I comuni italiani descritti da emanuelea: Palazzolo Acreide, Canicattini Bagni, Villarosa, Grammichele, Comiso, Niscemi, Ispica, etc..
Vi posso chiarire che c’è un soprannome in merito agli abitanti che vengono chiamati anche ” àsari”, cioè asini. Questo soprannome nasce a causa di una leggenda la quale i cagnesi un giorno, vedendo che cresceva dell’erba sul campanile del paese, pensarono di far salire in cima ad esso, attraverso una carrucola, un asino legato con una corda, affinché mangiasse l’erba, però l’asino morì strozzato
Caratteristico ed affascinante il ponte romanico che congiunge le due sponde del corso d’acqua. Si trova in zona una profonda e pittoresca gola naturale situata allo sbocco delle valli di Tuf e di Nosè che unendosi i torrenti formano un’unica massa d’acqua fragorosa che precipita tra le rocce, diventando una bella cascata.
Il Casinò, un maestoso complesso architettonico in stile liberty. Molto bello all’interno con decorazioni, mosaici, molto belle le balaustre e le porte. Il Gran Hotel è anch’esso un colosso di sette piani dello stesso stile. Interessante anche il Tempio della Vittoria. Da segnalare la ciclovia Valle Brembana, quasi tutta in pianura che arriva fino a piazza Brembana.
” Erbe del Casaro ” una festa dedicata alle erbe spontanee e ai formaggi tipici della Valle Brembana . Le erbe spontanee ” Erbolandia” e gli ottimi formaggi di produzione locale ” Formaggilandia”. E possibile raccogliere erbe e visitarte piccole aziende e realtà locali dove si scoprono i segreti della cucina con erbe e formaggi, gustare i prodotti locali.
Cascina c Corte, Struttura agricola tipica della Pianura Padana Lombarda o corte colonica. Trattasi di una grossa fattoria di decine di ettari la Cascina Pietà. La cascina si presentava con due portali d’ingresso. La casa del massaro o fattore è la costruzione più alta di tutto il complesso. Nelle vicinanze del mulino nasce la roggia Monterona.
Interessante da vedere la Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo. E’ un edificio importante perchè venne voluto e realizzato dalla popolazione pregnanese del periodo 1905 -1990. Sulla volta è rappresentata la ” gloria “, la vita e il martirio dei santi patroni Pietro e Paolo. Si trovano anche due affreschi che rappresentano l’ultima cena e la Crocifissione.
Castellazzo, una delle sette frazioni. Un modesto abitato che un tempo era una casa padronale agricola oppure una villa signorile di campagna, attualmente nelle vicinanze il moderno quartiere periferico popolare di via Capuana. Altra frazione , Biringhello , piccolo villaggio, con molto verde.Altra grande frazione Terrazzano vicino allo svincolo A4-A50.
Si chiama Pero dal toponimo medioevale Cassina del Pero, un cascinale agricolo che produceva frutta in particolare pere. Lo stemma del Comune presenta il fiume Olona con a destra in alto un albero di pero sradicato e fruttato d’oro con in basso a sinistra un cerchio rosso che rappresenta due frazioni. In alto una corona ed in basso due rami di quercia ed alloro, annodati con un nastro tricolore.
Interessante il corpo Musicale Alessandro Volta, corpo bandistico che accompagna varie manifestazioni religiose e civili. Sul pèosto si trova anche una scuola Allievi, per novizi e principianti musicanti di ogni età. Opera sia nel territorio che fuori Comune. Il Patrono è San Vincenzo, San Anastasio che viene festeggiato il 7 Aprile di ogni anno.
Comune all’interno del Parco delle Groane. Nata come città industriale ma basata anche sull’agricoltura. Il suo territorio è a base argillosa però ricca di ferro. Caratterizzata da tre litozone. Ghiaiosa-sabbiosa, -Sabbiosa -Argillosa; - Argillosa. Gli strati sabbiosi affiorano rispetto al piano di campagna. Scorrono i torrenti Garbogera, Pudiga, Nirone e Guisa.
