Entrando nel cortile del Monastero della Certosa si rimane colpiti ed abbagliati dal candore dei marmi di Carrara e Candoglia che rivestono la facciata della chiesa, con decorazioni scultoree di incomparabile bellezza, proprio come Gian Galeazzo Visconti avrebbe voluto. L’interno, con le tre navate ricche di pregevoli dipinti e affreschi non è da meno.
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