Un’isola dal profilo allungato e dall’altezza vistosa che sembra quasi un prolungamento della terraferma. Di solito ha una specie di cappello, una nuvoletta che le dona un aspetto ancor più singolare… È Tavolara, di fronte al centro di Olbia, di cui fa parte. Tavolara è anche il regno più piccolo del mondo, anche se non ha mai ricevuto alcun riconoscimento ufficiale da parte dello Stato italiano.
Un luogo incantevole dove alla presenza di rocce granitiche dalle forme surreali e dai colori tenui si unisce l’intensità cromatica di un mare cristallino. Un posto che accoglie ogni tipo di persona. Valle della Luna, e le altre valli che la circondano, sono quasi dei templi nei quali l’anima è nutrita dalle sensazioni che con incredibile generosità la natura regala.
Brucia in piazza re Giorgio, o Ghjolghju Puntogliu, ed è la fine del Carnevale… L’enorme maschera di cartapesta, che ha prima sfilato per le vie della cittadina di granito, viene processata per le sua malefatte, quindi condannata e data alle fiamme. Il re rappresenta qualsiasi forma di potere, è un capro espiatorio. È anche il personaggio centrale del Carnevale di Tempio Pausania, centro della Gallura che ha conservato e amplificato lo spirito irriverente della festa, aggiungendo dagli anni cinquanta i carri allegorici di cartapesta.
Sardegna: gossip, bella vita, spiagge di sabbia finissima e mare cristallino; terra arida e generosa allo stesso tempo, una natura selvaggia e impenetrabile fino a qualche anno fa, ma dove la mano dell’uomo si sta facendo spazio poco a poco in modo subdolo ed invadente, a braccetto con il potere e la politica. San Teodoro è un centro turistico nevralgico di quest’area, perché decisamente alla portata dei comuni mortali rispetto alle lussuosissime Porto Rotondo e Porto Cervo, che da qui si raggiungono in pochi chilometri.
Nel “parago” dove i Lestrigoni si pascevano con lauti pranzi carnei, Alessandro Malu, chef e patron del ristorante da Franco di Palau, è un mentore del mare. Testimone della “nascita” di Palau, quando i traghetti non erano così frequenti… scopriamo le meraviglie di Capo d’Orso e di una gastronomia di eccellenza.
Arzachena non è solo turismo di lusso, estivo. Il suo territorio è ricco di testimonianze archeologiche uniche, tra massi di granito rosa modellati dal maestrale, rada macchia mediterranea e stagni dove nidificano centinaia di specie di uccelli. All’area Monti di Mola, oggi conosciuta come Costa Smeralda, alle sue origine agropastorali, il cantautore genovese Fabrizio De André ha dedicato una canzone.
Colui che sacrificò tutto se stesso per dar vita a una nazione, scelse come ultima dimora una piccola isoletta abitata da pastori e capre. Caprera, perla selvaggia nel comune de La Maddalena, è da allora nel novero dei santuari della patria, luogo di memoria e di riflessione per visitatori e governanti. Verso questo suggestivo pezzo di Sardegna, un venerdì di tanti anni fa, il Mondo intero tese l’orecchio trattenendo il respiro.
Felice punto di contatto di lingue e culture, storicamente ospitale verso l’altro e il diverso, Olbia lo è di nome e di fatto. Parola di Sindaco. Mercanti di ieri e imprenditori di oggi uniti dalla volontà di farne una moderna polis. Il work in progress che la interessa, nel segno della risorsa mare e del welfare state, punta a ribadire la sua centralità economica e istituzionale rispetto all’hinterland gallurese.
Sentirsi parte di un’unica e affiatata famiglia è, per il Sindaco, vivere nella sua città. Appellandosi allo spirito pioneristico dei teresini, si può fare di questa piccola isoletta una cerniera commerciale tra la Sardegna, la Corsica e le regioni che affacciano sul Mediterraneo. Ad maiora, forti della lungimiranza di uomini abituati a battersi con coraggio e intelligenza.