Incontriamo Mariae parliamo del suo ristorante (Ristorante La Torre a Massa Lubrense) e del vulcanico patròn Tonino One Fire Mazzola.
Per cosa è rinomata la sua cucina e quali sono i legami col territorio?
Per effettuare coerenti proposte del territorio, rispettose della tradizione. Siamo qui in un angolo di paradiso, in Costiera Sorrentina, fra agrumeti, delizie, sole e con un mare mozzafiato e Capri di fronte.
Siamo molto orgogliosi e rispettosi del nostro paesaggio e cerchiamo di preservarlo. Qui siamo pieni di turisti. La Costiera è un po’ il paesaggio mediterraneo per eccellenza nell’immaginario degli stranieri. Ma questo patrimonio non è cartolina per i turisti… è vita per noi.
Sulla vostra insegna c’è scritto One Fire, First Class. Che significa?
E’ Tonino Mazzola, mio marito. E’ la traduzione maccheronica del suo motto che è una espressione napoletana. Nu fuoc! E’ proprie nu fuoc! Ci mette tanta passione in quello che fa. Ristorante e ‘o pallone. E’ proprio ‘a serie A…
‘O pallone?
Si, si. Lui è pure dirigente nerazzurro.
Accipicchia. Lavora nell’Inter?
No, no. Ma che Inter! Lavora nella Massa Lubrense!
Ah! Sa, si chiama Mazzola… Quali sono i vostri piatti forti, allora?
Quelli a base del nostro pesce fresco… alici, ricciola, pezzogna: alici fritte, totani con patate, i calamaretti in casseruola con i tarallucci di Massa Lubrense, prodotto tipico.
Poi prepariamo i famosi paccheri di Gragnano, capitale della pasta qui vicino a noi, fatti col pesce, i pomodorini San Marzano, oppure patate e cozze, gli gnocchi alla sorrentina, gratinati col fior di latte, il timballo di melanzane. Da provare i nostri involtini di melanzane ripieni di fior di latte e pasta. Poi proponiamo tutti gli antipasti napoletani come le parmigiane, le melanzane a funghetti, le zucchine a scapece, con aceto e mentuccia.
Prodotti tipici?
La Costiera è famosa per formaggi e latticini vaccini. Qui dietro ci sono i monti Lattari, un nome che è tutto un programma: con il famoso fior di latte di Agerola. In Campania la mozzarella è un formaggio fresco fatto solo con il latte di bufala. E’ un prodotto dell’agro aversano o della piana di Salerno. Qui mangiamo solo fior di latte che è esclusivamente prodotto dal nostro latte vaccino. E’ un latte profumato perché le mucche pascolano delle erbe particolari… in montagna il clima è quasi appenninico.
Poi abbiamo il provolone di Sorrento, dolce e piccante, la provola e la provola affumicata, il provolone del monaco, e i diavoletti di Airola, serviti in foglia di Limone. I gamberetti di Crapolla sono presìdio Slow Food.
Poi, in tutta la Costiera, ci sono questi limoni unici, molto grossi, famosi per essere cucinati all’insalata… se ne mangia la buccia, in pratica. E servono per il famoso limoncello.
Le dolci “note” del suo menu…
Torta ricotta e pera e le famose delizie al limone, tipiche di tutta la Costiera.
Quali vini ritiene che meglio si adattino alle vostre specialità e a quali bottiglie si sente particolarmente “affezionata”?
Sicuramente i vini della Costiera, il Furore su tutti: quelli di Marisa Cuomo. Qui utilizziamo tutti vitigni autoctoni di grande tradizione, come la Falanghina, il Biancolella, il Per ’e Palummo, lo Sciascinoso e l’Aglianico. Lì si tratta di un’enologia eroica. Furore è incredibilmente arroccata su un fiordo ed è famosa per i suoi 5000 gradini. E’ incantevole: Anna Magnani recitò lì diretta dal grande Roberto Rossellini.
A quale torre allude il nome del locale?
Qui di fronte: c’è una torre saracena… ne è passata di storia qui…
Riferimenti:
Ristorante La Torre
Piazza Annunziata, 7 - 80061 Massa Lubrense (NA)
Telefono: 081-8089566
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