2009
Feb 20
Scrivere di Frosinone per Camillo Savone è un po’ come mettersi davanti al suo amato piano. Tasti bianchi e tasti neri. Le “note di nera”, poi, non hanno mai smesso di suonare nel “teatro” frusinate anzi, fra traditori e fantocci, si sono fatte ancora più “avvelenate”. Tra degenerazioni sociali e “laureifici” si fa sempre più dura la lotta per andare oltre i racconti sommari. Un ballo ad occhi chiusi può riportare indietro qualcosa che si è perduto tanto tempo fa.