28 Novembre 2008

La “napoletanità” espressa attraverso i mestieri di una volta

di Paola Perna (Blog Napoli. Interviste Artigiani)

Statuine di Pulcinella, targhe con proverbi e detti popolari, scene e mestieri napoletani, coppi con scorci della “Napoli che fu” rivivono in materiali riciclati, riplasmati, dipinti a mano e curati nei minimi dettagli. Oggetti prodotti da chi usa la sua naturale predisposizione per l’arte per tramandare la tradizione millenaria del popolo campano.
Anna Maria Palumbo intervistata per Comuni-Italiani.it

A quando risalgono le origini delle sua professione?
Non so con precisione stabilire le origini dell’artigianato nella città partenopea, ma sicuramente sono antichissime visto lo spirito creativo, l’estro e le abilità manuali dei cittadini di Napoli.

Cosa produce?
Partendo dalla tradizionale maschera di Pulcinella, ho imparato a realizzarne stampi in silicone, dopodiché ho iniziato a riprodurne statuine in alabastrino: oggetti classici reinterpretati con estro e fantasia.
Per renderli meno simili a quelli solitamente in commercio, infatti, ho cominciato a personalizzarli, ognuno in maniera diversa.
Successivamente, ho imparato a riprodurre i tanti mestieri antichi tipici della mia città e particolari scene popolari che incantano per la loro naturalezza.

Quali gli oggetti più particolari?
Sono i coppi artistici raffiguranti personaggi celebri o che riproducono in forma tridimensionale scene popolari napoletane.

Quali le caratteristiche?
La continua ricerca stilistica per rendere gli oggetti o le scene rappresentate quanto più simili alla realtà. Ciò attraverso la cura dei particolari, rigorosamente prodotti plasmando i materiali a mano.

Tradizione e innovazione: connubio possibile?
Sì, se per innovazione si intende la sperimentazione di nuove forme e nuovi soggetti. In questo modo la tradizione viene rinnovata ma non snaturata, utilizzando non nuove tecnologie ma l’esperienza e la praticità acquisita negli anni.

Quanto di Napoli c’è nelle sue creazioni?
Ciò che produco è simbolo della città e della sua cultura millenaria, della sua arte e del suo estro, della sua quotidianità e delle sue peculiarità.

Ci sono nella sua città strutture espositive?
La città è certamente piena di musei, gallerie e quant’altro dove vengono allestite continuamente mostre ed esposizioni temporanee e permanenti. Il solo problema è che, purtroppo, bisogna avere agganci per entrare a far parte di questo circuito.
Ultimamente “strutture improprie”, mi lasci passare il termine, propongono mostre d’arte ponendosi come nuova frontiera della promozione artistica napoletana.

A cosa si riferisce?
A locali quali bar, pub e wine bar che approntano piccole aree espositive per valorizzare la produzione artigianale locale.

Partecipa a eventi, fiere o mostre mercato?
Spesso queste iniziative precludono la partecipazione agli hobbisti o, visti i costi eccessivi e insostenibili, escludono a priori chi, come me, non lo fa per mestiere.

In che modo ovviare a questi inconvenienti?
Sfruttando le potenzialità del web. Infatti, grazie all’aiuto dei miei figli, ho creato un sito internet che è diventato una vetrina d’eccezione, offrendomi grande visibilità.

Riferimenti:
L’Artigianato artistico di Anna Maria Palumbo
Telefono: 338-4745874
Indirizzo email: info@presepiinminiatura.it
Sito web: www.presepiinminiatura.it

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