Riqualificazione dell’esistente, una politica per dotare la città di vere aree verdi attrezzate, regolamentazione del traffico che permetta di utilizzare i mezzi pubblici, queste le proposte di Antonio Nicastro per una Potenza migliore.
Per Alessandro c’è una nuova costituzione melfitana da affiancare a quella storica federiciana. Un liber augustalis di sapori e pantagrueliche libagioni, fra Vulture e laghi di Monticchio, che probabilmente sedusse anche il generale francese Lautrec, distraendolo fatalmente: e lo Spirito Santo fece il resto…
Il Sindaco descrive raggiante una Potenza città dell’Europa, orgogliosa delle proprie radici e della propria storia, attraversata in ogni settore da significativi fermenti di partecipazione attiva alla crescita del territorio. Alla base di tutto c’è un orgoglio secolare che passa attraverso le sue chiese e monumenti simbolo quali Palazzo Loffredo ed il Teatro Stabile. Nel futuro si profila nuova stagione di rigenerazione economica e sociale, un destino che lega, in un processo di maggiore coesione, il capoluogo lucano con tutti gli altri comuni della regione.