10 Giugno 2008

Voce dal “golfo” sfuggita

di Marcello Di Sarno (Blog Ischia. Interviste Giornalisti)

Il direttore de “Il Golfo” Domenico Di Meglio intervistato per Comuni-Italiani.it

Chi o cosa ha fatto scattare in lei quella “passione civile” che si riverbera nel suo modo di fare giornalismo?
La passione per la “carta stampata” mi è nata da ragazzino quando andavo a recuperare “Il Domenico Di MeglioGiorno” per mio nonno pescatore da un suo amico albergatore. Poi, alle scuole elementari facendo il giornale murale. La “passione civile” è cresciuta con l’impegno politico. Con gli anni, l’impegno politico è scemato e la passione civile è trascimata in rabbia feroce.

Che ruolo ha avuto Ischia nel suo percorso professionale?
Tutto. Mi sono formato sui giornali locali, dal ciclostile alla stampa offset (che ho importato ad Ischia), dai settimanali al quotidiano, sempre senza padroni o padrini…ma avendo soltanto come riferimento gli interessi sociali, economici e umani dei concittadini, specie quelli meno fortunati, e il Paese.

Che riflesso ha sulla quotidianità dell’isola l’emergenza rifiuti di Napoli e provincia?
Devastante! A differenza di località dell’hinterland napoletano, dove l’emergenza rifiuti può avere un impatto estetico, sanitario e di ordine pubblico, a Ischia, località dall’economia turistica sviluppata, matura, coinvolge anche l’aspetto economico ed occupazionale, perché le immagini di Napoli hanno allarmato e dirottato altrove i turisti, provocando una crisi turistica di vaste dimensioni. Il dramma è che i politici ischitani, gli imprenditori e la cosiddetta “società civile” fanno poco o nulla per porvi rimedi esaustivi.

Tra tecnologia digitale e giornalismo partecipativo, come sarà il domani della sua professione?
Il Golfo - che non usa le agenzie di stampa - ha aperto le sue pagine alla collaborazione partecipativa dei lettori, fin dalla sua apparizione in edicola 19 anni fa. I Lettori, con le loro segnalazioni contribuiscono in maniera rilevante alla confezione del giornale. Nei primi 5 minuti da un incidente stradale o altro accadimento di una certa importanza, la redazione riceve dalle cinque alle dieci telefonate di segnalazioni e spesso i nostri cronisti raggiungono il posto prima delle forze dell’ordine.
La tecnologia digitale ci facilita il lavoro e potrà aumentare il numero dei giornali e la diffusione delle idee.

Lo scoop o la notizia legata a Ischia la cui pubblicazione ricorda con grande orgoglio.
Le pubblicazioni di cui sono veramente orgoglioso sono legate a iniziative di solidarietà con i lettori per persone veramente bisognevoli di aiuto per sostenere complesse operazioni chirurgiche in Italia ed all’estero.
La risposta dei lettori ai miei appelli è sempre stata corale e generosa e ha consentito di risolvere le problematiche.

Un titolo e trenta righe per raccontare cosa va e cosa non va della sua città?
“Sei comuni in uno per ridare slancio all’isola d’Ischia”
Nell’isola d’Ischia, 60 mila abitanti circa per 46 chilometri quadrati, esistono sei comuni che rendono impossibili necessarie politiche unitarie. Un’anomalia che provoca danni indicibili (un esempio per tutti: le strisce blu hanno sei tariffe e regolamenti differenti, così come la raccolta differenziata dei rifiuti ecc.) e che può essere superata solo con l’unificazione dei sei comuni in uno solo. Vasti ambienti della società civile isolana sono schierati per il Comune Unico, ma da anni la Regione di Bassolino non indice il referendum nonostante sia richiesto da una proposta di legge bipartisan.
La contraddizione amministrativa si ripercuote anche sui servizi. Per gestire i rifiuti solidi urbani, ciascun comune si è dotato di un’azienda mista moltiplicando per sei i costi di gestione ed i disservizi. Solo il consiglio di amministrazione della società monnezzara di Forio costa 400.000 euro l’anno, mentre ancora oggi le strade di questo comune sono coperte da spazzatura non raccolta. A causa di questa impostazione, la Tarsu ha raggiunto livelli insopportabili per le famiglie e le imprese turistiche, che rischiano di essere messe fuori mercato.
Per sollecitare un servizio unitario e razionale ed una economicizzazione del servizio, il Comitato Civico promosso dal quotidiano “Il Golfo” ha lanciato una petizione per chiedere ai sindaci dei Comuni dell’isola di unificare in una sola società le loro (sei!) società impegnate nella raccolta e nello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, ed invitare il dr. Giudo Bertolaso, Sottosegretario alla emergenza rifiuti in Campania, e il Prefetto di Napoli ad attivare tutte le loro risorse istituzionali e politiche per il raggiungimento dell’obiettivo per garantire un’isola pulita per un turismo ritrovato.

Per quale aspetto si contraddistingue l’attività del suo giornale?
Il Golfo, oltre alla cronaca nera, giudiziaria che si segue con un cronista in tribunale di Napoli, politica, turistica e di costume, presta molta attenzione al dibattito su tutti gli aspetti della comunità ed approfondisce, con inserti settimanali, i problemi di scuola, lavoro, cultura, salute, donna. Pubblica un inserto in lingua tedesca, organizza un torneo di calcio amatoriale ed un concorso estivo di bellezza e moda.

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1 commento a “Voce dal “golfo” sfuggita”

  1. Marcello Di Sarno scrive:

    Ciao Direttore,
    nel cielo di Ischia, insieme a quelle dei gabbiani riecheggeranno per sempre i tuoi sussurri e le tue grida.

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