Blog Provincia di Como

La spiccata verve satirica dello scrittore Roberto Morpurgo ci presenta il borgo comasco di Bulgarograsso. Tra l’insolita presenza di una circonvallazione e l’assenza di chiassose discoteche, la vita dei 3.000 abitanti è scandita - forse con troppa veemenza - dallo scampanio assordante di un antico campanile…

Partendo da Monza e prendendo la tangenziale dei Laghi, si arriva a Bellagio, in Provincia di Como. Questo paesino, alquanto turistico, risulta affascinante viverlo in primavera, con gli alberi in fiore, le strade gremite di gente, il sole che si riflette sul lago e con la splendida cornice delle Alpi che ne osservano la dinamicità.

Andrea Mazzoleni, giornalista e sociologo, due volte candidato alla Camera dei Deputati ci parla di Como. Un punto di vista da uomo di scienza, una visione nitida che fornisce una descrizione asciutta della città del lago, dalla quale però sanno emergere delicati ricordi dei periodi di vita qui trascorsi.

Il lago di Como è sì imperdibile in primavera, nel massimo del suo splendore con la fioritura dei giardini, ma anche in autunno è magico e romantico. Le parole di Daniela Rampoldi ci trasportano in una delle cittadine più interessanti della Lombardia, che si può “aprire” come un scatola cinese, alla scoperta delle sue Ville e del suo patrimonio artistico. E del suo Lago, naturalmente! Senza dimenticare le curiosità sugli ospiti illustri.

Nel luogo ove sorgeva un ex allevamento di cavalli, oggi sorge il Museo dei Cavalli Giocattolo con cinquecentosessanta cavalli giocattolo, provenienti da tutto il mondo! Il museo illustra come ogni giocattolo ha una sua storia, un patrimonio di emozioni e affetto. Venite a conoscere l’evoluzione di un giocattolo, il più amato dai bambini di tutti i tempi… perché, come diceva un famoso intellettuale: “Se amato, e amato per sempre, il cavallo di legno diventa un cavallo vero e rimane vero per sempre”.

Un ancestrale “senso di comunità” permea quello spaccato di Brianza che il Sindaco chiama Grande Erba. La sua città è cuore e motore di uno sterminato hinterland, così come la famiglia è la cellula fondante della crescita del comune. La miopia del circo mediatico non discerne il bianco dal nero, disconoscendo quell’anima solidale che da qui non ha mai trasmigrato. Disorientati da un passato opaco, gli erbesi cercano oggi il loro centro di gravità permanente.

Cosa intendeva Pellegrino Artusi quando parlava della scienza in cucina? Chiedetelo all’executive chef del Villa Serbelloni Ettore Bocchia. Singolare figura di esteta e scienziato, vi stupirà con il gelato all’azoto liquido, il menù molecolare e la cottura con tecniche scientifiche di fisica applicata. Effetti speciali? No. Rispetto per la materia prima. Una prova? La sua cucina vi regalerà le sensazioni dei piatti dell’infanzia.

C’è un sentiero che sale in alto, fra le montagne, verso il lago del Segrino e termina con un arco romano. Lì c’è un ex convento. Un tempio profano del gusto dove, oltre le “categorie”, quello che conta è l’amore per la buona tavola. Ne parliamo con Stefano: e scopriremo che ancora c’è chi lavora il granoturco “fatina” con le macina in pietra…