7 Settembre 2011 alle 16:06

Grassano descritta da gianniB

Mappa Grassano

In epoca angioina è indicato come castellum Crassanum uno degli esempi più importanti di insediamento urbano edificato dall’Ordine di Malta in Basilicata. Carlo Levi, politico, giornalista, scrittore e pittore italiano, causa la sua attività antifascista fu arrestato e condannato a 3 anni di confino in Lucania proprio qui a Grassano, dove dipinse 70 tele, amato ed accolto benevolmente.

gianniB (1623) su Basilicata > Matera > Grassano (1)

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3 commenti a “Grassano descritta da gianniB”

  1. gianniB (DescEditor) scrive:

    Per sospetta attività antifascista, nel marzo 1934 Levi viene arrestato, e l’anno successivo, dopo un secondo arresto, condannato al confino, nel paese lucano di Grassano e successivamente trasferito nel piccolo centro di Aliano (nel romanzo chiamato Gagliano) poichè il Prefetto di Matera scrive al Ministro dell’Interno che Carlo Levi ha trovato troppa accoglienza e benevolenza dalla popolazione e che quindi bisognava trasferirlo al Aliano, un paese più lontano dalla ferrovia e più isolato. Da questa esperienza nascerà il suo romanzo più famoso, Cristo si è fermato a Eboli, che nel 1979 verrà anche adattato per il cinema e la televisione da Gillo Pontecorvo e Francesco Rosi.

  2. gianniB (DescEditor) scrive:

    In una lettera alla mamma Carlo Levi scriveva:
    « Cara Mamma cara, dunque, eccomi a Grassano. Credevo che anche Grassano fosse un paese di montagna, e me lo figuravo tra boschi e salite impervie: invece è in cima a un colle a lentissimo declivio, sì che dall’alto non si apprezza il dislivello, che pure è assai forte, col fondo della valle, che qui si è fatta larghissima; e par quasi d’essere in pianura. Le colline sono tutte coltivate a grano; pei campi lavoravano le trebbiatrici e passano a cavallo i contadini per recarsi ai campi lontani. »

  3. gianniB (DescEditor) scrive:

    Muore a Roma il 4 gennaio 1975. La salma dello scrittore torinese riposa nel cimitero di Aliano, dove volle essere sepolto per mantenere la promessa di tornare, fatta (e non potuta mantenere in vita) agli abitanti, lasciando il paese.

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