Intervistiamo Antonio Somma, guida turistica di Pompei
Diventare guida turistica, una scelta ponderata o istintiva?
La scelta di esercitare questa professione nasce principalmente dal fatto di essere nato nelle vicinanze di un sito di grande attrazione turistica. La mia famiglia ha sempre avuto un esercizio commerciale adiacente al sito archeologico e fin da bambino mi hanno affascinato questi luoghi carichi di mistero, teatro della nostra storia. Con il tempo ho maturato l’aspirazione a diventare guida turistica, cercando di ricavare da questa mia passione un mestiere.
Pompei è stata quindi la sua “musa ispiratrice”?
L’amore per la mia terra mi dà tutti i giorni lo slancio per far conoscere Pompei a chi non ha ancora avuto la fortuna di vederla. Inoltre la possibilità di conoscere gente proveniente da tutto il mondo e comprendere i loro modi di vivere è un aspetto che mi piace moltissimo del mio lavoro.
Cosa offre ai turisti che si affidano a lei?
Il contatto con la gente per me è fondamentale. Cerco sempre di stabilire un certo feeling con i turisti che si rivolgono a me: voglio essere per loro un punto di riferimento, un amico durante la loro permanenza a Pompei. Li guido alla scoperta della mia città e della mia cultura, nel rispetto totale della loro.
Ci faccia un breve ritratto della sua città.
Pompei è un sito di grande valore archeologico e storico, una città sepolta dall’eruzione del Vesuvio nell’anno 79 d.c., rimasta in tale stato per secoli, e riemersa così come era al momento in cui fu colta dall’eruzione. Oggi, questo inestimabile patrimonio culturale attira turisti da tutto il mondo. Ma Pompei non è solo questo. Intorno al sito archeologico si sviluppa la città moderna: nucleo vivace e sempre pieno di gente, soprattutto in estate, durante tutto il periodo delle manifestazioni dell’Estate Pompeiana. Pompei è meta di numerosissimi pellegrinaggi al Santuario della Vergine del Rosario; qui e nei paesi limitrofi il culto mariano è molto sentito.
Esiste un periodo preciso di maggiore affluenza turistica? E a che tipologia di turisti fa riferimento?
Generalmente i picchi massimi di affluenza turistica in zona coincidono con i momenti di festa o vacanza. Durante questi periodi troviamo in percentuale maggiore turisti italiani, per lo più di ceto medio. Da alcuni anni si sta avendo un incremento della clientela d’èlite, soprattutto nei periodi meno gettonati, e una fortissima presenza di gruppi americani, spagnoli e giapponesi. Ed è proprio in questi periodi che io consiglio di visitare Pompei, soprattutto in primavera e in autunno, in quanto, considerando che si tratta di un sito prevalentemente all’aperto, il clima mite che caratterizza la zona consente di passeggiare in tranquillità, senza preoccuparsi della pioggia o dell’afa estiva.
Esiste un percorso, un itinerario che possa offrire in poche ore una panoramica completa della zona?
Per quanto riguarda l’area degli scavi archeologici, consiglierei di iniziare dalla famosa Porta Marina, per poi passare al Tempio d’Apollo. Interessante è anche la Basilica, un tempo sede del tribunale e degli edifici pubblici, e da li poi proseguire fino al Foro, che nel centro ha ancora i resti di un pulpito, mostrando gli edifici che lo circondano come il Tempio di Giove, i Mercati e l’angolo politico della Curia. Assolutamente da vedere i depositi di grano, che oggi sono utilizzati per l’ esposizione di reperti archeologici, e dove troviamo i famosi calchi di gesso dei corpi umani. Conviene poi proseguire per le Terme del Foro, la Casa del poeta tragico sul cui pavimento d’ingresso è ancora visibile un mosaico con la scritta “Cave Canem” (attenti al cane), e la Casa del Fauno, la più grande dell’antica Pompei. Proporrei poi di passare per l’antica Panetteria e il famoso Lupanare (case di tolleranza). Da li si continua per la Via dell’Abbondanza, cioè il decumano principale, la zona popolare di una volta con le antiche botteghe, dove sono ancora ben visibili le scritte e le anfore con la merce in vendita. Si arriva infine alla zona dei teatri (piccolo e grande) per terminare con la Palestra dei Gladiatori, dove un tempo venivano organizzati truci spettacoli.
Come si rapportano i turisti alla sua terra? Cosa li attrae o incuriosisce maggiormente?
I turisti si mostrano interessati e curiosi durante tutto il percorso all’interno della città, ma sono particolarmente attratti dai famosi calchi di gesso dei corpi umani e da tutta l’area a tema erotico. Restano affascinati ed estasiati davanti agli affreschi ben conservati di alcune case pompeiane.
Ci racconti un episodio particolare relativo ad una sua giornata in compagnia dei turisti
Durante un giro attraverso gli scavi, davanti ad alcuni calchi di gesso di corpi umani, cercavo di spiegare ed evidenziare la tragedia di molte famiglie pompeiane soffocate durante l’eruzione; ad un tratto mi accorsi che una parte del gruppo, alcuni anziani americani, piangeva immedesimandosi nella tragedia.
Riferimenti:
Antonio Somma - Tony Guide Pompei
Indirizzo email: tonyguide@pompeitour.com
(Foto 1 di KingCrimson in pubblico dominio. Foto 2 di cavorite e foto 3 di fachxx00 in licenza Creative Commons)
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