2010
Gen 30
Ballerine formose, marescialli impettiti, gufi colorati e mostri spaventosi. Prima creati da abili mani che lavorano la terracotta, dipinti e poi suonati, o meglio… fischiati! Sono, infatti, ocarine a due note, chiamate Cuchi in tutto l’Altopiano di Asiago perché ricordano il canto del cuculo. A Cesuna di Roana i coniugi Valente, da sempre appassionati di questi piccoli oggetti, ne hanno raccolto migliaia di esemplari in giro per il mondo. La loro casa è così diventata il Museo dei Cuchi, un luogo che è anche un punto di riferimento per artigiani e artisti stranieri che creano i fischietti.