22 Ottobre 2010

Sicuri come in una Fortezza

di Emanuela De Fazio (Blog Bard. Racconti di Viaggio)

La fortezza di Bard

La fortezza di Bard

Nel mese di settembre andai nella Valle d’Aosta con il mio ragazzo. Ci dedicammo al relax, alle meraviglie dei vari comuni visitati e a ciò che ognuno aveva da offrirci prima di ritornare nella nostra città. L’aria in questi luoghi è più leggera, il cielo è più aperto e più colorato, diciamo pure che la cappa di inquinamento ce la eravamo lasciati alle spalle.

Tra i vari luoghi visitati quello che mi colpì per la sua caratteristica fuori dal comune fu Bard. Un piccolo centro addossato alla montagna lungo la sponda sinistra della Dora Baltea, in una gola situata all’incirca all’innesto con la valle di Champorcher.

Arrivammo dalla strada principale, probabilmente anche l’unica che c’è, comunque, fu spettacolare. In principio riuscii a vedere solo una parte della fortificazione, che, osservata dal punto in cui mi trovavo pensavo realmente che fosse piccina, pian piano l’immagine cambiò e il forte divenne sempre più grande, sino a quando non giungemmo sotto con la nostra autovettura e l’ammirammo col naso all’insù. Lasciammo la macchina vicino al fiume che scorreva veloce mentre un ponte vecchio e in pietra lo sormontava. Poi notammo una funicolare che portava in cima al forte e poco distante una vietta in lastre di pietra che portava, con un po’ più di fatica rispetto alle comodità moderne, al forte di Bard. Ovviamente scegliemmo la passeggiata. È incredibile vedere la bellezza lasciataci in eredità dal passato che ancor oggi risplende, un forte che ci apparve come una cartolina con davanti il fiume e alle sue spalle le rocce e le montagne innevate.

Sul fiume Dora Baltea

Sul fiume Dora Baltea

Ma tornando al cammino – in salita, quasi dimenticavo – posso sottolineare che fu suggestivo! Le case, le stradine. Tutto mi faceva proiettare in un’altra epoca. Anche gli abitanti sono gentili. Incontrammo dei vecchini che ci raccontarono un po’ del luogo. Venimmo a sapere che Bard aveva una posizione strategica per il controllo delle Valli della Dora, di Ayas e di Champorcher e per tale motivo venne fortificato prima in età romana e successivamente nel VI secolo per poi essere terminato agli inizi dell’Ottocento.

Certo la prima cosa che si pensa quando si vede il forte è sicuramente il fatto certo che in antichità questo controllava chi entrava e chi usciva e arrivando in cima si può solo avere la conferma del pensiero che si aveva avuto guardandolo semplicemente dal basso.

Le vie

Le vie

Oltre alla bellezza della cittadina e della fortezza in sé, la costruzione offre anche la visita al Museo delle Alpi, che altro non è che un percorso multimediale e interattivo per scoprire le Alpi e capire maggiormente le montagne, in più vi è anche un percorso interamente dedicato ai ragazzi i quali attraverso un gioco si cimentano in una ascensione virtuale del Monte Rosa. Fu realmente carino!!

Tutta la pavimentazione era in pietra e diventava tutt’uno con le abitazioni stesse che a loro volta si collegavano tra loro con splendidi archi. Alcune abitazioni avevano la porta rossa, un tocco di colore tra le pietre, mentre le finestre ben curate con alcuni davanzali in ferro battuto si affacciavano a noi in tutto il loro splendore. L’edera e i gerani decoravano le scalinate delle case, mi sembrava di essere in un film. Era tutto notevole. Pian piano arrivammo alla fortezza e lì lo spettacolo fu altrettanto straordinario.

Ah, una notizia importante, poco tempo fa venni a sapere che a Bard in ottobre vi è la possibilità di comprare e degustare tutti i prodotti tipici nel Marchè au Fort, ossia il mercato del Forte di Bard. In questa giornata tutto il borgo è in festa e si dedica alla cucina casalinga! Da non perdere, io mi sono già segnata per l’anno prossimo!!!

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