10 Giugno 2008

Tra cielo e mare un ponte culturale tra Svezia e Italia: Museo di Villa San Michele

di Marina Greco (Blog Anacapri. Interviste Musei)

Il Signor Peter Cottino, Sovrintendente di Villa San Michele (e Vice Console di Svezia) intervistato dalla Redazione di Comuni-Italiani.it:

Come è nato il museo?
pergolatopanbytrizzotti-x-web.jpg Il museo di Villa San Michele nacque sulla scia della donazione testamentaria che il medico e scrittore svedese Axel Munthe (1857-1949) fece nei confronti dello Stato Svedese nel 1949. Da giovane studente presso la facoltà di medicina di Uppsala in Svezia aveva fatto il suo primo viaggio in Italia per ragioni di salute ed era rimasto folgorato dalla bellezza dell’Isola di Capri. Si promise che un giorno vi ci avrebbe costruito una casa per viverci per il resto della sua vita. Dopo gli studi in Francia, a Parigi, Axel Munthe riuscì a realizzare una parte del suo sogno giovanile trasferendosi in Italia prima come medico volontario a Capri, poi aprendo uno studio medico a Roma.
Fu all’incirca in questo periodo che riuscì a coronare definitivamente il suo sogno e costruire Villa San Michele, esattamente sul luogo dove il suo giovane spirito era rimasto più colpito. Fu eretta a 327 metri dal livello del mare, sopra la Porta della Differenza tra Capri e Anacapri in cima alla Scala Fenicia di fronte allo spettacolare panorama di Capri, del Golfo di Napoli e della Penisola Sorrentina. Nel corso degli anni precedenti era intervenuto come medico volontario durante le epidemie del colera e dei terremoti di quegli anni.
A Roma era divenuto ben presto un medico di fama internazionale, richiesto dall’aristocrazia, dai diplomatici e governanti di molti paesi, tra questi in particolare dalla Principessa Ereditaria poi Regina di Svezia, Victoria di Baden, con cui strinse una forte amicizia che durò fino alla morte della stessa nel 1930. La fama portó la ricchezza e la possibilità di acquistare altre bellissime proprietà in Italia tra cui Villa Damecuta ad Anacapri che egli negli anni trenta poi donò allo Stato Italiano.loggiatovasbytrizzotti-w.jpg
Nel 1929 era stato pubblicato il suo romanzo La Storia di San Michele, divenuto in pochissimo tempo un best-seller internazionale. Nonostante la fama e la ricchezza Axel Munthe non abbandonò mai i suoi ideali giovanili. Per tutta la sua vita aiutò i poveri, i deboli e gli ammalati sia come medico che come mecenate e protesse gli animali ed in particolare gli uccelli dalla caccia da parte dell’uomo. Il vecchio medico filantropo umanista Axel Munthe non dimenticò neppure di avere gratitudine per ciò che gli aveva dato la vita ed in particolare nei confronti dell’Italia dove in conclusione ne aveva trascorso la maggior parte. Fu la consapevolezza del fatto che la storia, l’ambiente e la cultura mediterranea fosse come una benefica pozione, necessaria ad una completa esperienza delle possibilità di un’esistenza, che lo convinse a donare Villa San Michele, tramite lo Stato Svedese, a chi secondo lui necessitava di conoscere da vicino e dal vivo le origini e una parte fondamentale della propria storia. Le condizioni per la donazione poste da Axel Munthe riguardavano due aspetti: l’uso di Villa San Michele quale residenza per scrittori, giornalisti, studenti, studiosi svedesi con interesse per l’Italia e per la cultura classica e che Villa San Michele sostenesse le relazioni culturali tra Italia e Svezia. Ciò che egli dopo la sua morte non poteva conoscere era la forte preoccupazione da parte dello Stato Svedese di impegnarsi in un progetto dai costi elevatissimi ed incerti. Gli interventi del Principe Ereditario Gustavo Adolfo e del Prof. Axel Boethius dell’Istituto Svedese di Studi classici di Roma furono importanti nel convincere lo Stato Svedese ad accettare la donazione, ma l’intervento del primo Sovrintendente Josef Oliv fu determinante. La ragione per cui Villa San Michele oggi è dello Stato Svedese si deve all’intuito cultural-imprenditoriale di Josef Oliv che vide e propose nella trasformazione in museo l’unica possibilità di rendere economicamente sostenibile la sopravvivenza dell’eredità di Axel Munthe: Villa San Michele.

