5 Agosto 2011 alle 10:06

Salerno descritta da gianniB

Mappa Salerno

Importante snodo viario, Salerno mostra tutta la sua bellezza dal castello Arechi fino alla piana del Sele. Porta della Costa d’Amalfi, Salerno è una città in continua trasformazione, numerosi progetti come la stazione marittima o il porto d’Arechi sono in fase di ultimazione. La movida serale è ritrovo di tutti i giovani della provincia. Le luci d’artista e tanti eventi ne fanno meta turistica.

gianniB (1623) su Campania > Salerno > Salerno (16)

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3 commenti a “Salerno descritta da gianniB”

  1. gianniB (DescEditor) scrive:

    Le origini di Salerno sono ataviche, tra le più recenti quelle dovute a greci ed etruschi. Proprio gli etruschi ci hanno lasciato una necropoli a Fratte, interessante da visitare essendo uno dei capisaldi di tale popolo più a sud d’Italia. Peccato che parte della necropoli si trova sotto abitazioni realizzate negli anni 70 o precedenti. Il sito si trova dove probabilmente sfociava il fiume Irno nella confluenza col torrente Sant’Elia ed è visitabile tutti i giorni. Tali corsi d’acqua portando detriti a seguito di alluvioni hanno riempito la foce e hanno creato un terrapieno su cui sorge buona parte della città del 1900. La parte storica invece ha un insediamento che parte dal mare verso il castello ed ha un andamento degradante. Il lungomare realizzato nel XIX secolo è il vanto della città, tra i più belli d’Italia per le sue aiuole con filari di palme da dattero oggi paga l’aggressione del punteruolo rosso, micidiale coleottero che arrivato dall’Africa con carichi di legname, non ha trovato antagonisti e si è sviluppato enormemente distruggendo gran parte dei filari di palma. Si stà provvedendo a sostituirle con quelle americane, alte e dal tronco duro, non aggredite dal micidiale insetto. resta comunque uno splendido lungomare dove i lavori nella parte iniziale stanno dando vita alla piazza più grande d’Italia che sarà anche punto di approdo per le navi da crociera. Salerno stà cambiando trasformandosi in una città moderna, turistica e vivibile ben lontana dai problemi del capoluogo di regione, qui risolti con una raccolta differenziata dei rifiuti che ha raggiunto i primi posti in Italia per quantità e qualità del servizio. Tutti coloro che sono stati miei ospiti e che non conoscevano la mia città sono rimasti colpiti per la storia, per la bellezza e la qualità di vita.

  2. gianniB (DescEditor) scrive:

    Salerno è stata anche Capitale d’Italia e sede del governo Badoglio, da quando il 9 settembre 1943 la Quinta Armata americana sbarcò sul litorale salernitano e fino al mese di agosto 1944, quando ristabilita la tranquillità il governo tornò a Roma. Ma i festeggiamenti nel 150° anniversario dello Stato Italiano hanno un po dimenticato questo particolare, tant’è che noi salernitani ci siamo sentiti esclusi ed emarginati quando il Presidente della Repubblica ha dato inizio ai festeggiamenti con i Sindaci delle altre tre città Capitali, una dimenticanza? Una voluta indifferenza per via della drammatica conclusione della 2^ guerra mondiale? La storia è storia e Salerno, seppur per pochi mesi, è stata capitale d’Italia. Nei libri di storia vi è scritto tutto, il bene e il male,… la storia non giudica gli eventi, li narra. Allora perchè tali comportamenti? Per quanto ci riguarda abbiamo dato spazio in città ai festeggiamenti e in provincia con particolari manifestazioni, non dimenticandoci dei moti Cilentani, di Carlo Pisacane, le battaglie e i caduti della nostra provincia, sangue versato perchè oggi noi fossimo liberi, questo la storia non lo cancella… i nostri ricordi di italiani…forse sì!

  3. gianniB (DescEditor) scrive:

    L’operazione Avalanche (Valanga) con lo sbarco alleato permise la nascita del nuovo Stato democratico e rese Salerno capitale d’Italia e sede del governo Badoglio. Era l’11 settembre 1943 e il colonnello americanoThomas Aloysius Lane fu nominato governatore della città. Oggi di quei tragici giorni resta il Cimitero Militare di Montecorvino Pugliano alla memoria dei soldati britannici, caduti durante lo sbarco. Resta anche l’aeroporto realizzato in quei giorni e le casematte di difesa contraerea, oggi abbandonate tra i rovi. Quell’aeroporto si è trasformato, non più aerei militari, è diventato il “Salerno Costa d’Amalfi” ma di aerei purtroppo se ne vedono ben pochi.

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