I comuni descritti da chi li vive giorno per giorno o comunque ha avuto modo di conoscerli in viaggio, per lavoro, per turismo. Un modo per condividere le proprie esperienze e conoscere nuovi luoghi interessanti.
A Porte Grandi, accanto alla Chiusa del canale del Sile, si prende un battello che ti porta lentamente per la Laguna, tra canneti, uccelli ed altri volatili che lì nidificano, incontrando peschiere e casoni ….. uno scenario particolare, sovente avvolto da nebbiolina, sì che Venezia all’orizzonte la si intravvede avvolta in un’aria quasi di mistero.
Valli del Pasubio in provincia di Vicenza, un piccolo comune tra i monti, sulla strada statale 46 del Pasubio, creato dalla unione delle antiche Valli dei Signori (sulla destra del torrente Leogra) e della Valle dei Conti (sulla sinistra orografica), conta c.ca 3500 abitanti.
Il nome Pasubio deriverebbe da un ipotizzato “passubulus”, cioè “piccolo passo”.
La cittadina di Tonino Guerra, famoso sceneggiatore che ha collaborato con Fellini. Molto bello il Santuario di santa Maria dell’Oliva, interessante una visita al Museo dell’Informatica. Da non perdere il festival dell’arte di strada, una manifestazione con acrobati, giocolieri
Alle pendici del Conero la deliziosa Numana, la parte antica è ricca di piccole stradine, case in pietra, caratteristica la fontanea a 5 bocche, l’arco medioevale, antica torre. Bellissima la spiaggia con il mare cristallino che l’accarezza. Ottima la cucina di pesce
Una vasta spiaggia lambita dalle acque dell’Adriatico. Una bella passeggiata sul lungomare ricco di palme e di siepi ben curate. Una visita al faro, al molo sud, con le sculture tra le quali il monumento al gabbiano Jonhathan Livingstone. Una piacevole scoperta in particolare in primavera.
Tra Gaeta e Sperlonga il piccolo centro abitato di Itri. Il borgo medioevale, adagiato alle pendice del monte sant’Angelo, è dominato dal maestoso castello. Stretti vicoli, scalinate, case in pietra caratterizzano il borgo. Interessante una visita alla chiesetta di San Michele Arcangelo.
Imponenti pareti rocciose lambite da un mare turchese e limpido, insenature e grotte affascinanti, abitazioni colorate abbarbicate sui declivi dell’isola, la naturale genuinità degli abitanti e della loro cucina tipica rendono quest’isola una meta imperdibile.
Una passeggiata per via Garibaldi lascerà piacevolmente stupiti, la stradina è affiancata da case in pietra che lasciano intravedere caratteristici cortili. Attraversando un arco di pietra e seguendo per una stradina di ciottoli si raggiunge la sommità collinare dove è possibile vedere i resti di un castello trecentesco. Interessante una visita alla parrocchiale di San Bernardo, risalente al 300.
Si chiama Villa Taranto, ma famosi e straordinari sono i suoi giardini, con fioriture incredibili di piante ed arbusti; ma la varietà di colorazioni degli aceri, secondo me, è veramente unica: dai gialli ai verdi, ai rosa, rossastri fino ai marroni. Camelie, gardenie, azalee, rododendri esplodono in maggio mentre gli alberi di mimose sono i primi a fiorire.