Manzoni non è tutto per Lecco, è indubbio però che siano le sue pagine ad aver eternato questi luoghi. Il nume tutelare del romanzo italiano ha ispirato Paola Sandionigi e la sua letteratura per i più piccoli, risucchiati in un mondo di incantesimi e sentimenti. La sua città, che profuma ancora di passato, riserva atmosfere sospese, come quelle che si respirano verso il lungolario.
Per Lecco non c’è descrizione più conosciuta di quella che ne fa Manzoni nella prima parte dei suoi “Promessi Sposi”. Ma qui ognuno può costruirsi parte della sua storia oppure… ritrovarla. Incastonata dentro una cornice naturale inimitabile, la città lariana accoglie chiunque con la sicurezza di non lasciarci indifferenti.
Tra le varie anse del fiume Adda, nei verdi boschi del Parco Adda Nord si cela il piccolo paese di Imbersago, conosciuto nella zona brianzola per due motivi. Il primo è la presenza del Santuario della Madonna del Bosco, meta di pellegrinaggio e posto in cima a una lunghissima scalinata. Il secondo è il traghetto che collega la sponda lecchese del fiume a quella bergamasca, un’opera ingegneristica di tutto rispetto progettata da Leonardo Da Vinci in persona.
Montevecchia è un piccolo paesino in provincia di Lecco, posto su un piccolo rilievo montuoso, il primo venendo da Milano, dalla cui sommità è possibile scrutare l’intera pianura Padana. La favorevole posizione ne ha favorito il turismo sia grazie al parco naturale circostante il paese, che alla fama enogastronomica dei suoi prodotti tipici.
Una comunità ristretta di 37 abitanti, quella guidata dal Sindaco, per lo più giovani, che per amore della loro terra, sono disposti a vivere una quotidianità fatta di sacrifici e di rinunce. Un territorio che in estate si ripopola dei tanti morteronesi che vivono nei comuni limitrofi e dei turisti amanti della montagna. A ciò si aggiunge il dinamismo culturale dei suoi abitanti, riuniti nell’Associazione “Amici di Morterone”.