Qual è il patrimonio che lo caratterizza?facciatabytrizzotti-w-originale.jpg
Villa San Michele rientra certamente nella categoria delle case-museo e, immersa nel verde su un precipizio che sovrasta il lato nord dell’isola di Capri, è un brillante esempio di eclettismo naturalistico-simbolista di fine ottocento.
La stretta interazione tra architettura e natura, il rigoglioso giardino della villa, colpisce ed è forse la sua peculiaretà se si confronta con altre ville storiche coeve.
La collezione, presente nel museo di Villa San Michele, rappresenta diverse culture attraverso un ampio arco di tempo che si estende dal 1250 a.C. circa agli inizi del Novecento.
Di notevole interesse è la sfinge egizia in granito rosso e nero del periodo di Ramses II, collocata nella loggia della cappella. Una collezione minore di epoca etrusca è costituita da una sfinge in marmo, urne in diversi materiali ed una testa scolpita in terracotta. Le antichità romane comprendono, iscrizioni, mosaici, opus reticulatum, sculture e colonne.
Bifore e trifore medioevali con elementi antichi romani, come capitelli, colonne e basi, decorano facciate ed interni. Nell’atrio si trova la vera di un pozzo, originariamente del convento delle sepolte vive di Napoli; la testa di Medusa dello studio, proveniente da Roma, fu probabilmente parte della serie di sculture raffiguranti Medusa poste ad ornamento del tempio di Venere e Roma.
Nella cappella sono presenti sia reperti archeologici sia oggetti che testimoniano l’arte sacra medioevale e il rinascimento napoletano.cappelladasottobytrizzotti-w.jpg
Capolavoro rinascimentale è il letto a baldacchino in ferro battuto, proveniente dalla Sicilia, nella camera da letto. Una notevole collezione di mobili settecenteschi, provenienti, tra l’altro, dalla Toscana e dal Veneto, è presente al piano superiore del museo. Nella sala da pranzo e nella cucina sono esposti le collezioni di utensili in stagno e in rame, attestanti, rispettivamente, il Settecento svedese e il Cinquecento lombardo.
Il giardino ospita, principalmente, oggetti archeologici e antichità medioevali provenienti dall’Italia.
Il Museo possiede inoltre porcellane svedesi dell’Ottocento. Ma anche altri paesi e in particolare l’Italia sono rappresentati da oggetti che ne testimoniano la vita quotidiana dell’epoca. Parte di quanto lasciato dalla regina Vittoria, dopo la sua morte nel 1930, venne acquisito da Axel Munthe e si trova ora disposto anche negli altri ambienti della tenuta curata dalla Fondazione Axel Munthe Villa San Michele. Sono parte della collezione i documenti di Axel Munthe e alcuni dei suoi effetti personali, tra cui parte degli strumenti medici e il manoscritto del suo libro ”La Storia di San Michele”.
Nel particolare microclima del rigoglioso giardino ideato dallo stesso Axel Munthe convivono piante caratteristiche della flora mediterranea accanto a quelle di altri continenti.
Tra le rarità Kochia saxicola, pianta in via d’estinzione, che è sopravvissuta solo a Capri e Strombolicchio.

