Cetara è un incanto. Silenziosa e poetica d’inverno, chiassosa e colorata d’estate quando si affolla di quei pochi fortunati che riescono ad accaparrarsi un lembo della piccola spiaggia o uno scoglio ai piedi della Torre Normanna. Famosa per le alici e i limoni, sconsiglio di andarci in macchina, meglio in autobus o addirittura in bici da Salerno. Imperdibil i fuochi della festa di San Pietro.
2 commenti a “Cetara descritta da Luciano Salvati”
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Cetara non è solo mare ma anche montagna e campagna. In primavera l’area è pervasa di profumi di zagare e ginestre. Dai mille sentieri che portano al monte Avvocata si aprono su scensri unici e mozzafiato. Il mare diventa solo un sipario sull’infinito.
Giusto