Non molti conoscono questa piccola porzione di territorio marchigiano dove i paesaggi sono incantevoli, la natura rigogliosa e le tradizioni rappresentano una peculiarità da preservare con passione. Partiamo dunque alla scoperta di Cagli, una delle meraviglie del Montefeltro.
L’importanza di essere onesti, pur non chiamandosi Ernesto, è tutta lì. Riconoscere la differenza fra un Simposio ed un fast food, la stagionalità e le fragole a dicembre. Lo scopriamo in compagnia di Lucio Pompili - del Symposium Quattro Stagioni di Serrungarina - a spasso nella valle del Metauro, a “cacciar fuori la gente dalle fabbriche”, nel nome di un sincero ritorno alle origini.
Una passeggiata lungo le strade di Fano, millenaria e nobile città della Provincia di Pesaro e Urbino, alla scoperta delle radici romane e medioevali. Passando anche tra le festose e colorate maschere del famoso carnevale della città, evento turistico di punta di tutto la regione Marche.
Dai materiali alle forme più svariate, c’è chi a questi oggetti associa presenze usuali, che hanno suggerito un nomignolo confidenziale col quale identificarle: le Nuvole. Nasce così un marchio che racchiude trent’anni di esperienza nella lavorazione delle pipe.
Quella che duemila e oltre secoli fa era conosciuta come città della fortuna, oggi alla prova dei numeri è residenza elettiva per migliaia di italiani. Fano nelle parole del Sindaco si propone come modello universale di comune sentire rispetto alle cose concrete, una sorta di umanesimo fanese più forte degli steccati del pensiero. Basta compiere le scelte giuste per procedere a vele spiegate verso un orizzonte sterminato.
Interviste Terme
Le Pitinum Thermae, i privilegi patrizi diventati risorsa per il territorio
di Paola Perna
Poco distante dal mare, immerse nella storica regione appenninica del Montefeltro, le sorgenti Certaldo e Apsa alimentano il centro termale “Pitinum” che costituisce oggi un autorevole punto di riferimento per la cura e la prevenzione di moltissime patologie: una fonte di benessere che affonda le sue radici in epoca romana.
Acque sorgive captate e sapientemente utilizzate in una struttura, le Terme di Raffaello, che ha saputo coniugare alle risorse naturali e paesaggistiche quelle di un turismo votato alla ricerca del benessere fisico e mentale. Dalle inalazioni alla fangoterapia, passando per i bagni e i massaggi, tante le proposte dedicate alla salute, al benessere e alla bellezza.
C’è molto della civiltà contadina del passato nella Pesaro descritta dal Sindaco. Una città che tiene fede, in ogni sua voce, a quella “media dimensione” consegnatale dalla storia recente, fatta di ex operai divenuti businessmen di successo. Come in un trionfo d’archi di rossiniana memoria, l’agone dello sport, il rombo delle moto e la placidezza del mare riecheggiano nella sua “coscienza democratica”, preziosa eredità di chi ha saputo “trarre molto dal poco”.
Bang! Una cucina scoppiettante! Quella del Ristorante da Maria di Mondavio, dove ha sede la famosa Rocca Roveresca, capolavoro di Francesco di Giorgio Martini, nella quale l’artista riplasmò l’architettura militare rinascimentale in funzione della polvere da sparo, allora scoperta. Ci spostiamo sulle colline di Cavallara ed incontriamo il patron Gabriele con il quale parliamo dell’insostituibile ruolo gastronomico giocato da oche, faraone, anatre e cinghiali.
Lao Tzu diceva “Ho solo tre cose da insegnare: semplicità, pazienza, passione. Questi sono i più grandi tesori”. Questi sono gli ingredienti della cucina di Maria da Fano, custode di un mondo antico di pescatori e portulott che resiste all’omologazione della modernità. Scopriremo la moretta, incontreremo Maria Teresa d’Austria e scoveremo i resti della mitica Basilica di Vitruvio.
Il ristorante è un luogo di protezione ed irradiazione di cultura gastronomica, proprio come lo furono le canoniche nel Medioevo. Andrea è un “amanuense” del gusto: ama il Montefeltro, con i suoi delicati paesaggi eternati da Piero della Francesca, ed è devoto alla capacità letteraria di un vino di descrivere un paesaggio dell’anima come nient’altro potrebbe mai: in vigna veritas.
Divina Commedia alla mano, il Sindaco è più che mai convinta che la sua città sia il luogo ideale per ambientare una storia d’amore. Al fascino immortale della rocca medievale, tra le meglio conservate in Italia, e quello incontaminato della circostante campagna si unisce il fermento civico e culturale di una collettività che ha le carte in regola per aspirare al titolo di “capitale del medioevo”.