17 Novembre 2010

L’indimenticabile lardo e molto di più

di Emanuela De Fazio (Blog Arnad. Racconti di Viaggio)

Arnad

Arnad

Arnad è un comune nella Valle d’Aosta che andai a visitare nel periodo di settembre durante una gitarella alla ricerca della bellezza, trovata poi in questi incantevoli posti della Valle.

Questa cittadina non solo è caratteristica per la sua evidente bellezza ma famosa per tanti elementi che la caratterizzano. Partimmo da casa già consapevoli di DOVER divorare quantità indefinibili di lardo, sì, perché Arnad è famosa per l’inimitabile Vallée d’Aoste Lard d’Arnard DOP, appunto il lardo e per il suo vino D.O.C. Primato che condivide con Montjovet.

Insomma, arrivammo a destinazione e cercammo subito un luogo per rifocillarci delle suddette cose, una specie di aperitivo in tarda mattinata. Ebbene è vero! Il lardo è spettacolare, servito poi con le castagne lesse immerse nel miele… uhm… se ci ripenso ho ancora l’acquolina in bocca!!

Di vino ne prendemmo uno locale, sinceramente non ricordo il nome perché lo scelse il mio ragazzo, ma fu eccezionale, ovviamente ne prendemmo giusto un bicchiere a testa ed è proprio vero che se un vino è buono non ti fa venire mal di testa né cose simili. Così passammo la prima parte della giornata, tra degustazioni e chiacchiere con i paesani.

Tra l’altro scoprimmo – sempre per restare in tema di cibo – che l’ultimo fine settimana di agosto si tiene la sagra del Vallée d’Aoste Lard d’Arnad, e ci venne descritto con una tale poesia che mi vidi costretta a segnarmelo, le parole furono “al taglio ogni fetta è bianca ma è possibile scrutare delle vene di carne e un cuore lievemente rosato”. Romantico, non vi pare?

E lo fu pure per il palato!!

Chiesa romanica

Chiesa romanica

Ma Arnad non è solo cucina, e noi non ci dedicammo solo ad essa. Prima di tutto devo dire che appena entrammo nel territorio fummo accolti da una pietra sulla quale è inciso il nome del comune e poco più avanti trovammo una chiesetta romanica a rappresentarne le introduttive bellezze. Un campanile in pietra, molto semplice e lineare con alcune casette basse al suo fianco il tutto circondato da una siepe bassa e di un forte color verde.

In generale le case sono basse, i tetti sono tipicamente in piode e il tutto è perfettamente curato e protetto dai recinti in legno. Che in realtà non vi è nulla da temere perché è talmente tranquillo che realmente vivrei anch’io in case circondate da semplici recinti bassi in legno e alcuni addirittura privi di questi, ma giusto semplici muretti bassi per delinearne la proprietà.

La parte antica è tutta in pietra, direi tipica come struttura della zona. Noi visitammo la Chiesa parrocchiale di San Martino che rappresenta nella sua struttura il significativo esempio dell’architettura sacra romanica. Passeggiamo sul ponte di Echallod, una struttura in pietra risalente all’epoca medievale. Cercammo di immaginare la gente del passato che percorreva il nostro stesso cammino e pensammo a coloro che si dirigevano ai castelli, i quali dall’alto sorvegliavano sull’intero abitato.

i colori

I colori

Scoprimmo poi che vi era la possibilità di andare al Santuario della Madonna delle Nevi, un luogo sacro nascosto tra i castagni nella valle di Machaby e la possibilità di scegliere tra un percorso a piedi, in macchina o in bicicletta per raggiungere il castello di Issogne situato nell’omonimo comune. Noi decidemmo di fermarci in Pied de Ville, una frazione del comune di Arnad, anch’esso caratteristico per il suo fascino e per la cura del luogo. I fiori colorati abbellivano ancor di più il paesaggio aggiungendo del colore al già tinteggiato luogo, mentre pascoli di mucche vagavano nei campi adiacenti.

Arnad fu per noi un luogo incantato, non solo per il suo splendido lardo conosciuto sia nel territorio che all’estero, ma per il suo idilliaco fascino.

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