Descrizioni personali di Carbonia: le esperienze di chi l'ha visitata come turista o che la vive giorno per giorno, punti di vista diversi per conoscere meglio Carbonia (Sardegna, Provincia di Carbonia-Iglesias).
Carbonia, città del carbone, è stata inauguta da Mussolini nel 1938. La piazza più rappresentativa è la Piazza Roma, ottimo esempio di archittetura fascista-razionalista è stata restaurata nel 2005 ed è stata collocata un’opera di Giò Pomodoro.Nel 2007 uno studio di 5 Università europee, ha inserito la piazza tre le 60 più vivibili in Europa e fra le prime 12 in Italia.
Carbonia si trova in provincia di Carbonia Iglesias uno dei centri più abitati del Sulcis.
Paese con le sue miniere di carbone, con l’avanzare della seconda guerra mondiale il ritmo produttivo rallentava, ebbe una ripresa alla caduta del fascismo per poi finire negli anni successivi.
Da visitare il museo archeologico di Villa Sulcis aperto nel 1988 e l’insediamento di Monte Sirai.
Sorse su una landa desolata alla fine degli anni 30 del secolo scorso nei pressi di un importante giacimento di carbone. Città dinamica rivolta all’industria e al terziario. Sul suo territorio esistono evidenti segni del paleolitico, nuragico, fenicio-punico e romano. Da visitare il Museo Archeologico, il Museo del Carbone, il complesso fenicio-punico di Monte Sirai, la necropoli di Cannas.
centro del Sulcis nato intorno al 1930 per i minatori delle miniere di carbone volute e sfruttate dal regime fascista in epoca autarchica per le necessità energetiche del tempo. Anche se è una delle città italiane più giovani, è ricca di testimonianze preistoriche e storiche di epoche diverse fino al medioevo ed oltre. Oggi fa provincia insieme a Iglesias.
E’ capoluogo con Iglesias della provincia di Carbonia-Iglesias nel sud-ovest della Sardegna, nata nel decennio del 1930 dall’insediamento dei minatori impiegati per estrarre il carbone, da cui trae il toponimo e costruita a ridosso della miniera di Serbariu,precedente comune del 1800.Da visitare le necropoli a domus de janas di “Cannas di Sotto” e il Parco archeologico nuragico-fenicio-punico.
