Scilla descritta da salvatore pirrera
Terrazzo sullo stretto con tramonti da incanto e un mare cristallino,da vedere il castello e le chiese.
da non perdere una granita al limone a Favazzina
Descrizioni personali di Scilla: le esperienze di chi l'ha visitata come turista o che la vive giorno per giorno, punti di vista diversi per conoscere meglio Scilla (Calabria, Provincia di Reggio Calabria).
Terrazzo sullo stretto con tramonti da incanto e un mare cristallino,da vedere il castello e le chiese.
da non perdere una granita al limone a Favazzina
Un gioiellino che il mondo ci invidia. Scilla, con il borgo di Chianalea, sicuramente daranno molte soddisfazioni a chi gira con la fotocamera in mano.
Il castello, la roccia, la spiaggia e il borgo dei pescatori sono davvero quanto di meglio le nostre coste possano offrire, il tutto con una visuale sulla Sicilia davvero mozzafiato.
Bellissima cittadina che sorge sulla Costa Viola. Comune con poco più di 5000 abitanti.Si sviluppa su un promontorio che si affaccia direttamente sullo Stretto di Messina.Scilla è una figura della mitologia greca, era un mostro marino che insieme a Cariddi, terrorizzava chiunque attraversasse lo Stretto di Messina. Meta di tantissimi turisti durante la stagione estiva.
Scilla è considerata la perla della costa viola è sede del castello Ruffo dove vengono effettuate mostre e convegni, la sua spiaggia è frequentata sia dagli abitanti del luogo ma anche da turisti e dai paesi vicini, la caratteristica di Scilla è la posizone posta su un piccolo promontorio e la parte vecchia della”Chianalea” con le sue caratteristiche abitazioni che si affacciano sul mare.
Carinissima località turistica situata all’imbocco dello Stretto di Messina.
Ha un grazioso porticciolo e si mangia dell’ottimo pesce spada.
I naviganti temevano il mare tra Scilla e Cariddi e noi le conosciamo per questo.. Ma dietro lo sperone roccioso su cui è posta Scilla si trova CHIANALEA,delizioso borgo di pescatori , con le case sull’acqua cristallina invitante a fermarsi, anche solo per una sosta nelle sue trattorie, profumate di pesce fritto, che proprio ci fanno modificare l’idea terrificante che avevamo del luogo.