Cosa attira di più i visitatori?
sfinge-by-trizzotti-web.jpg La storia affascinante del Dott. Axel Munthe e della sua residenza, descritta nel romanzo e best-seller La Storia di San Michele, in una cornice senza uguali come quella proprio della villa stessa è certamente ragione di attrazione e per alcuni, irresistibile. La proprietà è situata sul versante nord-orientale di Anacapri, a 327 metri dal livello del mare e gode di una delle più straordinarie viste su Capri, il Golfo di Napoli, Ischia e la Penisola Sorrentina. La visione complessiva del giardino, della struttura architettonica e della collezione artistica è un’esperienza unica nel suo genere e rispecchia il gusto romantico e simbolista, tipico dello spirito di quel secolo. Della costruzione colpisce l’apertura ad accogliere il mare ed il cielo.

Qual è la valenza didattica del suo patrimonio? Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?
La valenza didattica va al di là del solo patrimonio artistico e scientifico, giacché è anche un esempio di vita e di umanità considerando i temi cari ad Axel Munthe che vanno dalla cura del prossimo e in particolare dei più deboli alla protezione degli animali. È inoltre simbolo raggiante della possibilità di tutti noi di realizzare i nostri sogni. Ogni anno vengono invitate le scuole a far visitare ai propri alunni sia il museo che il percorso naturalistico dell’oasi del Monte Barbarossa dove la Fondazione Axel Munthe Villa San Michele (Stiftelsen San Michele), responsabile della proprietà, da più di cinquant’anni ospita la Stazione Ornitologica di Capri alla cui attività i ragazzi hanno l’opportunità di partecipare.

Ci sono appuntamenti clou e rassegne prestigiose da non perdere?
La pluridecennale stagione estiva dei “Concerti al Tramonto”, gli Eventi Culturali e le visite guidate al Castello Barbarossa.

Quali sono i servizi che offrite ai visitatori?
Bookshop, visite guidate su prenotazione ed eventi speciali su richiesta.

Quale ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’ambito territoriale?loggiamercuriobytrizzotti-web.jpg
Villa San Michele ha avuto un ruolo fondamentale nella storia del Comune di Anacapri in particolare e in generale dell’Isola di Capri. Da società povera e contadina Anacapri, grazie alla presenza della Villa San Michele, è divenuta un comune florido e ricco.
Rispetto all’isola intera certamente la villa ha contribuito in maniera determinante nel far conoscerne le bellezze in tutto il mondo. In qualità di Istituto di Cultura svedese è un ponte culturale tra la Svezia e l’Italia, un punto d’incontro internazionale e in queste vesti riferimento ed esempio di esercizio culturale sull’isola.

Come immagina il museo da qui a dieci anni?
Mentre il ruolo conservativo di Villa San Michele è fuori di dubbio, perchè natura stessa di una struttura museale, lo scopo della stessa conservazione può essere o il punto di arrivo o il punto di partenza di un’attività museale. In questo caso il museo, come parte dell’Istituto di Cultura che ospita centinaia di artisti e studiosi svedesi ogni anno e che organizza un ricco programma culturale di profilo internazionale, dispone ancora di potenzialità logistiche e contenutistiche che si spera nei prossimi anni si possano sviluppare e mettere a frutto.
Con la convinzione che la conservazione della memoria debba essere solo un punto di partenza, oggi come fra dieci anni, la sfida continuerà ad essere di mantenere vivo non solo lo spirito del luogo, delle sue collezioni e della sua storia ma anche di vitalizzarne la crescita di progetti concreti contemporanei rivolti al presente, con uno sguardo al futuro, mettendo sempre più a disposizione il patrimonio materiale ed immateriale del museo e delle sue attività ad un sano sviluppo della società di cui esso è parte.

Fotografie concesse dalla Fondazione Axel Munthe, proprietà dello Stato Svedese.

Riferimenti:
Villa San Michele
Viale Axel Munthe, 34 - Anacapri
Telefono: 081-8371401; Fax: 081-8373279
Sito Web: www.villasanmichele.eu

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