I comuni italiani descritti da gianniB: Maiori, Eboli, Ascea, Vignola, Spilamberto, Merano, Renon, etc..
Nato da insediamenti dei monaci qui rifugiati intorno al VIII-IX secolo. Prende il nome dalla grotta dell’Angelo, che si trova in località Costa della Salvia, custodisce la statua dell’Arcangelo Michele in atteggiamento di difesa. La grotta dell’Angelo è stata riportata, negli ultimi anni, all’antico splendore e si accede per un sentiero che passa per il ponte sul Calore. Ottimo trekking da fare.
Nato da migrazioni di popolazioni scampate qui rifugiate alle pendici del monte Chianiello, diventa castrum romano dominante sulla valle dell’Alento. Il piccolo borgo conserva la sua struttura medievale e ha subito lo spopolamento nelle ere successive oggi conta poco più di 580 abitanti. Immerso nei boschi cilentani produce olio extra dop, fico bianco dop cilentano e prodotti caseari. Da visitare.
Borgo medievale sul fiume Alento deve il suo nome alla pianta leguminosa che troneggia anche nello stemma. Il patrono S.Giorgio viene festeggiato in agosto con la Fiera nazionale dei prodotti biologici: “Cilento Delizie”. In evidenza i ceci di Cicerale, ovviamente, e tanti altri prodotti locali coltivati nel suo territorio protetto e incontaminato con i numerosi vini di produzione locale. Visitare
Guardando Perito sembra una linea di case lungo la cresta del monte, distesa ed adagiata, silente. Il borgo medievale nasce da popolazioni qui rifugiate per sfuggire a predatori e malaria della valle sottostante. Povero e in lento spopolamento produce principalmente il dop fico bianco cilentano, l’olio extravergine e il caciocavallo silano dop. Dalle sue terrazze si ammira un panorama sul Cilento.
Alle pendici dei Monti Alburni sulla strada che la collega a Sicignano, Petina è un borgo medievale nato intorno all’anno mille adagiata su un pianoro a strapiombo da un lato. Salendo la strada si intravede incastonata tra boschi di querce, lecci e faggi e proprio dai boschi trae un prodotto di rilievo: le fragoline di bosco che hanno dato origine al oltre 50 edizioni della locale sagra. Visitare!
Nato intorno al 1100, San Pietro era un casale del Vallo di Diano sviluppato intorno al convento francescano.Passò di proprietà tra importanti dinastie come i Sanseverino. Nel 1857 subì un disastroso terremoto. Nell’era postunificazione assunse la denominazione “al Tanagro” dal nome del vicino fiume. A metà agosto I Mulini in Festa e la Sagra della Cipolla, due manifestazioni da non perdere.
Nata da profughi provenienti dalle città distrutte e dalle zone poco salubri della valle, Casalbuono rispecchia nel toponimo l’aspettativa dei primi abitanti che si stabilirono in questo sito del Vallo di Diano nel Parco del Cilento. Numerose manifestazioni estive dalla Sagra del Fagiolo a quella del Cinghiale tutto il mese di agosto giorno per giorno impegnati in eventi. Da visitare.
Fa parte del Parco Nazionale del Cilento è un comune di circa 1.500 abitanti sorge ad oltre 540 m. di altezza s.l.m. Il paese era conosciuto nel 1200 come “casale Sessa”. Il patrono è Santo Stefano e si festeggia il 3 agosto. Il borgo medievale conserva il fascino di tale periodo nei suoi vicoli e corti. Si coltiva l’ulivo e il fico bianco cilentano.
Purtroppo il terremoto dell’80 non ha lasciato nulla in piedi. Oggi è un paese ricostruito totalmente dove alcuni giovani stanno cercando una nuova identità con attività di zootecnia per carne e formaggio. Le case del sisma sono oggetto di un progetto residenziale per la realizzazione di un villaggio anti-stress per chi cerca aria pulita, acqua pura, ambiente incontaminato, cibo genuino e natura.
Piaggine deve il toponimo da Piaggia in riferimento alle spiaggette presenti sulle rive del fiume Calore, oppure Chiaine che significa brecce o detriti del fiume stesso. Insediamento intorno al 1100 ad opera dei benedettini che vi costruirono una chiesa dedicata a S.Simeone. Prevale la coltivazione dell’olio dop exstravergine e l’allevamento con il caseario, famoso il caciocavallo dop.
