I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Il paese è ricco di testimonianze storiche come il Castello degli Orsini della famosa famiglia romana; come la Villa di Orazio donata da Mecenate al celebre autore latino Quinto Orazio e risalente al 33 a.C.- e come la rinomata Fonte Bandusia nei pressi della villa che si ritiene essere quella di Orazio citata nelle sue Odi. Patrono San Rocco festeggiato il 16 agosto.
Nell’Alta Valle dell’Aniene ebbe origine più in basso intorno alla chiesa di S.Stefano e a seguito delle incursioni barbariche la comunità si spostò sulla cima del Colle Lungo dove vi era Casale S.Stefano. Fortificato il casale divenne Rocca S.Stefano possedimento dell’abbazia di Subiaco.Vi sono i resti dell’antica Rocca, visitare la chiesa di S. Stefano patrono con affreschi scuola del Perugino.
Tutti conoscono questo piccolo borgo per due motivi fondamentali: vi si passa sotto in una galleria con l’autostrada verso Firenze e perchè vi è sepolto Aldo Moro, lo statista ucciso dal terrorismo. Interessante il Palazzo Savelli del 1200 oggi rinomato ristorante-albergo, da visitare anche la Chiesa di San Tommaso Apostolo patrono festeggiato il 21/12 dove sono conservate tele del Pinturicchio.
Vi sono stato varie volte per lavoro e ho potuto visitare questo paese posto su uno sperone roccioso sulla valle del Tevere. Proprietà del romano Gaio Bruzio Presente diede origine nel medioevo a Castellum Britti e poi al Mons Brittorum da cui il toponimo attuale. Da visitare la chiesa patronale S.Nicola di Bari con fiera del bestiane 10 maggio, il castello Orsini e la necropoli di Montelibretti.
Forse dalla dea Cinzia oppure da fundus Gentiani cioè dal terreno di proprietà della famiglia romana Gentia trae il nome. Situata sulle sponde del lago di Nemi è ricca di chiese come la Collegiata della Santissima Trinità, palazzi e ville come Palazzo Sforza Cesarini. Museo delle Navi Romane da visitare come l’Orto Botanico, la domenica dopo il Corpus Domini troverete la tradizionale infiorata.
Rocca di Cave è un comune della provincia di Roma. Tra i più piccoli comuni di Italia per residenti effettivi, annovera oltre ad alcuni punti di interesse panoramico e geologico i resti del Castello Colonna adibito a Museo geopaleontologico con un osservatorio astronomico. Mi è capitato di visitare il borgo stupendo per via di un parente che qui è comandante della Stazione dei Carabinieri.
Ex frazione di Marino è città dal 2004, era area di campagna dei romani, deve il suo nome a Giovanni Giustino Ciampini scenziato e archeologo del 1600. Nel 1916 si comincia a costruire una base per aeromobili che diventerà l’aeroporto odierno. Da visitare la villa di Quinto Voconio Pollione, Festa Patronale del Sacro Cuore di Gesù, il venerdì della terza settimana dopo Pentecoste.
Da Castrum Novum, ovvero Castelnuovo, tutta la sua storia gira intorno alle vicende di possedimento del castello dai Colonna ai Borgia e tanti altri. Posto su una collina tufacea si è sviluppato a scendere intorno alla rocca con un borgo molto ben conservato con mura, torri, portali e simboli araldici. Santo patrono: sant’Antonino festeggiato la prima domenica di settembre.
Fiano da Fundus Fianus o Flavianus o Flaganus probabile toponimo, divenne nel medioevo “Castellum” Flaianum. Al borgo si accede attraverso delle porte e le mura e torri sono pareti di abitazioni che le hanno inglobate. Il paese è conosciuto per il vino bianco omonimo e per il formaggio. A Fiano Romano è stata ricostruita l’abbazia del film “Il nome della rosa” tratto dall’omonimo romanzo di Eco.
Su un’altura a nord-est dei Colli Albani, spicca il duomo di S.Gregorio Magno e palazzo Borghese. E’ conosciuto per l’Osservatorio Astronomico, ha un ricco parco archeologico di ville romane tra cui Villa Mondragone, l’antica città di Tusculum, l’Eremo Tuscolano di Camaldoli. Nel mese di aprile si realizza la Mostra Intercontinentale delle Orchidee, patrono Sant’Antonino Martire il 2 settembre.
