuoverla efficacemente.
Perciò, oltre ai tradizionali mezzi di comunicazione, si potrebbe sfruttare maggiormente l’efficiente canale del web, attraverso video-corsi ed e-learning per diffondere un’antica arte e trasportarla oltre i confini fisici della nazione.

Riferimenti:
Il Chiacchierino di Maria Cellamare
Telefono: 080-4956879
Indirizzo email: info@ilchiacchierino.com
Sito Web: www.ilchiacchierino.com

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