I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Piccolo borgo medievale era difeso da una doppia cinta muraria, domina una rocca del ‘500 con bastioni di forma cilindrica. Nella piazza d’ingresso al paese vi è una bellissima fontana del ‘600 in stile manieristico fatta costruire dal marchese Castelli. Polino è ricchissima di fossili ed era famoso per le cave di marmo e i giacimenti di ferro e per una miniera d’oro che ora si può visitare.
Borgo medievale conosciuto per le “Tane del Diavolo” grotte abitate già dal paleolitico in cui sono stati trovati importanti reperti. Castello di Parrano è davvero incantevole con il suo borgo racchiuso tra le mura dei palazzi in pietra viva, affiancati l’uno all’altro limitano l’accesso e sembra di vivere tra dame e cavalieri. Il toponimo deriva da Parra o Parsa cioè upupa quindi terra di upupe.
Situato su una collina in posizione dominante sulla valle tiberina, conserva la sua struttura medievale come borgo. Possedimento degli Orsini e dei Colonna conserva palazzi e giardini di grande valore. Da visitare la chiesa di santa Maria della Neve, lungo la strada si incontrano due statue allegoriche dette Mamalocchi di Pino Ligorio ideatore dei cosiddetti Mostri di Bomarzo. Patrono S.Valentino.
Il borgo nasce intorno al Castello di Mantegabbione che è considerato il nucleo del paese. La costruzione denota lavori di rifacimento che hanno alterato le strutture originarie. Visitare la Torre di Casteldifiori che fa parte del complesso del castello e la Chiesa della Scarsuola sul luogo dove soggiornò S.Francesco erigendovi una capanna e facendo scaturire l’acqua. Patrono S.Giuseppe 19 marzo.
Montefranco disteso sulla dorsale di una collina a 414 mt sulla Valle del Nera, è un borgo medievale ma del vecchio castello di Bufone restano solo Porta Franca e Porta Spoletina interamente recuperate e ristrutturate. Il nome di Montefranco deriva dalla concessione dei terreni lasciati liberi dal castello di Bufone. Santo patrono san Pietro festeggiato il 29 aprile.
Bellissimo borgo medievale con un imponente castello sulla valle del Tevere. Ricostruito nel 1600 su un fortilizio preesistente è a pianta quadrata e torri angolari. Il cortile interno ha un doppio loggiato e una cappella con una serie di affreschi del ‘600. Ben restaurato ospita il comune e alcune sale convegni e mostre, il museo della civiltà contadina e il centro studi dei capitani di ventura.
Posizionato su di un colle roccioso gode di uno stupendo panorama dalle sue mura sul Tevere e nella valle. Dagli scavi di una Villa romana di Poggio Gramignano si è realizzato un antiquarium; da visitare la Chiesa di S. Maria o Collegiata in stile romanico ricca di opere d’arte. Vicino al Castello di Ramici nei pressi del Tevere ci sono sorgenti solfuree che si stanno cercando di recuperare.
Il 16 agosto si svolge il Corteo storico di Monteleone d’Orvieto con lo scopo di mostrare momenti di vita, consuetudini e costumi del 1300, nell’evento si svolge la “Giostra del Giglio“ sfida equestre di 4 cavalieri dei due casati di Montemarte e di Marsciano, devono recuperare due gigli posti a 2,80 mt di altezza su uno scudo. Patroni san Teodoro e S.S. Apostoli Pietro e Paolo.
Posto su una collina con il suo borgo rurale fortificato, edificato attorno al XII sec, deriva il toponimo da munticulus ovvero monticello. Da visitare il borgo medievale, il Castello, la necropoli etrusca e nella frazione di Tenaglie il Palazzo Ancajani e il Museo della Civiltà Contadina, l’Antiquarium, il Castello Baschi di Carnano e il borgo medievale. Patrono San Bernardino da Siena 20 maggio.
Da un’altura di natura tufacea a 444 m slm, è prospicente il duomo di Orvieto a pochi km. Gode di un panorama stupendo il borgo medievale dell’antico Poranum che significa “porro” dal latino “avamposto” oltre che essere stato un precedente centro etrusco. Chiuso da cerchia di mura in parte intatta è stupendo da visitare insieme a Castel Rubello. Patrono San Biagio Vescovo copatrono San Bernardino
