Archivio di Ottobre 2011

Mappa Medolla
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Medolla descritta da Mirco

Il nome pare derivare dal latino Medulla che indicava una capanna di paglia, le prime abitazioni del territorio che era paludoso. In centro sulla grande Piazza Garibaldi si affacciano il Municipio con davanti la fontana monumentale dedicata ai caduti e il Teatro Facchini.
Da vedere l’Oasi Naturalistica di San Matteo che ospita le cicogne. La prima domenica di luglio la millenaria fiera di Bruino.

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Mappa Bastiglia
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Bastiglia descritta da Mirco

Nella zona di produzione del lambrusco di Sorbara doc. Il toponimo deriva da “Bastia” ad indicare l’antica presenza di una fortificazione in loco. Fu prima feudo dei conti Cesi, poi dei Visconti e infine passò agli Estensi. La parte storica si è sviluppata lungo il canale Naviglio, quella moderna lungo la statale 12. da vedere il Museo della Civiltà Contadina e il Santuario di San Clemente.

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Mappa Amaroni
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Amaroni descritta da gianniB

Era l’antica città greca di Karkinos, identificata con Majurizzoni cioè “Maju” sambuco e “Rizuni” grossa radice ed era il borgo originario sorto su insediamenti antichi, di cui sarcofagi rinvenuti, ad opera di profughi scampati alle invasioni saracene e da monaci basiliani. Questo borgo oggi è a 1 km dal paese. Il toponimo attuale deriverebbe dal nome di due famiglie contendenti: Amari e Moroni.

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Mappa Marcellinara
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Marcellinara descritta da gianniB

Si trova sulla sella dell’istmo calabrese, da qui è possibile vedere l’alba sullo Jonio e il tramonto sul Tirreno. Importante sito fu abitato nell’antichità, fu romana e fu possedimento feudale dei Ruffo e poi dei Sanseverino. Si presume essere il luogo dell’incontro di Ulisse con Nausicaa presso le vasche dette stricaturi (lavatoi) dove si sono sempre recate le donne del paese per lavare i panni.

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Mappa Pentone
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Pentone descritta da gianniB

Dista da Catanzaro circa 12 km a 708 metri sul l.d.m. Pentone in greco significa: cinque asini ma forse deriva da Penticone cioè 5 icone o non da meno dal greco Panta-Oinos cioè tutto vigne. I monaci basiliani portarono la devozione a S. Nicola di Bari che è il protettore di Pentone e che realizzarono l’attuale chiesa a lui dedicata nonchè si preoccuparono di rimboschire il territorio franoso.

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Mappa Gasperina
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Gasperina descritta da gianniB

Posta in collina sullo Jonio, ha una vista stupenda sul golfo di Squillace e verso sud si Punta Stilo.Nasce dal rifugiarsi di popolazioni in collina a seguito delle invasioni saracene. Con i normanni fu fondato l’eremo di Santo Stefano del Bosco di cui era proprietà il casale di “Gasparrina”. Subì gravi danni nel terremoto del 1783.Visitare il santuario della Madonna Dei Termini con la sua storia

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Mappa Sant'Agata di Esaro
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Sant’Agata di Esaro descritta da gianniB

Sorge su una rupe, a picco sul fiume Esaro a 461 metri s.l.m. circondata da catene montuose; fondata nel periodo bizantino (VI-XI sec.) passò sotto i normanni di Roberto il Guiscardo, feudo del Monastero del Sagittario di Chiaromonte deve il toponimo alla Santa Catanese portata dagli eremiti e monaci bizantini sfuggiti ai saraceni. Da visitare il vecchio Convento di S. Francesco.

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Mappa Stalett
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Stalettì descritta da gianniB

Situato sul golfo di Squillace è sede dell’importante sito archeologico di Santa Maria del mare con ilVivario fondato da Cassiodoro e il convento di San Gregorio Taumaturgo dell’XI secolo. La città vive oltre che del turismo archeologico anche di quello balneare con le famose spiagge di Caminia e Copanello. Tradizionale la fiera durante la celebrazione patronale di San Gregorio il 17 novembre.

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Mappa Laino Borgo
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Laino Borgo descritta da gianniB

Fu importante città che batteva propria moneta, fiorente per il commercio si integrò con l’espansione della Magna Grecia. Sconfitti dai Lucani ebbero sempre contro i romani di cui erano ostili. Il borgo crebbe con l’arrivo dei bizantini che innalzarono cultura e istruzione e importanti chiese come S.Teodoro e S. Maria la Greca dove furono seppelliti i Sanseverino (importante il loro castello).

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Mappa San Sosti
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San Sosti descritta da gianniB

La sua posizione di controllo sulla valle ha fatto sì che questo sito fosse abitato già dal XI-X sec. a.C. come i reperti bronzei hanno permesso di stabilire. Da qui proviene l’ascia votiva di S.Sosti esposta al British Museum. Dai resti del Castello della Rocca e negli scavi archeologici provengono ceramiche micenee ed enotrie, reperti anche dell’età del ferro sono stati riportati alla luce.

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