Blog Molise

Alla scoperta dei comuni molisani con articoli e interviste a
Sindaci, Artigiani, Giornalisti, Guide Turistiche, Associazioni, etc.
La Regione Molise direttamente dalla voce dei protagonisti.

Elenco Province: Campobasso (14), Isernia (21)

L’Alto Volturno è una delle aree di maggior fascino del Molise e Filignano lo rappresenta pienamente. Disseminato lungo tre valli ai piedi del monte Marrone, questo borgo di poco più di seicento anime racchiude un prezioso patrimonio di natura, storia e spiritualità.

Non solo la natura ma anche l’uomo ha partecipato alla creazione di questo angolo di paradiso che custodisce tesori di una bellezza unica. Il lago di San Vincenzo è posto in una valle in cui la natura manifesta tutta la sua benevola influenza con un paesaggio veramente paradisiaco. L’Abbazia di San Vincenzo, custode di una storia antica, è attualmente rifugio di un piccolo gruppo di suore che riesce a vivere in perfetta armonia con il paesaggio circostante, rispettando i tempi della nantura. Una meta lontana dai classici itinerari turistici ma, forse proprio per questo, estremamente affascinante.

Un tuffo in un recente passato, un paese in cui le tradizioni sono ancora vive. Il Museo della Civiltà Contadina una testimonianza tangibile della volontà di recuperare e conservare la memoria. La Sagra del Tartufo un paradiso dei sensi, odori, sapori e suoni indimenticabili. Una passeggiata lungo il tratturo o all’Eremo di Sant’Amico, un pretesto per tornare.

Su di un lembo di terra che per secoli è appartenuto alla Campania oggi sorge il piccolo centro di Sesto Campano: quasi adagiato tra le colline assolate ai piedi degli Appennini, è luogo di passaggio e di distensive soste brevi per chi procede in direzione dell’Abruzzo. Attenzione a chi viaggia con il piede fisso sull’acceleratore…

Mostre di arte medioevale e moderna, esposizione di reperti risalenti al periodo italico, romanico e gotico, attività teatrali, pubblicazioni, viaggi e momenti di aggregazione sociale accompagnano i soci dell’associazione Pro Loco di Sant’Angelo in Grotte che, da circa un trentennio operano per promuovere un territorio dalle caratteristiche varie e con numerose ed importanti testimonianze.

In un piccolo paese ricco di tradizioni e dove la natura ancora regala una delle sue forme più splendide, il patrimonio immateriale diventa simbolo di eccellenza dell’intera regione e fulcro intorno a cui far ruotare le attività dei poco più di mille abitanti. L’associazione “Per Roccamandolfi” accoglie tutti colori che vogliono impegnarsi per la salvaguardia e la promozione del territorio, con lo sguardo rivolto alle tradizioni folkloristiche che animano la cultura cittadina.

La storia di Castel San Vincenzo è in gran parte anche la storia del suo monastero benedettino. I longobardi, i romani e i saraceni hanno calpestato con le suole delle loro scarpe le strade della città della cittadella monasteriale, che è stata capace di crescere fino a diventare la più importante del centro sud. Tra i fasti del passato e la sua riscoperta, vi presentiamo le peripezie di un verde angolo di Molise.

C’è un piccolo paesino in provincia di Campobasso con caratteristiche geografiche e storiche del tutto particolari. Posto ad una quota basso-collinare, in cima ad un grande poggio, termina direttamente sul Mare Adriatico. Il suo nome è Montenero di Bisaccia, noto ai più per essere il paese di Antonio di Pietro. Ecco cos’altro riserva, tra sorprese tradizionali e culinarie.

Quasi nascosto tra l’estremo nord del Molise e il Parco Nazionale d’Abruzzo, Montenero Val Cocchiara è un grazioso centro di poche anime, completamente immerso in una natura rigogliosa e selvaggia, che all’uomo ha concesso davvero poco. Dove non arriva l’uomo, si sa, è la natura che dà spettacolo, come in questo scampolo di Molise, attraverso l’area denominata Pantano, dove ogni anno si tiene il famoso Rodeo Pentro: durante l’esibizione equestre vengono domati i puledri selvaggi, e si gareggia con i cavalli bradi cavalcati senza sella, come vuole l’antica tradizione dei popoli pentri, una delle tribù sannitiche più antiche.

Nell’alto Molise riecheggiano ancora nella memoria degli abitanti i colpi sulla nuda pietra dei maestri scalpellini. Edoardo Lalli appartiene alla nuova generazione che ha saputo coniugare la tradizione con la tensione moderna, nella creazione di oggettistica, bassorilievi ed elementi d’arredo. E stavolta l’amministrazione pubblica non resta a guardare.

