I muri del castello furono testimoni, nella notte del 24 luglio 1406 del massacro di Carlo Cavalcabò, dei suoi fratelli e dei 70 componenti il seguito. Furono uccisi nel sonno, dopo una notte di libagioni, dai sicari del crudele Cabrino Fondulo. Ancora oggi gli abitanti del paese raccontano che nelle notti di luna piena si possono sentire i lamenti delle anime gemebonde delle vittime.
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