9 Settembre 2011 alle 17:02

Aquilonia descritta da gianniB

Mappa Aquilonia

Sono legato a questo paese che conosco molto bene. Si chiamava Carbonara, ma non vi è carbone c’è invece una roccia nera impregnata di petrolio che bruciava come carbone. Oggi è un paese ricostruito dopo il terremoto del 23 luglio 1930. Del castello è rimasto qualche rudere, la chiesa crollata, alcune casolari e muri di palazzi. Tutto il borgo è un museo a cielo aperto stupendo da visitare.

gianniB (1623) su Campania > Avellino > Aquilonia (1)

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3 commenti a “Aquilonia descritta da gianniB”

  1. gianniB (DescEditor) scrive:

    Nel Parco vi è il Museo delle Città Itineranti realizzato nel primo casolare (probaile fosse una locanda) dove oltre ai reperti si assiste alla visione della storia del paese con particolare riferimento al terremoto del 1930 e alla visita del Re e della Regina accorsi per dare aiuto alle popolazioni colpite. Il Museo è collegato con la locale Associazione per la Gestione del Museo Etnografico “Beniamino Tartaglia” dove sono stati raccolti numerosissimi utensili della civiltà contadina e disposti in un insieme omogeneo creando gli ambienti del ceramista o del contadino o del barbiere o del locandiere con un percorso sequenziale di grande fascino corroborato da fotografie, manifesti, scritte in dialetto e in italiano. Ogni anno nel piccolo paese posto su una sperduta collina arrivano pullman di scolari da tutt’Italia per visitare l’importante Museo. Tutti gli oggetti sono stati donati e l’elenco dei donatori è posto su una parete del Museo.
    Tutto il paese è legato al Parco archeologico ed al Museo etnografico ed è gentile ed accogliente con tutti visitatori specialmente durante la festa estiva patronale, vi sono disponibili hotel e agriturismi dove vi posso garantire si mangia benissimo specialmente i piatti locali.

  2. gianniB (DescEditor) scrive:

    Ringrazio il mio amico Vito Coppola, membro responsabile dell’Associazione che cura i Musei, devo a lui il conoscere così bene questo posto e che ha utilizzato gratuitamente le mie foto per i depliant di Aquilonia e del Parco Archeologico dandomi questo onore. E devo a lui aver scoperto tutti i posti vicini degni di interesse come la celebre Abbazia di san Vito di età altomedievale. Nei pressi dell’Abbazia troneggia una quercia plurisecolare detta “quercia di S.Vito che è uno dei cento alberi più vecchi della Regione Campania con un diametro di circa 10 mt e alla cui ombra sono cresciuti tutti i bambini di Aquilonia.

  3. gianniB (DescEditor) scrive:

    In una delle mie visite mi sono portato a 3km dal centro abitato scendendo dal Parco Archeologico verso Monteverde, vi è il lago artificiale Aquilaverde nato dopo la realizzazione dalla diga S.Pietro, si chiama Aquilaverde perchè è un acronimo dei tre comuni interessati dal lago: Aquilonia, Lacedonia e Monteverde. Importanti la flora e la fauna tipicamente acquatica nonché una ricca varietà di pesci d’acqua dolce: trote, persici, cavedani, arborelle, anguille, vi sono state realizzate aree per pic-nic e punti di osservazione degli uccelli acquatici. D’estate diventa la spiaggia dei residenti che sono ben lontani dal mare.

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