Blog Provincia di Terni

Regione Umbria

Comune per comune, da Terni a Polino, alla scoperta della provincia, con articoli e interviste.

Elenco Comuni: Orvieto (2), Terni (2), Acquasparta (1), Alviano (1), Amelia (1), Baschi (1), Ferentillo (1), Lugnano in Teverina (1), Monteleone d'Orvieto (1), Narni (1) - Lista Alfabetica

San Gemini, uno dei borghi medioevali più affascinanti d’Italia, famoso per le terme e l’acqua minerale, una volta all’anno diventa teatro di una spettacolare disfida tra le due contrade storiche del paese. Se non siete per la Rocca o per la Piazza non importa: per qualche ora lo diventerete! Volete saperne di più? Chiedete al maniscalco lì, all’angolo della piazza principale…

Rosa è il colore della prima grande emozione che Valentina Marchetti ha provato nel vedere pubblicata la sua firma. Rosa è il colore della timidezza che ha messo via via da parte nel suo lungo peregrinare dai campetti di calcio in periferia a palcoscenici sportivi più prestigiosi. Terni è il teatro ideale per chi come lei ama coniugare il verbo sportivo in tutte le sue declinazioni, ma anche una triste stazione dove, spesso, i treni sfrecciano via. Nella storia della sua città è entrata dando voce a chi lotta per un diritto primario.

Immersa nel verde delle colline umbre, ad Amelia si respira un’atmosfera rievocativa. Il centro storico del borgo è ancora oggi circondato da imponenti mura poligonali che risalgono al VII – IV secolo a.C., un percorso segnalato guida il visitatore in questa passeggiata storica. Da non perdere le specialità della cucina amerina, semplice e rustica in cui la selvaggina diventa ingrediente fondamentale.

Una splendida giornata di primavera iniziata esplorando le suggestive Cascate delle Marmore con i loro tortuosi sentieri e i loro fantastici paesaggi e conclusa egregiamente visitando l’accogliente centro cittadino di Terni - la città degli innamorati - con le sue chiese e i suoi vicoli ben curati.

“..ché n’te scorda chi c’è nato”. Così recita l’ultimo verso di una nota poesia dialettale dedicata ad Alviano. Chi è nato all’ombra dell’inossidabile “Rocca” non dimentica la sua storia, la sua parlata gelosamente custodita, la fame degli “anni ‘20″. Più di ogni altra cosa non dimentica il “folle” girovagare di una bizzarra vecchiarella che canta per chi non è più e di più per chi è costretto a sperare, ogni giorno, di essere domani.

Dalla polvere dei secoli che ricopre la parte più antica di Baschi si innalzano due figure dalla forza narrativa straordinaria: l’uno è un valoroso comandante che perse la vita per la causa ghibellina e l’altro è il più grande signore rinascimentale che la città ebbe l’occasione di vedere. Due uomini inscindibilmente legati all’identità del paese.

L’amore per il proprio territorio, Rotecastello di San Venanzo, prende forma attraverso l’elaborazione accurata di sassolini e ghiaia di fiume. Elementi che assemblati donano alla natura, attraverso le colorazioni del marmo e l’estro creativo dell’artigiano, una suggestiva calda variante.

La seconda domenica di maggio coloro che hanno voglia di partecipare ad una delle feste in costume più belle che ci offre l’Umbria si rechino a Narni, dove i cavalieri di tre contrade si destreggiano in una sfida di velocità ed abilità per vincere l’agognato anello d’argento.

Monteleone d’Orvieto si fa fatica a rintracciarlo anche nelle guide turistiche. Spesso parzialmente oscurato dalla più blasonata Orvieto, in quest’angolo estremo della Val di Chiana la vita è ancora tranquilla e in sintonia con la natura. Non vi dimenticherete di un borgo così, specialmente dei suoi abitanti. La cosa che forse rimane impressa è il dialetto, tendente ad una vera e propria lingua, dotata di una propria grammatica.

Non a tutti è noto l’enorme patrimonio storico che si nasconde sotto il centro storico di Orvieto. Complice di questo lavoro millenario è sicuramente la natura del terreno sottostante la città umbra. Con un’altezza variabile tra i 25 e i 60 metri sopra il livello della media, si erge una sorta di mini-altipiano in materiale tufaceo, totalmente percorso da cavità e cunicoli. È la Rupe di Orvieto.

Ferentillo è un piccolo comune posto nel mezzo della Valnerina. Il passaggio del Nera ha forgiato la sua identità, e perfino la sua urbe, perfettamente divisa a metà dal fiume. Giungendo qua si possono praticare molti sport estremi. Le tracce della storia sono tangibile nei luoghi di culto e perfino guardando le impressionanti mummie, perfettamente conservate in un museo.

Ha di che vantarsi il Sindaco della propria città, profilandola come piccolo ma mirabile esempio di “melting pot”. Un destino di grandi orizzonti segnato dalle speculazioni scientifiche che ancora riecheggiano tra le mura di Palazzo Cesi. Un’area congressi, un centro benessere, un parco per i bambini… per dirla con Federico Cesi :“Cura le cose più piccole se vuoi ottenere quelle più grandi”.

Gastronauta, rimembri ancora quel tempo della tua vita quando c’era tempo? Alla ricerca del tempo perduto in compagnia del Duca di Orvieto a cercar, all’alba, in pieno agosto, il sambuco odoroso. Perché la cucina è poesia… scopriremo la mostarda di zucca e peperoni e il Palio dell’oca…

Un cammino all’insegna dell’indipendenza e della sobrietà quello, secondo il Sindaco, perseguito dai suoi concittadini dalle origini ad oggi. Diversamente dai comuni limitrofi, qui signori e feudatari non hanno trovato terreno fertile. Inalterata l’impronta medievale del territorio dove natura e ritmi confermano che l’uomo ha ancora il suo valore.

Elenco Comuni: Acquasparta (1), Allerona, Alviano (1), Amelia (1), Arrone, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi (1), Calvi dell'Umbria, Castel Giorgio, Castel Viscardo, Fabro, Ferentillo (1), Ficulle, Giove, Guardea, Lugnano in Teverina (1), Montecastrilli, Montecchio, Montefranco, Montegabbione, Monteleone d'Orvieto (1), Narni (1), Orvieto (2), Otricoli, Parrano, Penna in Teverina, Polino, Porano, San Gemini (1), San Venanzo (1), Stroncone, Terni (2)