I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Deriva da Monasteraki che in greco vuol dire piccolo monastero per via di un monastero bizantino. Questo è il mio paese d’origine paterna, vi trascorro spesso le mie vacanze nella frazione marina nei pressi della colonia magno-greca di Kaulon. Il borgo è arroccato all’interno con la classica forma conica medievale, la marina è sulla statale 106. Ricordo il profumo del mare, dei fichi, dei capperi.
Nasce il 27 gennaio 1878 dall’unione dei due antichi comuni di Pedavoli e Paracorio. Dopo la distruzione di Delia una città colonia di Delo sulla costa jonica meridionale ad opera dei saraceni, le popolazioni si insediarono all’interno fondando Paracorio cioè “Paese di là dalle montagne” in greco e un altro paese chiamato Dapidalbon poi diventato Pedavoli, la loro unione fece generare Delianuova.
Fu fondata da Monsignor Dalmazio D’Andrea vescovo di Reggio-Bova nel 1870 che comprò una striscia di terra costiera in mezzo alla campagna disabitata, la divise in piccoli appezzamenti e la diede ai contadini scesi dalle montagne. Vi si trovano resti di insediamenti ebraici, romani e bizantini.Rinomata stazione balneare durante la prima settimana di agosto si festeggia la Madonna del Mare patrona.
E’ situato sulla costa del territorio della Locride nota come costa dei gelsomini, deve il suo nome al colore dei calanchi che si trovano intorno al paese. Il vecchio borgo del X sec. è stato abbandonato dopo il sisma del 1783. La festa patronale in onore della Madonna di Pugliano dura per tutti i primi quindici giorni di agosto. Tipici il pregiato vino Greco di Bianco e il passito di Bianco doc.
Sorse verso la seconda metà del XVI secolo col nome di Prati, feudo nobiliare degli Spinelli, si trova nell’Aspromonte. Fu vittima di una inondazione nel 1951 e nel 1970 le famiglie nobili furono costrette ad abbandonare il paese consegnandolo alle famiglie della ‘ndrangheta tutt’ora presenti. Omicidi di sindaci hanno costretto il commissariamento del comune e una lenta ripresa sociale.
Posto sul versante ionico alle falde del massiccio dell’Aspromonte, il piccolo paese è di interesse culturale per la presenza della casa natale di Corrado Alvaro ma questo non ha fatto sì che San Luca sia considerato il cuore della potente ‘ndrangheta calabrese. Il paese è noto per la Faida di San Luca che coinvolge due ‘Ndrine (famiglie malavitose) rivali, il termine deriva da “malandrine”.
Deriva dal greco “melìkokkos” che significa ‘bagolaro’ pianta spontanea anche chiamata “spaccasassi”. L’economia gira intorno alla produzione dell’olio di oliva e degli agrumi. Santo patrono è san Nicola di Bari festeggiato il 6 dicembre. Prodotti artigianali come la nduja melicucchese e la soppressata poi le olive, i peperoncini piccanti, le sardine e le verdure in giardiniera tra le tipicità.
Kontofyria che significa “vicino al forte” l’influenza greca è già qui visibile dal toponimo. Al vertice del rilievo ed isolato su tutto il borgo c’è il Castello Amendolea a cui il toponimo si riferisce. Nel centro da visitare la Chiesa di S. Domenico mentre a Gallicianò la Chiesa S. Giovanni Battista, la zona marina è frequentata per la sua spiaggia sabbiosa. Patrono san Domenico festa 4 agosto.
Deriverebbe dal greco “vovonghes” che significa “luogo del baco da seta” per via della produzione di bozzoli. Sono rimasto incantato dai 114 metri della Cascata del Marmarico che ha ottenuto il riconoscimento di “MERAVIGLIA ITALIANA”. Ma lo Stilaro (torrente proveniente da Stilo) più volte ha alluvionato il mio paese di Monasterace.Visitare il Monastero Ortodosso di San Giovanni Theristis.
Fu fondata da profughi scampati alle incursioni del X secolo e si chiamò Fiumara dei Mori alludendo ai saraceni o Fiumara delle Mura per via delle fortificazioni. Questo paese mi ricorda Mino Reitano che ebbi modo di conoscere a casa di mio zio in Calabria. Reitano nacque in questo paese il 7/12/1944 ma fortunatamente il suo talento musicale riuscì a portarlo lontano, dedicò una canzone a Fiumara.