Come il prode cantalupese Rainaldo di Borrello partì per le crociate, la famiglia Del Riccio, dal 1890, ha intrapreso la sua singolare crociata a favore del gusto molisano. Parliamo di diplomazia, diritto internazionale e gastaldi bulgari in compagnia di Mena Sisto, dell’Antica Trattoria del Riccio di Cantalupo nel Sannio. E capiremo perché fra il diritto romano e il maccherone molisano, Mena e il marito hanno scelto quest’ultimo.

Campobasso una città a misura d’uomo, dove la vita scorre serena, tra le mura del borgo antico e le vie dello shopping del centro. Nel cuore del Molise venite a scoprire l’aria pulita e il profumo dei dolcetti al mosto.

Un paese che sembra sorreggere la sua chiesa, la quale a sua volta pare volersi nascondere nella montagna. Un luogo suggestivo, fatto di grotte e storie antiche, di vita nuova e passata, che ogni anno rinnovano le più remote tradizioni.

Lì dove tutto in apparenza sembra essere preda del tedio e della disaffezione, un nobile sentimento sopravvive ai secoli, al boom economico e alla miseria. Salcito è per il Sindaco il luogo ideale per i forti moti dell’animo, lirica “sorgente” di giovani innamoramenti che sposano per sempre questa terra. Manca davvero tutto, tranne una sola, granitica, speranza.

Molise: Castelnuovo è un paesino di montagna, comune di Rocchetta a Volturno. Le strade di Castelnuovo sono silenziose, immerse nei panorami incontaminati e protetti che fanno parte del Parco Nazionale d’Abruzzo. Se nel silenzio si prova ad ascoltare la voce degli abitanti, vengono fuori vecchie storie, racconti di vite leggendarie, aneddoti dettagliati e quasi favolistici, il più delle volte riferiti sempre allo stesso uomo, Monsieur Charles Moulin. Francese, pittore di talento, eremita tra i monti molisani, solitario artista vissuto tra decotti e lunghe chiacchierate con gli orsi.

“Dietro ogni oggetto c’è un mondo fatto di persone”, affermano i fratelli Marinelli, maestri dell’arte campanaria in Italia. Il museo delle campane, intitolato a Papa Giovanni Paolo II, custodisce tutto il fascino e la peculiarità dei “mass-media del passato”! La campana non nasce “sul campanile”, ma nasconde mille significati, storie, arte e tradizione.

“Sine pecunia non cantantur missae” dicevano i nostri antenati, ma a Spinete pur con limitate risorse si riesce a fare qualche piccolo miracolo. Quello più grande è iniziato anni addietro, ma oggi sta dando i suoi frutti migliori, con tanto di lode. In una comunità che mangia pane e lavoro l’unico otium consentito è quello, di ciceroniana dignità, dello studio certosino. Con quali risultati? Basta tendere l’orecchio agli echi d’oltreoceano.

Scapoli è un piccolo comune molisano a ridosso delle Mainarde; tradizione estiva di questo comune è la Festa della Zampogna, richiamo per artisti nazionali e internazionali che dedicano a questa festa tre serate di musica popolare. Regina dell’occasione, ovviamente è la zampogna, fabbricata artigianalmente in un piccolo laboratorio a cui Scapoli deve fama internazionale. Nonostante le danze siano già sufficienti a passare una bella serata, non si può rinunciare a una passeggiata tra i vicoli che portano al Palazzo dei Marchesi Battiloro e al Cammino di Ronda, che offre una visuale suggestiva sul paese e sui paesaggi confinanti. Concluso il belvedere, un pezzo di storia rivelato su un’iscrizione antistante il palazzo: il Generale Utili e il Corpo di Liberazione Italiano.

Tra ciò che inquieta paesi vicini e lontani e Guardiaregia c’è un profondo precipizio, parola di Sindaco. Ai piedi del maestoso Mutria la natura fa grande mostra dei suoi luoghi più sublimi, tra antri irraggiungibili e selvaggi canyon, ma anche del suo volto più terrificante e distruttivo. Quando non si sa più qual è l’inizio della strada, proseguire costa grandi sacrifici e privazioni. Il domani è incerto, inutile guardare dietro l’angolo.

Non lesina suggestioni pittoriche il Sindaco per ritrarre la sua Mafalda, scelta di qualità e sicurezza per giovani e lavoratori. Le storie che si ascoltano da queste parti narrano di un amore per il prossimo che può nascere soltanto dalla fatica, dalla povertà e dal dolore. Il salto dalla cultura contadina all’avanguardia scientifica potrebbe essere più breve di quel che sembra, se c’è qualcuno che ci crede.